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Aumento Imu, ecco il discorso del sindaco Spagnuolo in Consiglio comunale

Pubblicato in data: 1/11/2012 alle ore:10:20 • Categoria: Comune, Lista "Uniti per Atripalda", Politica

consiglio-imu
Care colleghe, cari colleghi,
in campagna elettorale, noi della lista Uniti per Atripalda, abbiamo sostenuto che la sfida amministrativa ci preoccupava molto più di quella elettorale, preoccupati della situazione finanziaria dell’Ente.
Ebbene le aspettative non solo non sono state deluse ma, purtroppo, hanno incontrato una realtà che è andata oltre le più cupe previsioni.
Ci siamo allora chiesti: vogliamo far credere ai nostri concittadini atripaldesi che, per dirla con le parole di Flaiano, si può fermare il vento con le mani?
Vogliamo produrre anche noi qualche opuscoletto, frutto di fantasia irrefrenabile? Ma si sa, come diceva Giambattista Vico, la fantasia è tanto più robusta quanto è più debole il raziocinio.
Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che illudere gli atripaldesi, nascondendo la reale situazione debitoria dell’Ente, avrebbe significato fare affidamento solo sulla speranza che, come ha detto qualcuno, serve a condurci alla morte per una strada piacevole.
Abbiamo deciso, viceversa, di adottare un profondo profilo di responsabilità e di rigore, nella consapevolezza che saper governare, diceva Filippo Pananti, è saper scegliere e che, per dirla con le parole di Paulo Coelho, la forza dell’uomo sta nel potere delle sue decisioni.
Abbiamo optato allora per l’operazione trasparenza: fotografare la realtà finanziaria dell’Ente così com’è, seguendo pedissequamente le prescrizione che la Corte dei Conti nel luglio del 2012, nel mostrare il suo consuntivo sui bilanci 2009 e 2010, ha imposto a noi neo amministratori.
Ed allora abbiamo dato ai settori un indirizzo preciso: cancellare i residui attivi ante 2007, parte di quelli successivi per rendere il bilancio comunale, scusate se per eccessiva sintesi banalizzo, quanto più simile ad un bilancio semplice e veritiero, come quello delle nostre famiglie, in cui prima di affrontare delle spese verifichiamo quanto abbiamo a disposizione e, soprattutto, non basiamo la nostra disponibilità su crediti che sappiamo di difficile riscuotibilità.
Il rendiconto 2011 si chiude con un disavanzo di € 3.700.000,00.
Gravano sul risultato fortemente negativo molti fattori: in parte la cancellazione dei residui attivi per € 5.100.000,00, (chiesta espressamente dalla Corte dei Conti); in parte i minori trasferimenti erariali (il confronto tra i trasferimenti 2011 rispetto a quelli 2010 segna un meno € 428.706,56; i trasferimenti 2012 rispetto a quelli previsti sono già inferiori per € 82.000,00 e si prevede un’ulteriore riduzione per fine anno, così da destare preoccupazioni sulla competenza dell’anno in corso; in parte l’eccessivo ricorso alla anticipazione di cassa (costantemente sopra al milione di euro) che ci costringe a pagare ben € 40.000,00 circa di interessi passivi all’anno; spese legali in parte incontrollate; interessi passivi maturati sulla morosità di utenze comunali e così via.
A ciò si aggiungano circa € 650.000,00 di debiti fuori bilancio, costituiti da sentenze esecutive notificate recentemente e, comunque, dopo il consiglio comunale con cui provvedevamo ad aumentare l’aliquota dell’addizionale Irpef.
La situazione finanziaria appena descritta richiede quattro tipi di interventi drastici:
1. Necessità di liquidità, cioè di somme di denaro che possano immediatamente transitare nelle casse comunali. Lo impone la Corte dei Conti, sempre nella famosa sentenza di luglio 2012 che, recependo in maniera rigorosa e precettiva il quadro normativo di riferimento, ha indicato un tassativo ordine di priorità per la copertura dell’indebitamento, in primis di quelli derivante dai fuori bilancio, ponendo al primo posto le maggiori entrate derivanti dall’aumento delle imposte, tra cui l’IMU.
2. Alienazioni di parte del patrimonio immobiliare dell’Ente, facendo attenzione perché il piano di alienazione contenga beni di (presunto) interesse e sia concretamente attuabile.
3. Interventi di tipo strutturale, cioè di riordino della macchina amministrativa, con particolare riferimento al riordino del sistema della riscossione e, più in generale, del personale, allo scopo, pur nella consapevolezza del sottodimensionamento della pianta organica, di aumentare la produttività. Con delibera adottata martedì 30 ottobre, la giunta ha sottolineato, in termini di indirizzo, la necessità di aumentare la produttivita’ e la volontà politica è stata immediatamente tradotta in atti concreti dagli uffici che questa mattina, in sede di delegazione trattante, hanno presentato (alle associazioni di categoria rappresentanti il personale) la proposta di ripartizione delle risorse decentrate per il 2012 che registra un unico aumento, stabilito proprio alla voce “produttività”. Il riordino della macchina amministrativa ci consentirà, ad esempio, di svolgere un controllo bimestrale sull’andamento della competenza, allargato a tutti i settori.
4. Interventi volti a cancellare annualmente i residui attivi post 2007 che saranno, per anzianità e per solvibilità dei debitori, considerati di scarsa riscuotibilità. Procedere sulla strada, già intrapresa al momento del nostro insediamento, di redazione di bilanci riportanti poste prudenziali.
L’obiettivo 1, necessità di liquidità, lo otteniamo in primis attraverso l’aumento delle aliquote IMU. Lunedì 29 ottobre la prima pagina de Il Sole24ore era dedicata alla necessità, generalizzata, dei Comuni di ritoccare in aumento l’imposta in discorso. L’articolo, intitolato provocatoriamente “non è tutta responsabilità dei sindaci”, testualmente recitava: “…non più tardi di alcuni giorni fa, la Corte dei Conti ha nuovamente rilevato come ogni taglio di risorse agli enti locali rischi di venire compensato con inasprimenti di IMU ed altre imposte”.
L’aumento è pari al 50% di quello che la legge ci avrebbe consentito. In altri termini, abbiamo chiesto ai cittadini atripaldesi lo sforzo minimo, necessario per far fronte in quota parte ai debiti fuori bilancio, per altra parte al disavanzo 2011. La scelta di non sfruttare a pieno l’aumento consentito dalla legge, rincaro massimo adottato dalla maggior parte dei Comuni italiani, è dipeso dalla constatazione che la realtà commerciale atripaldese sta affrontando un momento di grande recessione.
Ai concittadini dico che l’aumento dell’aliquota IMU, sia pur limitato, ha rappresentato per noi una scelta dolorosa, ma necessaria.
Gli atripaldesi debbono, però sapere, che l’Amministrazione che mi onoro di rappresentare, non si sta limitando a chiedere sacrifici ai cittadini; al contrario, sta, come ho in parte anticipato, agendo su più fronti, cioè:
a. Sulla riduzione delle spese. Alcuni esempi.

A1. Da una verifica dettagliata che abbiamo effettuato insieme agli uffici competenti, è risultato che sono attive utenze, intestate al Comune di Atripalda, a servizio di strutture non più nella disponibilità e nel godimento dell’Ente o, addirittura, di immobili inagibili, come la vecchia scuola elementare di Rampa San Pasquale. Stiamo provvedendo ad inviare le disdette dei contratti e a favorire le volture dei contatori per gli immobili concessi a terzi.
A2. Abbiamo adottato un regolamento per l’affidamento degli incarichi legali che, stabilendo tetti massimi di importo della parcella a secondo del grado di giudizio, consente di controllare la spesa prevista, ma soprattutto di contenerla. Mai più parcelle, che pure stanno passando sotto i nostri occhi, di € 40.000,00, € 50.000,00 o 70.000,00.
A3. Stiamo cercando di abbattere il costo dei servizi a domanda individuale, mensa e trasporto scolastico. La Corte dei Conti ci chiede di coprire i relativi costi al 100%. Se ci limitassimo a perseguire l’obiettivo attraverso l’aumento del costo dei ticket, probabilmente ai genitori converrebbe far accompagnare i propri figli dal taxi e farli pranzare nel migliore ristorante di Atripalda. Ebbene, da gennaio per la mensa introdurremo il pagamento del pasto consumato e, peraltro, non più attraverso il bollettino postale (che ha potuto probabilmente innescare anche un minimo di evasione), ma mediante l’uso di una tessera magnetica prepagata che scala il credito all’esito della consumazione del singolo pasto), rimanendo inalterata una fascia di esenzione per i meno abbienti. Per il trasporto scolsatico, se le Amministrazioni scolastiche saranno d’accordo, modificando gli orari di entrate ed uscita della scuola primaria e della media inferiore, riusciremo a fare a meno di uno dei tre bus privati, con notevole riduzione dei costi.
A4. Per la gestione dell’intero comparto energetico, ci stiamo confrontando con diversi consulenti che propongono l’attività delle esco, cioè di società specializzata nella riduzione dei costi complessivi di forniture energetiche a 360 gradi, con cui è possibile in parte ridurre i costi di gas ed energia elettrica, ed in buona parte ottenere migliorie delle strutture di nostra proprietà finalizzate a ridurre i consumi (penso agli infissi, alle lampade utilizzate per la pubblica illuminazione etc.)

B. sull’aumento delle entrate non derivanti dall’aumento delle imposte.
B1. Con riferimento alla concessione di immobili comunali a terzi, procediamo alla consegna delle chiavi solo dopo che il concessionario abbia sanato eventuali e pregresse morosità verso l’Ente ed in ogni caso dopo la sottoscrizione di apposita convenzione che prevede, a carico del terzo, il pagamento di un canone e di tutte le utenze, nonché l’onere della manutenzione ordinaria. Tale procedura è stata seguita anche con particolare riferimento al centro Aprea.
B2. Stiamo già provvedendo a riscuotere coattivamente i canoni di locazione degli immobili di C/da Alvanite. I ruoli per i canoni 2008 sono già stati notificati sotto forma di cartelle esattoriali da Equitalia, per un importo pari ad € 56.895,24; con determina del 03.07.2012 sono stati inviati all’agente della riscossione i canoni non pagati per l’anno 2009, pari ad € 69.662,30; con determina del 03.09.2012 è stato formato il ruolo per canoni 2010 pari addirittura ad € 98.108,91. Già è in lavorazione il ruolo 2011.
B3. Abbiamo recentemente stipulato una convenzione con Poste Italiane per cui gli agenti di polizia municipale saranno tra qualche giorno dotati di apposito palmare su cui redigere il verbale di contestazione. All’esito della stesura, la contravvenzione viene “lavorata” direttamente da Poste ai fini della rapida notificazione. In questo modo eviteremo addirittura il rischio di prescrizione dei verbali, atteso che in extremis siamo riusciti ad inviare i ruoli multe 2007 e 2008; il ruolo 2009, per importo pari ad € 80.000,00 è in lavorazione, unitamente a quello 2010, per un importo pari ad € 89.000,00 ed a quello 2011 per € 130.000,00.
B4. Il cimitero può diventare fonte di introiti e struttura più rispettosa, architettonicamente, dei defunti. Presto sarà pubblicato un bando che prevede un appalto integrato, per cui chi gestirà la struttura corrisponderà all’Ente una cospicua somma annualmente ed adotterà delle migliorie, cioè opere di manutenzione straordinaria tanto necessarie per la struttura.
B5. Un diverso piano parcheggi porterà a maggiori introiti rispetto a quelli attuali, deludenti perché si aggirano intorno ad € 70.000,00 annui.
B6. Molte sanzioni derivanti dal c.d. autovelox non vengono riscosse perché i relativi verbali annullati dal Giudice di Pace di turno, a causa della mancata costituzione (per oggettiva impossibilità) dell’Ente in giudizio. Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un avviso di gara per l’affidamento del servizio giuridico legale in materia di contenzioso per responsabilità civile verso terzi (vale a dire il grosso dei contenziosi in cui è convenuto l’Ente) e di opposizioni a sanzioni amministrative. Il legale individuato, seguirà l’attività descritta per meno di € 5000,00 oltre accessori all’anno.
L’elenco potrebbe continuare, ma mi sono già dilungato troppo.
Avevo necessità di confortare i miei concittadini: non saranno i soliti noti a pagare il sacrificio del risanamento!
Allora l’aumento delle aliquote IMU si pone nel solco di una più generale politica di attenzione e di rigore che, già in questi primi sei mesi di amministrazione, stiamo quotidianamente adottando, sia pur in silenzio, generando probabilmente (e di questa doglianza dei cittadini e dei media mi assumo personalmente la responsabilità) la convinzione della nostra inerzia.
Qualcuno mi ha detto: “siete sicuri di volere mettere in chiaro sin dall’inizio del vostro mandato i reali numeri dell’indebitamento del Comune? Non pensate alla impopolarità derivante dall’aumento delle aliquote IMU? O al rischio che la Corte dei Conti bocci il vostro piano di risanamento, visto che nel recente passato già non ha funzionato quello prodotto dal medesimo Ente?
Gli ho risposto ricordando Erodoto: “le grandi cose si ottengono a costo di grandi pericoli!”

 Il sindaco Paolo Spagnuolo

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8 risposte a “Aumento Imu, ecco il discorso del sindaco Spagnuolo in Consiglio comunale”

  1. ALBERTO ALVINO ha detto:

    Caro Paolo secondo PAULO COELHO dovresti mandare a casa più di uno degli addetti ai lavori.

    Alberto Alvino

  2. errico ha detto:

    E io pago… e tu mi fai pagare… ed egli fa la legge che dobbiamo pagare… “Ahi serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province ma bordello!” (Divina Commedia, Purgatorio).

  3. hirpus ha detto:

    ……ma ci faccia il piacere…..antonio de curtis (il cigno di cainiello)……..pppprrrrrrrrrrrrrrrrr……pprrrrrr……prrrr…pppeepeeerrr edoardo de filippo (l’oro di napoli) …….

  4. marco ha detto:

    ma cosa vi aspettavate da questi dilettanti allo sbaraglio.

  5. Lo SAPEVO ha detto:

    E che vi pensavate che era arrivato al comune il mago Spagnuolo, invece è un semplice uomo che non è in grado di fare magie

  6. Lo SAPEVO ha detto:

    Neanche tu caro Marco sapevi fare di meglio

  7. Lo SAPEVO ha detto:

    Non fa niente teniamoci anche questo

  8. clamorosoalcibali ha detto:

    un signor nessuno insomma…….. un cyborg farebbe lo stesso lavoro!!!!

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