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Il Comune si riappropria di un pezzo storia: firmato davanti al notaio l’atto di acquisizione di Palazzo Caracciolo. Guarda Foto e Video Intervista

Pubblicato in data: 8/3/2013 alle ore:07:00 • Categoria: Attualità, Comune, Video interviste

firma-palazzo-caracciolo-3Il Comune si riappropria di un pezzo storia. Firmato davanti al notaio l’atto di acquisizione di Palazzo Caracciolo. Il Comune di Atripalda, ieri mattina, è così diventato a tutti gli effetti comproprietario della storica struttura, e dell’annesso parco, donati a titolo gratuito dagli eredi Alvino. L’edificio inagibile è stato acquisito per l’80%, corrispondente alla donazione da parte di 28 eredi su 36, tramite atto notarile della dott.ssa Romana Capaldo alla presenza, per il Comune del Sabato, del sindaco Paolo Spagnuolo, del delegato alla Cultura e al Turismo Lello Barbarisi e del delegato al Patrimonio Mimmo Landi, per la controparte presente l’avvocato Giuseppe Rispoli, procuratore designato dagli eredi. L’ulteriore 15% sarà acquisito con un atto integrativo entro la fine del mese di marzo mentre per il restante 5%, di proprietà di alcuni eredi restii alla donazione, saranno, poi, avviate altre azioni legali. «Con questa firma ci avviamo alla conclusione di un passaggio importante per la città – afferma Barbarisi – attraverso un’operazione praticamente a costo zero ci impegneremo per prima cosa a mettere in sicurezza la struttura, affinché si possa riaprire la strada adiacente, e in un secondo momento a reperire i finanziamenti necessari per dare nuova vita allo storico edificio». firma-palazzo-caracciolo-1La struttura è sottoposta a due vincoli della Soprintendenza ai Beni Culturali ed accoglie la statua del Fauno e la Fontana del Pipistrello attribuiti entrambi all’architetto e scultore del ‘600 Cosimo Fanzago, autore anche della Fontana dei Tre Cannoli di Avellino, nel parco adiacente, inoltre, sono presenti due cedri annoverati anche nei libri di botanica: «Il valore storico è evidente, per questo sarà istituita anche una Commissione consiliare dedicata alla futura destinazione d’uso del Palazzo Ducale Caracciolo – spiega il sindaco Spagnuolo -, sarà, quindi, essenziale intercettare fondi per la ristrutturazione». L’urgenza, al momento, è quella di procedere quanto prima alla messa in sicurezza della struttura per poter riaprire via Salita Palazzo, chiusa da febbraio 2012 per i danni subiti dalla struttura a causa della straordinaria nevicata: «abbiamo stimato un intervento di oltre 50mila euro per il quale, naturalmente, – spiega Barbarisi – saranno chiamati a partecipare, in base alle quote di proprietà, gli eredi che non hanno concesso la donazione». Il costo delle operazioni eseguite al momento è inferiore ai 2.500 euro, cui si aggiungeranno esclusivamente le spese vive sostenute dato che «il notaio Capaldo ha elargito gratuitamente la propria prestazione professionale, – conclude Barbarisi – un pensiero va anche all’ex sindaco Capaldo che in passato mostrò l’intenzione di acquisire la struttura per un importo di 360mila euro, infine, ringrazio tutti gli eredi Alvino che nonostante il valore affettivo, hanno donato l’edificio di famiglia alla città. Siamo estremamente soddisfatti del risultato conseguito».

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9 risposte a “Il Comune si riappropria di un pezzo storia: firmato davanti al notaio l’atto di acquisizione di Palazzo Caracciolo. Guarda Foto e Video Intervista”

  1. un cittadino ha detto:

    complimenti. riportiamolo in vita. e vedete anche se solo in via provvisoria di ripristinare il vuoto nella copertura che si è creato con l’ultima nevicata. credo si possa dire al di là delle commemorazioni che pure fanno piacere, che davvero ora Galante che da lassù ci guarda sia felice. ne parlava spesso e spesso si rammaricava dell’abbandono in cui la struttura versava. oggi sono certo di poter dire che anche lui si compiacerà per l’operazione.
    chi come me ha a cuore le proprie origini e la propria storia, non può che non ritenersi soddisfatto per l’evento. bravi e grazie.

  2. ZEZA ha detto:

    vedremo con quali soldi si sistema sto palazzo storico, indubbiamente importante, quando non si puliscono nemmeno le aiuole in citta’, dove regna schifezza ovunque
    scusate tanto per la segnalazione

  3. Antonio ha detto:

    tutto bene se il comune fosse solido finanziariamente !ma visto che ci sono debiti abbondanti, dove si prendono i piccioli per sistemare questo rudere ? SERIETA’ PER CORTESIA, BASTA CON QUESTE SCELTE SCLEROTICHE E SENZA SENSO ! LA POPOLAZIONE MUORE DI FAME , è IL COMUNE SI PRENDE IN CARICA RUDERI FATISCENTI E PASSIVI?

  4. alfredo ha detto:

    un pezzo di storia che ritorna agli atripaldesi, ora dopo l’ottimo lavoro di lello barbarisi e dell’amministrazione comunale, Sindaco iniziate le procedure per avere dei finanziamenti per riportare l’antico edificio agli splendori di una volta.Comunque grazie. un ringraziamento credo vada anche ai proprietari che hanno permesso questa acquisizione.

  5. stefano P. ha detto:

    ma se non ci sono neanche i soldi per la carta al comune si sono andati a prendere anche questo rudere…………….VERGOGNA…………..

  6. onestà intellettuale ha detto:

    BOOM! Insomma, proprio non siamo capaci di dire le cose come stanno. La neve dell’anno scorso ha dato il colpo di grazia a povere famiglie che avrebbero voluto non svendere il loro bene. La strada chiusa, un elenco di lavori costosi da fare, un ricattino da parte del comune e … IL GIOCO E’ FATTO! Altro che abilità. Sareste certamente più simpatici se dichiaraste la verità. Comunque, speriamo almeno che il tutto non crollerà prima di essere almeno riusciti ad entrarci dentro …

  7. serpico ha detto:

    ma che ne debbono fare di quel rudere che non hanno nemmeno gli occhi per piangere.

  8. ludovico ha detto:

    stanno facendo al Comune, questi amministratori, il mercatino dell’usato.

  9. ludovico ha detto:

    Secondo gli amministratori hanno fatto un affare con palazzo Caracciolo.
    I proprietari per donarlo, sono impazziti.
    Vuol dire che quel rudere poteva essere pure abbattuto per i proprietari per come sta conciato.

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