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Nasce il “Sistema museale della valle del Sabato” per lo sviluppo economico delle bellezze storiche, Atripalda comune capofila

Pubblicato in data: 31/3/2013 alle ore:11:30 • Categoria: Comune

palazzo-dogana-2Promuovere attività economiche e favorire lo sviluppo all’interno del nascente “Sistema museale della valle del Sabato“. E’ questo l’obiettivo dell’avviso esplorativo per raccogliere manifestazioni d’interesse finalizzate alla ricerca di operatori professionalmente qualificati interessati ad avviare e promuovere un’attività economica all’interno delle bellezze storiche di alcuni comuni irpini. L’idea nasce da un protocollo d’intesa sottoscritto tra le Amministrazioni comunali di Atripalda, ente capofila, Prata di Principato Ultra, Pratola Serra, Tufo, unitamente alla Direzione Regionale dei Beni Culturali per la Campania in modo che i beni culturali, oltre ad essere strumento insostituibile di formazione delle nuove generazioni, possano rappresentare anche una risorsa economica per il territorio. Da qui la costituzione di un Partenariato Istituzionale finalizzato alla valorizzazione dei seguenti beni e siti culturali: “Palazzo ex Dogana dei Grani” in Atripalda; “Arcibasilica dell’Annunziata” con annesse Catacombe Paleocristiane in Prata di Principato Ultra; Complesso Monumentale Santa Maria Assunta in Cielo di Costantinopoli”, Museo Comunale “Il Lazzaretto” e Cripta in Pratola Serra ed infine il “Castello Longobardo” in Tufo.
Una partnership istituzionale che punta a beneficiare dei contributi previsti dal P.O.R Campania F.E.S.R 2007/2013 e da altre misure di agevolazione regionali, statali e comunitarie. L’intento è di affidare ad operatori economici professionalmente qualificati gli spazi posti all’interno dei beni culturali costituenti il “Sistema Museale Diffuso della Valle del Sabato” per l’implementazione di attività imprenditoriali. Tali operatori economici saranno ricercati mediante avviso pubblico. Tutti gli spazi saranno concessi gratuitamente all’operatore aggiudicatario direttamente dall’amministrazione proprietaria ovvero che detiene la disponibilità del bene culturale con contratto di comodato d’uso per un periodo non inferiore ai cinque anni. A carico dei comodatari ricadranno tutti gli oneri economico/finanziari relativi all’allestimento dell’attività. Potranno presentare la domanda di candidatura: associazioni, imprenditori individuali, società, cooperative di qualunque tipo e genere e raggruppamenti temporanei d’imprese.
Il progetto di costituzione del “Sistema Museale Diffuso della Valle del Sabato” prende spunto dall’Accordo di Programma sottoscritto tra il Ministero Beni e Attività Culturali e la Regione Campania per la tutela e valorizzazione di determinati beni/siti culturali. Si punterà anche alla promozione dei prodotti enogastronomici ed artigianato. L’offerta turistico/culturale si rivolge principalmente a due distinte tipologie di fruitori: gruppi di scolaresche e nuclei familiari ed individui con un target medio/alto.
A tal fine le iniziative promo/pubblicitarie attuate dal Partenariato Istituzionale saranno indirizzate sia verso bacini territoriali già conoscitori del territorio come Salerno, Napoli, Foggia, Bari (al fine di consolidare il processo di fidelizzazione) sia verso nuovi bacini.
Per la Dogana dei Grani di Atripalda si mira a realizzare un Punto d’informazione al turista, biglietteria unica, un centro espositivo/galleria d’arte con annesso caffè letterario ed un laboratorio di restauro delle opere d’arte del territorio ad uso della Sovrintendenza ai BB AA Salerno/Avellino come sede di stage formativi. I vari punti di informazione al turista dovranno collegare il costituendo Sistema Museale Diffuso con gli altri sistemi turistici locali quali il P.I.T. Enogastronomico, i Percorsi Naturalistici del Parco Regionale del Partenio. I musei saranno allestiti dalle singole Amministrazioni Comunali.

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3 risposte a “Nasce il “Sistema museale della valle del Sabato” per lo sviluppo economico delle bellezze storiche, Atripalda comune capofila”

  1. Geni ha detto:

    Questa è l’ennesima stronzata

  2. emilio ha detto:

    Ma ad Atripalda, nella Dogana, non doveva nascere la scuola di restauro? Ricordo che fù ceduta dal comune per questo scopo. Abbiamo visto come è andata a finire. Adesso addirittura “CAPOFILA DEL SISTEMA MUSEALE DELLA VALLE DEL SABATO”. Ci si rende conto di quello che si dice oppure si parla perchè si ha la lingua in bocca? Fino adesso, periodo di vacche grasse, è stata abbandonata a se stessa, o meglio, affidata ad un gruppo di sorveglianti H24 che sono costati chissà quanto inclusa luce e riscaldamento. Adesso siamo in periodo di vacche magre non lanciate idee irrealizzabili.
    All’Amministrazione và detto, visto che in quasi nove mesi è riuscita solo a realizzare qualche commissariamento, di darsi da fare e cercare di riappropriarsi di questa benedetta Dogana per farla fruire ai cittadini.

  3. Sasà ha detto:

    Leggendo la manifestazione di interesse e lo studio fatto dal comune di Atripalda, invece, mi sembra una bella idea innovativa che da vita ai beni culturali abbandonati.
    Sempre leggendo lo studio, ho verificato che il laboratorio di restauro è confermato e sarà messo a disposizione di giovani laureati.

    A chi apre bocca per sputare sentenze dico: attaccate il cervello prima di dire stronzate; informatevi (se sapete farlo) prima di criticare.

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