Lacrime, dolore e tanta commozione nel giorno dell’addio a Gianluca Bonito. Folla di giovani tra fiori e palloncini bianchi al corteo funebre. Fotoservizio
Pubblicato in data: 7/4/2013 alle ore:23:00 • Categoria: Cronaca •Il volo verso il cielo di tanti palloncini bianchi ed un lunghissimo applauso, interrotto da singhiozzi e pianti, hanno salutato questa mattina per l’ultima volta Gianluca Bonito, il 19enne atripaldese morto per soffocamento «ab ingestis» durante il sonno nella notte tra mercoledì e giovedì.
Lacrime, dolore e tanta commozione nel giorno dell’addio. Migliaia le persone, soprattutto giovanissimi, che hanno preso parte al mesto rito funebre. Un dolore composto ma straziante all’interno della chiesa del Carmine. Una comunità intera, quella di Atripalda, che si è fermata per l’estremo saluto.
Gli amici di tutti i giorni ma anche chi lo conosceva erano presente ieri con i compagni che hanno portato fiori bianchi e striscioni sui quali c’erano scritti messaggi d’amore per Gianluca. Gli sguardi tristi ed attoniti, gli occhi gonfi di lacrime in una mattinata in cui anche il sole ha fatto posto a nuvole e ad un freddo pungente.
Le esequie hanno preso il via dalla sala mortuaria della “Casa Funeraria” dell’impresa Sandrino Russo in via Pianodardine. Ad accompagnare la bara bianca, una folla commossa e silenziosa di giovani che ha voluto così salutare calorosamente, per l’ultima volta, lo sfortunato ragazzo. Adagiata sulla bara una corona di fiori bianchi.
Una chiesa gremita sino all’inverosimile da tantissimi ragazzi ed amici quella della chiesa del Carmine, che non è riuscita a contenere l’affetto. Commozione e forte dolore si respiravano ovunque. Fuori in migliaia i ragazzi ad attendere la fine della messa. Una folla impressionate tanto da dover richiedere la chiusura al traffico di via Roma. Il parroco, don Ranieri Picone, alquanto commosso, ha ricordato la figura del giovane, invitando i presenti a pregare per l’anima di Gianluca accolto dal Signore in Paradiso e a riflettere sul valore dell’amicizia.
Nella chiesa non c’era posto per tutti. Tanti si sono stretti al dolore di papà Giovanni a quello della mamma Patrizia De Guglielmo e del fratello Palmerino, seduti in silenzio nei primi banchi con lo sguardo fisso verso la bara bianca, ascoltando le parole toccanti del parroco in lacrime.
Poi l’uscita dalla chiesa con un lunghissimo corteo che ha seguito il feretro portato a spalla dagli amici verso il cimitero di via Pianodardine dove è avvenuta la tumulazione. Ad aprire il corteo, che ha attraversato anche piazza Umberto, un striscione bianco con la scritta: «Per sempre con noi». Subito dietro due file di giovani con mazzi di fiori bianchi lanciati lungo la strada prima del passaggio della bara che si è fermata un attimo, tra un lungo applauso, sotto casa di Gianluca, in via Manfredi. Poi di nuovo in silenzio è ripreso il triste cammino verso il cimitero. Qui il volo di palloncini bianchi prima dell’ingresso e una fila interminabile di persone per stringersi con le condoglianze intorno alla famiglia Bonito. Tanti i ragazzi seduti sulle scalinate d’entrata al cimitero, in mesto silenzio e lacrime. Tra di loro abbracci e parole di conforto ma anche di incredulità per una tragedia ancora inspiegabile.
dai forza da lassù alla tua cara famiglia
Sentite condoglianze alla famiglia,gli unici che porteranno questo dolore indescrivibile per tutto il resto della loro vita fatevi forza ricordando i suoi momenti più belli.
voglio pensare che Dio abbia raccolto il fiore piu’ bello per piantarlo nel suo giardino