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Pd irpino nella bufera per l’annullamento delle Primarie ad Avellino, intervista all’onorevole atripaldese Valentina Paris: “Si vince solo con un nome condiviso”

Pubblicato in data: 16/4/2013 alle ore:18:50 • Categoria: Le interviste di AtripaldaNews, Partito Democratico, Politica

valentina-paris1«La convergenza delle aree del partito su un nome condiviso è il presupposto per vincere». E’ il percorso che indica il deputato dei democrat Valentina Paris dopo l’annullamento delle Primarie del centrosinistra per Avellino. Una scelta che rischia di far saltare i già precari equilibri tra le diverse correnti all’interno del primo partito per voti in Irpinia. Ma per la Paris è il momento di mettere in campo una proposta politica credibile per la città capoluogo con risposte innovative ai nuovi bisogni della città.
Concorda con la decisione di annullare le Primarie per la scelta del candidato sindaco di Avellino?
«Le primarie rappresentano uno strumento utile laddove sono chiari il progetto politico, la coalizione e i partiti in campo così come avvenuto a livello nazionale. Nel momento in cui vengono meno questi tre presupposti, l’opportunità della partecipazione che si offre ai cittadini rischia di trasformarsi in una resa dei conti interna».
Secondo lei l’annullamento non può indebolire il partito in visto del voto amministrativo di fine maggio?
«La forza di un partito si misura sulla credibilità delle proposte da mettere in campo. Credo che il Pd abbia ancora un po’ di tempo per ridefinire una strategia vincente».
Intanto sono piovute critiche su un presunto disinteresse da parte dei due parlamentati democratici irpini rispetto proprio alle vicende del partito provinciale. Cosa intende rispondere?
«Credo che i parlamentari irpini abbiano mostrato in questa fase rispetto per i luoghi di decisione del partito e della coalizione. Forse a questo siamo poco abituati».
In che modo sarebbe stato opportuno secondo lei gestire la consultazione?
«Non esiste mai una ricetta unica. Certo, il Partito Democratico avrebbe potuto presentarsi più credibile e coeso se avesse condiviso con tutto il centrosinistra le vere criticità degli ultimi anni di governo per ridisegnare un futuro per la città».
Condivide le esclusioni iniziali di Gabrieli e dell’ex vicesindaco Gianluca Festa?
«Le esclusioni derivano da incompatibilità previste dal regolamento dei circoli. Il presupposto per giocare una partita è che si rispettino le regole».
Secondo lei va recuperato il rapporto con Sel dopo la rottura?
«Se non ricordo male l’onorevole Giordano aveva manifestato dubbi rispetto all’efficacia delle primarie, considerandole un ostacolo alla costruzione del centrosinistra. Oggi che le primarie sono state annullate c’è da capire se ci sono ancora margini di dialogo
».
Quale dovrebbe essere il profilo ed il ruolo del candidato a sindaco di Avellino per il Pd ed il centrosinistra?
«Oltre alle difficoltà economiche del comune di Avellino, oggi in città c’è da affrontare il vero dramma di tante povertà in aumento. Per rispondere alle esigenze di una comunità che è profondamente cambiata da otto anni a questa parte, non basta l’identikit del miglior sindaco possibile. Il centrosinistra potrà vincere solo se sarà capace di dare risposte innovative ai nuovi bisogni della città, attraverso candidati credibili e non solo padroni di voti».
Ha un nome in particolare in mente?
«(Sorride un pò) Mi sembra che di nomi ne siano stati fatti già troppi».
La componente renziana intanto sta spingendo sulla candidatura di Paolo Foti. Che ne pensa?
«La convergenza delle aree del partito su un nome condiviso è il presupposto per vincere».

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8 risposte a “Pd irpino nella bufera per l’annullamento delle Primarie ad Avellino, intervista all’onorevole atripaldese Valentina Paris: “Si vince solo con un nome condiviso””

  1. azz ha detto:

    «Le primarie rappresentano uno strumento utile laddove sono chiari il progetto politico, la coalizione e i partiti in campo così come avvenuto a livello nazionale. Nel momento in cui vengono meno questi tre presupposti, l’opportunità della partecipazione che si offre ai cittadini rischia di trasformarsi in una resa dei conti interna».

    come è triste deputata paris…è molte triste….

  2. aldo ha detto:

    Auguri di un presto ritorno ad Atripalda!!!!

  3. Atripalda ha detto:

    @azz

    non è triste, è solo un modo elegante di esporre un’idea su quello che è la realtà della politica Avellinese (provincia inclusa)

  4. Bix ha detto:

    Questa è la democraticità del PD! Rallegratevi del vostro Bersani e della classe dirigente che avete mandato dall’Irpinia a Montecitorio…

  5. SALVATORE ha detto:

    ME NO MALE CHE ERAVATE UN PARTITO CHE VOLEVATE DARE LEZIONE DI BUONA POLITICA A TUTTI , E PROPRIO VERO CHE CHI LASCIA LA STRADA NUOVA X LA VECCHIA SA COSA LASCIA MA NON SA COSA TROVA.LA CITTA’ DI AVELLINO E LA SUA PROVINCIA STANNO MORENDO ANCHE SE NON SOPRATTUTTO X COLPA VOSTRA.

  6. Giacomo Foschi ha detto:

    Beh, osservare ciò che è successo ad Avellino senza intervenire è un comportamento che non tutti possono permettersi, anche se, in verità, la dirigenza di questo partito, almeno in questa Provincia, ci ha abituato da tempo all’ignavia. Perchè di questo si tratta: il dirigente che non ha il coraggio di intervenire per non esporsi, per non assumersi responsabilità è un ignavo. Con tutto il rispetto.
    La dichiarazione della Paris è esemplare: io non intervengo perchè ai politici locali coinvolti nella zuffa è garantita autonomia, indipendenza e diritto di azzuffarsi, come se la ricerca del candidato PD alla guida della città capoluogo fosse un affare privato tra comuni cittadini e non la ricerca condivisa, soprattutto dalla dirigenza, del miglior nome possibile per la vittoria e la guida della città.
    Il destino che ci attende è, ahimè, un destino comune. Chi dirige avrebbe il dovere di rileggere qualche classico, e far capire ai polli che è inutile azzuffarsi se poi si va tutti in … padella!

  7. azz ha detto:

    si acuisce la tristezza, la paris sicuramente eletta alle PRIMARIE per la sua nota, chiara, lampante, effervescente, puntuale, seria, profonda, intelligente attività politica che dal pulpito della sua tristezza parla….in maniera + vecchia di fierro….

    atripalda: un modo elegante per dire cosa!?
    foschi: si una ottima lettura dei classici….

    come siete tristi….o meglio infondete tristezza….

    a presto ad atripalda……

  8. manga ha detto:

    Forse la deputata Paris non interviene ed è così evasiva semplicemente perché non sa cosa dire…del resto rappresenta in maniera eccellente l’inadeguatezza politica di questa nuova classe dirigente. E queste persone dovrebbero essere i rappresentanti del nostro territorio?Siamo messi davvero male. Bersaniani, renziani, primarie si, primarie no: l’ennesima sceneggiata. Basta con questi teatrini e giochi di potere, è il momento di essere concreti.

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