Le interviste di AtripaldaNews – parla l’ex assessore Tony Troisi: “C’è bisogno di rinnovamento nella segreteria cittadina del Pd. Solo annunci dall’Amministrazione Spagnuolo e troppi silenzi tra i democratici”
Pubblicato in data: 24/4/2013 alle ore:23:00 • Categoria: Le interviste di AtripaldaNews, Partito Democratico, Politica •“C’è bisogno di rinnovamento e cambiamento nel Pd atripaldese per avviare un discorso di ricostruzione del centrosinistra nella nostra città“. E’ quanto chiede Tony Troisi, coordinatore cittadino del comitato “Progetto per Atripalda – Comitato Renzi” che critica l’operato dell’amministrazione Spagnuolo “che si è distinta finora solo per annunci“.
E’ passato circa un mese dall’assemblea pubblica organizzata dal Pd atripaldese, che cosa è cambiato da allora?
In quella pubblica assemblea in qualità di coordinatore del comitato “Progetto per Atripalda – Comitato Renzi“, dopo aver partecipato sia alle Primarie del centrosinistra sia alle Primarie del Pd, e dopo aver votato alle Politiche le liste del Partito democratico sia alla Camera e al Senato,avevamo chiesto pubblicamente un cambiamento all’interno del Pd, sia in termini di classe dirigente che in termini di azione politica-amministrativa ritenendo che sia il risultato delle primarie che avevano visto il progetto di Matteo Renzi prevalere su quello di Bersani ad Atripalda, sia per il risultato elettorale completamente diverso rispetto a quello delle amministrative dell’anno precedente, proveniva dall’elettorato atripaldese una forte domanda di cambiamento. Purtroppo bisogna constatare che in questo arco di tempo non ci sono state iniziative in tale direzione sia nell’ambito dell’amministrazione sia nell’ambito dell’azione politica in città.
Che cosa non le piace nel Pd atripaldese?
Da elettore del Pd dico che il Partito democratico di Atripalda è lo specchio di quello nazionale e di quello provinciale ostaggio di una classe dirigente poco incline al cambiamento, molto conservatrice e spesso non in sintonia con il proprio elettorato. Incapace di convincere non solo l’intero elettorato di riferimento ma anche coloro che sarebbero disponibili a votare il centrosinistra. Una classe dirigente che ci ha abituato alle sconfitte.
Vi aspettavate le dimissioni delle segreteria?
Il cambiamento passa attraverso dei segnali concreti e sicuramente una nuova classe dirigente è elemento fondamentale per avviare un discorso di ricostruzione del centrosinistra nella nostra città.
Con il gruppo che si riconosce intorno a Progetto Atripalda siete disposti a rientrare nel Pd?
Come dicevo prima, avevamo iniziato un percorso di avvicinamento al partito tenendo anche presente che in Progetto Atripalda esistono e ci sono persone provenienti da diverse esperienze politiche e non. A oggi devo dire che questo processo si è un tantino raffreddato, quindi è subentrato un attimo di riflessione perché il Pd che immaginiamo dovrebbe essere completamente diverso da quello attuale. Cioè un partito che include e non esclude, che si apra all’esterno, che dialoga con la città e che si esprime in modo unitario sulle varie questioni e soprattutto che non sia ostaggio degli equilibri tra le corrente.
Proprio le varie correnti hanno fatto saltare pochi giorni fa le Primarie nel capoluogo irpino
Le correnti hanno determinato l’immobilismo di questo partito e ad Avellino c’è stato l’epilogo peggiore. Il Partito democratico sbagliando ha pensato di indire le Primarie senza costruire prima una coalizione ed un programma, trasformando questo importante strumento democratico in uno scontro tra i vari gruppi presenti nel partito. Non è possibile che alle primarie si presentino otto candidati del Partito democratico. Ciò significa che la dirigenza non è stata in grado di mediare e di sintetizzare la propria visione della città futura attraverso poche candidature. Le primarie hanno un senso e ad esse partecipano rappresentanti dei vari partiti che si riconoscono nella coalizione ed espressione del mondo civico locale.
Critiche sono piovute anche sul comportamento dei due parlamentari democratici tra i quali Valentina Paris
Ritengo che l’autonomia dei territori nelle scelte và sempre salvaguardata però Avellino essendo capoluogo di provincia è di interesse non solo locale ma anche provinciale. Per cui è necessario che chi ricopra dei ruoli apicali debba in qualche modo contribuire a trovare soluzioni condivise basate sulla competenza e sul cambiamento. L’elezioni di Avellino sono fondamentali per l’intera provincia, tanto è vero che si parla di sindaco dell’Irpinia perché è necessario avere un capoluogo che rappresenti con autorevolezza la provincia in una fase così delegata di riorganizzazione degli assetti istituzionali ed anche in virtù del fatto che con la prossima programmazione dei Fondi europei 2014-2020 i comuni avranno un ruolo fondamentale per la gestione diretta della risorse dedicato alla sviluppo del territorio. Per cui è necessaria una visione non locale ma provinciale.
Ritornando ad Atripalda, un suo giudizio sul primo anno dell’Amministrazione Spagnuolo?
Per la verità ad oggi, dopo un anno, non si vedono ancora iniziative di rinnovamento e cambiamento che pure erano state le fondamenta su cui quest’amministrazione è stata eletta. E’ pur vero che è chiamata a governare in un momento di difficoltà economica, ma sono le stesse difficoltà che hanno dovuto affrontare anche le precedenti amministrazioni perché il vero motivo delle vere cause delle difficoltà attuali vanno ricercate nel passaggio dalla finanza sostenuta dallo stato a quella autonoma dove i comuni debbono reperire le risorse necessarie per realizzare i propri obiettivi. Tanto è vero che oggi su tutti i giornali vediamo che l’Anci chiede al governo meno tagli e più risorse. Dall’esterno si percepisce una divisione tra le forze politiche presente in amministrazione e all’interno delle stesse forze politiche, il che rende ancora più difficile affrontare l situazione attuale. Quest’amministrazione finora si è distinta per gli annunci delle cose non ancora realizzate e per il tentativo evidente di trasferire alle passate amministrazione la responsabilità sulla situazione economica attuale. Il Pd che pur faceva parte della vecchie amministrazioni, avrebbe dovuto in qualche modo farsi sentire, come è rimasto in silenzio di fronte alla cessione superficiale della quota rosa che ha portato alla nomina di un’assessore esterno previsto nel nostro Statuto solo nel caso di particolari necessità. Oppure come nel caso del mancato avvio della raccolta differenziata, sapendo che esisteva già un progetto preliminare ed una delibera di indirizzo approvata a marzo 2012 in cui si davano anche dei tempi per l’avvio della raccolta differenziata estesa in tutta la città, tenendo presente che era già attuata anche nelle periferie. Poi anche di fronte alle accuse della presenza di poteri occulti che ostacolavano l’azione dell’assessore all’Ambiente, che ha portato grave danno all’immagine esterna della città e dell’amministrazione stessa. Non si ha traccia della volontà di coinvolgimento e di partecipazione dei cittadini e delle associazioni presenti sul territorio di cui si era parlato con particolare enfasi all’indomani della vittoria elettorale. Ci vuole una maggiore attenzione alla quotidianità ma anche a quei settori che rappresentano la forza economica e sociale della nostra cittadina. E’ necessario fare sistema e contribuire ognuno al raggiungimento di obiettivi condivisi per la crescita di Atripalda.
Infine secondo lei il Pd unito ad Atripalda fa paura a qualcuno?
Il risultato delle ultime Politiche evidenzia l’errore commesso dalla dirigenza del Pd nel costruire l’alleanza alla base dell’attuale amministrazione, allorquando ha consegnato la nostra città nelle mani di forze politiche fortemente minoritarie tra l’elettorato cittadino. Il Pd unito dimostra che ha delle enormi potenzialità elettorali e un elettorato forte e radicato che vuole essere rappresentato e sui cui si può ricostruire un’alleanza di centrosinistra che si candidi alla guida futura della città.
AE! PRIMA AVETE CONTRIBUITO A DISTRUGGERLO IL PD AD ATRIPALDA E ORA PARLATE DI CAMBIAMENTO E RINNOVAMENTO.
bravo il cinese!
mandali a casa, ma stai attento alla tua compagine.
Sinceramente tra Alvino Federico (teorico/statico) e i vostri innovatori, mi tengo abbracciato a Federico!
Almeno sto sicuro!
Cine’ mo’ ti preoccupi delle quote rosa? E quando il caro Aldo sbattete fuori la Palladino? Ah gia’ ma quella ti era antipatica
avete avviato la distruzione della nostra città ed ora avete il coraggio di pontificare. Di poteri occulti ve ne sono tanti basta vedere che tra tutti i comuni irpini a non aver raggiunto le percentuali di raccolta differenziata l’unica ad essere commissariata è atripalda. chissà perchè???
Caro Tony il cambiamento non ci sara mai
secondo me sei la persona meno indicata a fare certi ragionamenti, ti ricordo che tu nella storia di questo paese sei stato l’assessore più longevo, tieni responsabilità politico/amministrative da circa venti anni. allora di che parli?