Grande partecipazione di fedeli ieri sera alla processione del Corpus Domini. Fotoservizio
Pubblicato in data: 3/6/2013 alle ore:11:05 • Categoria: Attualità •Grande partecipazione popolare ieri sera alla processione del Corpus Domini 2013 di Atripalda (fotoservizio a cura di Tonino Moleta). Le strade del centro cittadino si sono riempite di fedeli in occasione della solennità della ricorrenza religiosa il parroco della Chiesa Madre di Sant’Ippolisto Don Enzo De Stefano e Padre Ranieri Picone parroco della Chiesa del Carmine con il sindaco Paolo Spagnuolo hanno portato in processione, tra inni e preghiere, il Sacro Simulacro.
All’interno della Chiesa Madre è stata realizzata l’infiorata, un tappeto naturale costituito da petali di fiori. Il sindaco Spagnuolo ha partecipato alla solenne processione facendo da “guardia d’onore” al Santissimo e reggendo il baldacchino sotto il quale era custodito dal parroco l’ostensorio.
Con il primo cittadino, tanti amministratori ed autorità militari.
Tanti fedeli anche quest’anno hanno partecipato con devozione ad un appuntamento di religiosità intima e di tradizione cittadina.
sta cosa è superata dal tempo
Vi chiedo e chiedo a me medesimo se a tanta solennità corrisponda anche un comportamento adatto alla vita di ogni giorno: o la fede può essere fonte di corruzione dell’uomo quando nel suo intimo si rende conto che le scelte della vita quotidiana richiedono tutt’altro comportamento che la pura formalità e la salvaguardia delle apparenze!? UN CIAO
Un Grazie!
Purtroppo la vita è fatta di problemi…..
La processione è la manifestazione pubblica della propria fede in relazione alla festività che si sta celebrando. Questa processione è estremamente più importante di quella patronale o di quella di S. Antonio: essa consta nel portare Gesù eucaristia (presente nell’ostia) per tutta la città benedicendola “a tappe”. NON E’ PER NULLA UNA COSA SUPERATA DAL TEMPO. In un mondo che è sempre più miscredente, ateo, anticlericale e, oserei dire, anticattolico, chi partecipa a questa processione dimostra principalmente due cose: la reale presenza non solo spirituale di Cristo in quel pezzo di pane (ed è vergognoso vedere gente che, mentre passa Cristo, continua a parlare, continua a fumare, continua a mangiare); la vitalità della fede che viene mostrata attraverso le strade cittadine. Tuttavia ha ragione il signor uno: quando questo si riduce a pura formalità (soprattutto nella concezione di molti fedeli partecipanti), il tutto si vanifica in un attimo. Lo dimostra, ad esempio, il modo in cui gli stessi fedeli (tra cui anche io) hanno partecipato alla processione: le oche in campidoglio. Però, caro signor uno, tra le dimensioni della fede c’è anche quella della testimonianza: una processione come quella del corpus domini non è assolutamente superflua, anzi, è più che necessaria per i fedeli e per i cittadini.