Strappo al Comune, le reazioni del segretario del Pd Alvino e del capogruppo del Pdl Del Mauro
Pubblicato in data: 6/6/2013 alle ore:12:00 • Categoria: Partito Democratico, Pdl, Politica •In attesa della verifica di maggioranza ecco le reazioni del segretario del Pd Federico Alvino commenta: «E’ una decisione dell’Udc nei confronti del sindaco e non dell’alleanza, ma certo denota malessere. Non è un fatto positivo. Attendo di capire nelle sedi opportune».
L’opposizione attacca con il capogruppo del Pdl Massimiliano Del Mauro: «Non è il primo scontro violento tra l’Udc ed il sindaco. Non è neanche la prima volta che l’Udc produce un documento forte contro Spagnuolo. Altre volte poi non è successo nulla. Bisogna vedere se è l’ennesima esternazione alla quale non fa seguito nulla o se è qualcosa di diverso. Una cosa è certa però: questa maggioranza non c’è più e non può più andare avanti. Atripalda ha bisogno di essere amministrata, c’è l’esigenza di dare risposte alla città. Bisogna operare scelte importanti e credo che non lo possa fare un gruppo che ad oggi si è distinto solo per la litigiosità. Il documento è molto forte perché quando le cose si scrivono e si firmano dopo non si può scherzare. Stavolta non si è parlato di azione amministrativa che non va o di un provvedimento del sindaco che non è piaciuto. L’Udc parla di mancanza di fiducia nel sindaco. Perciò non credo che ci siano più le condizioni di ricomporre la frattura tra i cinque consiglieri firmatari (e stavolta non credo che ci sarà chi negherà di aver firmato) ed il sindaco».
Da quello che dichiara il segretario Alvino si dovrebbe evincere che la decisione assunta dai consiglieri UDC sia stata concordata con gli alleati di Giunta. Povero PD.
Ridicoli!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
siamo veramente alla freutta. Adesso parlano pure i Berlusconiani. Peccato che non ci sono più i politici di un tempo e lo spazio politico è occupato da questi figuranti, di maggioranza e opposizione. Una sola cosa è certa: il Sindaco non è un politico affidabile.
Cambia casacca un giorno si e l’altro pure