L’atripaldese Alfonso Palma nuovo presidente dell’Ance Giovani Avellino
Pubblicato in data: 7/6/2013 alle ore:12:00 • Categoria: Attualità •«Accolgo questo incarico con entusiasmo e un forte senso di responsabilità. Siamo il “Gruppo Giovani e il nostro compito è di portare una visione, di guardare oltre il presente, verso il futuro. Se ci limitassimo a lavorare sulla contingenza, verrebbe meno il motivo della nostra esistenza». Con queste parole il costruttore atripaldese Alfonso Palma è stato eletto all’unanimità dall”Assemblea alla guida del Gruppo Giovani Imprenditori Edili di Avellino per il prossimo triennio 2013-2016.
Il neo-presidente dell’Ance Giovani, Palma, succede a Edoardo De Vito.
Il modo attraverso il quale affrontare l’ambiziosa sfida al cambiamento consiste secondo Palma «nel promuovere nelle nostre imprese un positivo rinnovamento organizzativo attraverso la formazione, un maggiore associazionismo e la ricerca continua delle nuove opportunità». Pertanto, la Formazione avrà un ruolo predominante nell’azione del nuovo direttivo presieduto da Alfonso Palma. «L’aggiornamento delle competenze rappresenta per le imprese un fattore di competizione, un rafforzamento delle capacitá innovative – sottolinea il neo presidente dell’associazione giovani costruttori edili di via Palatucci – Le nostre imprese devono dedicare energie e investimenti all’evoluzione dei suoi processi di supporto (Investimento in innovazione organizzativa), Penso all’evoluzione gestionale attraverso l’implementazione di strumenti di programmazione e controllo, all’informatizzazione dei processi e delle procedure aziendali, alla digitalizzazione e de materializzazione e alla Comunicazione come strumento di efficienza e di Marketing». Altro punto fondamentale sarà l’associazionismo, nuovo modo di affrontare il mercato. «Le riforme che verranno varate a sostegno dell’economia saranno sempre più calibrate su un modello di azienda capace di sfruttarne i benefici – prosegue Palma – In questo contesto il ruolo dell’ associazione assume un’importanza fondamentale come semplificatore di modelli di sviluppo positivi». Inoltre, sulla mancanza di risorse finanziare il gruppo giovani Ance nazionale, ha organizzato un seminario a Bruxelles, dove è stato riscontrato che i fondi comunitari ci sono, sono corposi e tra l’altro provengono, per una parte importante, dalla contribuzione italiana. «Nello stesso tempo, hanno però riscontrato, che una buona parte dei finanziamenti che potremmo ricevere non vengono spesi il più delle volte perché le nostre amministrazione non sono in grado di approcciare le procedure in modo tecnicamente adeguato – conclude – Spetta a noi associazione il compito di supportare i funzionari pubblici preposti a cogliere le numerose opportunità che offre l’appartenenza all’Unione Europea».
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