Chiusura della “Casa di Adele”, il sindaco Spagnuolo annuncia: “lunedì sarà riconsegnata al Comune, struttura dal grande valore sociale. Poi il bando per la nuova gestione”
Pubblicato in data: 4/7/2013 alle ore:13:35 • Categoria: Comune •La chiusura della Casa di Adele, in base alle ultime notizie apparse sugli organi d’informazione, ha rischiato di divenire simbolo di negligenza da parte della mia amministrazione, ritengo pertanto fornire alcune precisazioni. Va sottolineato che la chiusura della struttura è dipesa dal mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori ivi impiegati e dalla mancanza di prospettive (non fornite né dall’Asl, né dal Consorzio Servizi Sociali-Piano di Zona, né dalle Acli) sul futuro. Per il Comune di Atripalda la struttura rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello tenuto conto che i pazienti (molti dei quali atripaldesi) sono stati reinseriti nel contesto sociale delle comunità di appartenenza e che le professionalità maturate all’interno sono divenute di alta qualità. Alla luce di quanto riferito, nei vari incontri tenutisi in Prefettura, il Comune, rappresentato dal consigliere delegato alle politiche sociali Musto e in qualche occasione dal sottoscritto, ha manifestato fin dal primo momento la volontà di proseguire l’esperienza attraverso un impegno concreto: continuare a riconoscere il comodato d’uso gratuito della struttura e del pulmino, nel rispetto delle caratteristiche socio-sanitaria promosse dalla normativa. La precisa volontà dell’amministrazione, è stata ribadita dalla conferenza dei capigruppo che all’unanimità ha sottolineato il valore sociale, imprescindibile della Casa di Adele, da formalizzare con apposita deliberazione di Consiglio Comunale. La struttura rappresenta anche per le Società Cooperative, che si occupano di sociale un’esperienza positiva da continuare, dimostrato dalle svariate richieste di affidamento del servizio. L’individuazione del soggetto privato avverrà secondo i crismi di legge attraverso un apposito bando il cui espletamento garantirà piena trasparenza, anche se questo significherà una trasposizione della riapertura. Lunedì 8 luglio presso la sede dell’Asl di Avellino, si ufficializzerà la consegna della struttura dalla Asl al Comune di Atripalda, atto necessario e propedeutico all’attivazione della procedura di bando.
Dal breve excursus prospettato, risulta palese l’impegno dell’amministrazione sulla riapertura della Casa di Adele, fa meraviglia, l’atteggiamento di qualche ex amministratore che mostrando superficialità di analisi e scarsa informazione, in maniera frettolosa, ha emesso valutazioni non conformi alla realtà. Chi ha assunto ruoli istituzionali ha il dovere e la responsabilità di approfondire le questioni conoscendo anche il modo attraverso cui reperire le informazioni, altrimenti finisce per assumere l’atteggiamento del noto personaggio del film “Così parlò Bellavista”, che generalmente sornione rispetto alla realtà, sporadicamente si destava ...
Innanzitutto, Caro Sindaco, mi auguro che lei non citi “cosi’ parlo’ bellavista” per immedesimazione nel ruolo del cavalluccio rosso….mi auguro,caro sindaco,che lei l’articolo lo abbia letto e non le sia solo stato riferito,in maniera errata per altro, da altri,che ne hanno a loro volta sentito parlare.Le riassumo brevemente il contenuto, nell’articolo e’ stato ricordato il lavoro fatto con la Casa di Adele, se ne e’ ricordato il valore sociale, si è provato solo a smuovere gli animi nell’interesse e per l’interesse di una struttura che negli anni ha dato molto alla nostra cittadina, in nessun passaggio se ne è data la colpa alla odierna amministrazione ma si è solo provato a dare visibilità al problema, perché Sa, caro sindaco, un vero amministratore comunale ha a cuore il bene del paese ed è un sentimento che non può cessare per la fine di un mandato. Sa, caro sindaco, c’e’ qualcuno che ad Atripalda ci tiene aldilà dei voti, delle baruffe e della pubblicità.
Le raccomando non sia permaloso,anche perché se si sofferma un po’ a pensarci, c’e’ da prenderne esempio di ceri vecchi amministratori.
con quali capitali sarebbe gestita questa struttura ? LO DEVE DIRE PRIMA , BASTA SPESE INSOSTENIBILI DAL BILANCIO ATTUALE ! LA GENTE SI è ROTTA LE SCATOLE DI PAGARE ALIQUOTE ASTRONOMICHE PER INETTITUDINE DEGLI AMMINISTRATORI DELL ‘ ENTE .