Stadio “Valleverde” offlimits, il Comune corre ai ripari. Spagnuolo: “C’è un progetto per portare la capienza a 1100 posti. Faremo presto, incontrerò le società. Convenzione sulla gestione da rivedere però, non possiamo pagare 6mila euro”
Pubblicato in data: 10/9/2013 alle ore:08:30 • Categoria: Attualità, Calcio, Comune, Sport •Stadio comunale “Valleverde” offlimits, le tre squadre di calcio atripaldesi costrette a giocare sempre fuori casa. A pochi giorni dall’avvio del campionato di Promozione 2013/14 (sabato e domenica) restano sbarrate le porte per le due società impegnate nel girone C: «l’Atri Calcio» del presidente Modestino Martino, che ha incassato l’ospitalità di Lioni, dove si spalancheranno le porte del «Nino Iorlano», e dello «Sporting Atripalda» del presidente Errico Bosco che dovrebbe giocare a San Michele di Serino. A queste due squadre si unisce anche l’Abellinum Calcio di Alfredo Cucciniello neo promossa nel campionato di Seconda Categoria. Lo storico impianto sportivo di contrada Valleverde non ha infatti l’agibilità da parte della Commissione comunale per i pubblici spettacoli per poter far disputare le gare interne delle società cittadine. Società che muovo circa 300 giovani atleti. Una storia che si trascina ormai da anni. Da prima del 2011. Non c’è neanche il parere per poter giocare a porte chiuse, per cui la struttura può ospitare solo gli allenamenti non essendo a norma (necessita di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per la riapertura al pubblico per i match in casalinghi). Ed il Comune corre ai ripari. Il sindaco Paolo Spagnuolo ha convocato per i prossimi giorni i presidenti dei tre sodalizi. «In settimana avrò una riunione con le tre società – spiega il sindaco -. Abbiamo intenzione di intervenire per portare l’impianto ad una capienza di 1100 spettatori. Ma vogliamo anche garanzie su chi debba gestire la struttura, sull’affidabilità. Abbiamo già individuato le opere da effettuare. Stiamo verificando con l’Utc l’entità dei lavori da effettuare. Il nostro obiettivo è di non far terminare il campionato senza vedere le squadre giocare in casa».
Per i lavori da effettuare il Comune ha fatto suo il progetto dell’architetto Saldutti che consentirebbe di incassare l’agibilità portando la capienza a 1100 posti (500 nel settore A e altri 600 nel settore B). E’ già stato sottoposto alla visione del Comando dei Vigili del Fuoco di Avellino, che con una lettera risalente al 20/12/2011, avevano sollevato ben quattordici osservazioni e prescrizioni per il campo di calcio: mancata numerazione dei posti a sedere, delimitazione tra campo di gioco e spazio per il pubblico, richiesta per ogni settore di due vie d’uscita indipendenti e identificabili con segnaletica di sicurezza. Inoltre rampa senza gradini per i mezzi di soccorso, presenza di estintori idonei, impianto di illuminazione per le gare notturne. L’Utc, con il geometra Felice De Cicco, si sta attivando per la richiesta dei preventivi degli interventi da effettuare. Per il sindaco infine è da rivedere anche la convenzione che il Comune anni fa ha sottoscritto con la società «Città di Atripalda» alla quale ha affidato la gestione della struttura per nove anni pagando anche 6mila euro annui. La società lo scorso anno ha sostenuto i costi per impiantare l’erba, ma il rifacimento del manto erboso non è andato a buon fine. «Una convenzione che questa amministrazione non condivide – conclude il primo cittadino -. Non siamo d’accordo nel dover pagare 6mila euro annui alla società sportiva. Una spesa che considero non giustificata che invece dovrebbe essere utilizzata per valorizzare lo stadio».
la sapete la favola di c’era una volta? e proprio nel nostro caso c’era una volta un bel e capace ass,allo sport,a caro Gianni come siamo ridotti.
VEDREMO SINDACO VEDREMO SE I NOSTRI FIGLI POTRANNO GIOCARE AD ATRIPALDA.