Il Pd atripaldese prova a ricompattarsi in vista del congresso cittadino del 27 ottobre. Il segretario uscente Federico Alvino si tira fuori. Parlano Tuccia, Troisi e De Vinco
Pubblicato in data: 15/10/2013 alle ore:11:30 • Categoria: Partito Democratico, Politica •Il Pd di Atripalda prova a ricompattarsi in vista del congresso cittadino del 27 ottobre dopo la diaspora alle Amministrative 2012. Il tesseramento si avvia sui 200 iscritti e segna il ritorno nel partito dell’ex sindaco Aldo Laurenzano che con l’ex vice Maurizio De Vinco, Nancy Palladino e Ciro De Pasquale si riconoscono nella corrente franceschiniana guidata a livello provinciale dal senatore Enzo De Luca, che sostiene Renzi.
Per i renziani della prima ora c’è il ritorno degli ex assessori Giacomo Foschi, Lina Napoletano e Geppino Gimigliano ai quali si è unito l’ex assessore Elio Di Pietro, Antonio Zaino, Antonio De Vinco e Pasquale Penza. Lo scorso anno i Democrat alle comunali si scissero in ben tre tronconi nonostante gli interventi di mediazione delle segreterie provinciali e regionali: la parte ufficiale del Pd con l’attuale vicesindaco Luigi Tuccia ed il segretario Federico Alvino si allearono con l’Udc di Spagnuolo (poi passato con Scelta Civica), Fli ed il Psi vincendo le elezioni; l’ex sindaco Aldo Laurenzano con il sue vice Maurizio De Vinco ed altri esponenti si candidarono con una civica appoggiata dal Pdl del senatore Sibilia ed infine l’onorevole Alberta De Simone che con “Progetto Atripalda”, Nancy Palladino e Andrea Montuori non riuscirono a presentare, insieme anche al sostegno di Sel, una civica di centrosinistra che doveva essere guidata da Toni Troisi, che in città è la voce del Comitato pro Renzi. Il voto è fissato per domenica 27 ottobre per eleggere oltre al segretario provinciale anche il nuovo coordinatore del circolo di via Belli e il direttivo di circolo. Il segretario uscente Federico Alvino fa un passo indietro: «Non intendo più ricandidarmi» e non sarà quindi della partita. Si preannuncia una battaglia tra l’ala che si riconosce intorno all’onorevole Valentina Paris, quella guidata dal vicesindaco Luigi Tuccia, quella intorno alle posizioni dei renziani di Toni Troisi ed infine le posizioni del gruppo dell’ex sindaco Aldo Laurenzano.
«Vogliamo ricompattare il partito dopo la diaspora delle comunali – afferma il vicesindaco Luigi Tuccia -. Ognuno avrà la sua identità in un partito aperto e dove alla Renzi rottamiamo le correnti».
«Questo è il momento di perseguire una più ampia maggioranza possibile – afferma il renziano Toni Troisi – ovviamente partendo da una discontinuità e da un cambiamento rispetto all’azione politica portata avanti negli ultimi anni dal circolo cittadino in linea con l’ampia convergenza costruita a livello provinciale. Noi ci auguriamo che venga superato lo sterile correntismo che ha portato il partito nella situazione attuale. Vogliamo un partito che apra porte e finestre per accogliere nuove energie e si ponga in una posizione di ascolto continuo rispetto alla città e che dialoghi costantemente con le altre forze politiche che si riconoscono nell’area di centrosinistra».
Per i franceschiniani infine l’ex vicesindaco Maurizio De Vinco: «mi auguro che si apra una nuova stagione politica ad Atripalda e si pensi al futuro della città con un impegno maggiore per superare le difficoltà sia dell’Ente che del paese».
e voi vi fidereste di questa gente che fino a ieri se le sono date e dette di santa ragione.C’è un vecchio proverbio che dice fatti comprare da ci non ti conosce.
………aronnna….rice compa Ciariaco…….so chiù cristiani ca voti……
non avremo speranza e futuro, carissimi atripaldesi.
Questa descritta nell’articolo è la nostra classe dirigente: non ci resta che piangere!
Ci sono alcuni personaggi che fanno sorridere, forse anche ridere. Ci vuole una rivoluzione delle coscienze, altrimenti affogheremo nel nulla
sicuri che non ci manca nessuno guardate bene, mica vi dimenticate qualcuno?
bella gente.grandi personaggi.
ma scusate questi non sono quelli che hanno mandato a carte 48 l’amministrazione Laurenzano e oggi si vorrebbero presentare tutti uniti x farci un altro pacco? ma andate a dirlo a chi non vi conosce.
CHE peccato abbiamo fatto in questo paese?
uanima ro priatorio che politici. Ma a do vonno i.
a roma renzi evoca la rivoluzione capillare, quì in irpinia come in Atripalda ed Avellino consente l’inciucio. dall’esterno cari amici si legge solo una grande operazione di “riciclaggio”.
Spiacente ma davvero neanche questa volta siete credibili.
Caro Arturo sono d’accordo con te questi del pd prima si attacano e poi stanno insieme! beh che vuoi fare per la poltrona si fa questo ed altro ciao