Rapinano il tabacchino di via Aversa e feriscono il titolare
Pubblicato in data: 11/11/2013 alle ore:12:47 • Categoria: Cronaca •Alba violenta in città. In due entrano incappucciati e rapinano il tabacchi di via Aversa ad Atripalda al momento dell’apertura.
Attimi di terrore questa mattina, intorno alle ore 6.15, quando due malviventi si sono introdotti nel tabacchi del centro città, aperto da qualche minuto, e hanno intimato al proprietario di consegnare il denaro.
L’uomo ha fatto resistenza e i malviventi lo hanno colpito, con un oggetto contundente alla testa. Quindi sono fuggiti via. A lanciare l’allarme una cliente che ha trovato il titolare riverso al suolo con il volto sanguinante.
Sul posto sono immediatamente arrivati i carabinieri e un’ambulanza del 118.
Il tabaccaio è stato portato all’ospedale “Moscati” per essere medicato alla testa colpita violentemente con una chiave in ferro. Per il signor Giovanni Romito, che è ricoverato per le cure del caso, ferite alla testa con dieci punti di sutura e al naso.
Sull’inquietante episodio stanno indagando i Carabinieri. Al vaglio degli inquirenti anche le immagini riprese dalla telecamera interna di cui è dotato il negozio. E’ caccia ora ai due rapinatori.
in città si respira una brutta aria…non è più l’isola felice di una volta
non c’è piu’ controllo, dobbiamo solo sperare nella squadra mobile con qualche uomo in piu’ a monitorare il territorio atripaldese.
L’accaduto è molto grave, ma non iniziamo a intendere e sottintendere che vi siano responsabilità legate al paese. La verità è che ad Atripalda, come in tutta Italia, manca il lavoro, i prezzi sono saliti alle stelle e la criminalità aumenta. La brutta aria si respira ormai ovunque e non da ora, da qualche anno ormai….
Cari amici, si può anche respirare una brutta aria, ma tutto ciò non può giustificare questo episodio nei confronti di chi alle ore 6,00 stava già lavorando!!!
Non c’è controllo? Adesso mi domando e dico, visto che ad Atripalda abbiamo un maresciallo con gli attributi ci scappa un furto ogni tanto immaginate se il caro Costantino ad Atripalda non c’era .