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Pallavolo Atripalda, la nota di Mario D’Argenio: “Atto finale nell’indifferenza e il silenzio assordante di tutti”

Pubblicato in data: 5/12/2013 alle ore:11:30 • Categoria: Pallavolo, Pallavolo Atripalda, Sport

coppa-italiaOra è veramente finita.
Tra l’indifferenza e il silenzio assordante di tutti (dei mass media, delle istituzioni e soprattutto della politica) ho assistito impotente alla fine di una favola, di un sogno chiamato Pallavolo Atripalda. Dopo la conferenza del presidente Guerrera nessuno ha osato scrivere o parlarne più di una creatura per molti morta. Nelle ultime ore non ci è rimasto nessuno a cui aggrapparsi o sperare come se tutto fosse stato deciso come in film già scritto.
La pallavolo irpina doveva rappresentare un vanto al pari di calcio e basket ed invece non lo è stata. Nessuno ha voluto salvare questa ricchezza. Tutti se ne sono lavati le mani, in primis le istituzioni e quindi la politica e di conseguenza gli sponsor che poi volevano salvare la patria quando bastava l’ordinario. I politici si sono fatti belli nel venire alla “passerella” alla dogana dei grani per festeggiare la coppa italia vinta, ma alla fine nel momento del bisogno dove sono finiti? Quando bisogna fare qualcosa: silenzio, silenzio e silenzio.
Penso sia stata mortificata un’intera provincia che vive di sport ma mi verrebbe da dire da calcio e basket. Ricordo tutta la mobilitazione che c’è stata per salvare la Scandone, tra sindaci, imprenditori e media. Evidente la dura verità è che la pallavolo era un progetto che non faceva parte della politica ma solo di persone oneste che lo facevano per passione.
Ab
biamo sempre dato il massimo come la gioia di una Coppa Italia, esperienza davvero unica. Ho vissuto momenti belli non cito le persone per non dimenticare nessuno. Ma da questa vicenda ne esce una nuda e cruda verità: per la pallavolo non c’è posto in questa provincia.
Voi continuate a fare silenzio.

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