Due fori d’ingresso in due pareti e la banda del buco mette a segno il colpo di fine anno. FOTO
Pubblicato in data: 31/12/2013 alle ore:08:30 • Categoria: Cronaca • Colpo di fine anno della banda del buco alla filiale del Monte Paschi di Siena in via Appia. Due malviventi, approfittando della pausa pranzo, hanno svuotato la cassaforte dell’accorsata e centralissima sede dell’istituto bancario toscano, riuscendo ad asportare circa 100mila Euro.
Un colpo grosso messo a segno da veri professionisti che in meno di venti minuti hanno ripulito la banca. L’azione è stata posta in essere intorno alle ore 14.15 quando lo sportello era chiuso e anche la guarda giurata che staziona all’ingresso della filiale si era allontanata per pranzare.
I due, di cui uno con il volto coperto da un cappellino, si sono introdotti nella filiale creandosi un varco nella parete dell’ufficio del direttore. Dopo aver praticato due fori d’ingresso in due pareti di un locale attiguo all’istituto e posto sul retro dell’edificio, creandosi così una sorta di cunicolo per passare, all’improvviso sono sbucati nella salone della filiale tra lo stupore e lo choc dei dipendenti.
In quel momento fortunatamente non c’erano clienti nella banca, perché l’istituto di credito era chiuso per pausa pranzo, ma solo il direttore, il suo vice ed altri tre dipendenti.
Una volta dentro hanno iniziato a minacciare, senza armi, i dipendenti, per costringerli ad aprire la cassaforte. A nulla è servito che il direttore rispondesse che l’apertura della cassaforte è a tempo. Hanno atteso così i quindici minuti necessari e poi si sono fatti consegnare tutto il contante. Un gioco da ragazzi per gli esperti malviventi venuti certamente da fuori provincia che hanno riposto le banconote in una busta, per un bottino di oltre 100mila euro.
Poi, senza creare particolari allarmismi, dopo aver rinchiuso in una stanza codificata tutti i dipendenti, con la stessa abilità e destrezza sono riusciti a far perdere ogni traccia, fuggendo di nuovo attraverso i fori praticati nella parete per poi spuntare nel retro del palazzo, dove ad attenderli quasi certamente vi era un complice.
Sono stati i dipendenti a lanciare l’allarme non appena si sono liberati dalla stanza, che non è chiusa a chiave ma dispone di un codice.
All’arrivo dei carabinieri infatti era già tutto finito ed i malviventi spariti.
Nessuna traccia dei ladri, svaniti nel nulla. Le ricerche sono immediatamente scattate con posti di blocco, ma purtroppo nessuno ha dato per ora esito positivo.
La banca, già anni fa fu oggetto di un’altra rapina ai danni del bancomat, andata a buon segno. Anche allora i ladri, che agirono durante la notte, penetrarono nell’istituto bancario dopo aver forzato con un arnese da scasso una piccola vetrata che affaccia sul retro e che da all’interno di uno degli uffici. Rotto il vetro antisfondamento, i malviventi con l’uso di una piccola fiamma ossidrica portarono via qualcosa come 25mila euro.
Sull’episodio di ieri indagano i carabinieri della stazione di Atripalda, guidati dal comandante Cucciniello e la Compagnia di Avellino con il maggiore Mortari che hanno eseguito diversi sopralluoghi per repertare tracce utili alle indagini.
Non potranno essere di aiuto agli investigatori però le telecamere interne che risultano guaste già da venerdì scorso. Un guasto che non ha permesso di registrare immagini utili a riprendere i volti dei due rapinatori che consentissero agli inquirenti di poter dare un’identità ai ladri che si presume siano giunti in città da fuori provincia.
Nel pomeriggio la filiale è rimasta chiusa al pubblico.
A vedere i fori di penetrazione, è spontaneo pensare che non era poi tanto difficile fare quello che i malviventi hanno fatto. Piuttosto i tecnici della banca sono stati dei superficiali visto che il muro era composto di una o forse due tavelle.