Auto incendiata, trovata bottiglietta con liquido infiammabile. Indagano i Carabinieri di Atripalda
Pubblicato in data: 7/8/2014 alle ore:07:38 • Categoria: Cronaca •Sempre più accreditata la pista del dolo alla base dell’incendio dell’auto verificatosi nella notte in contrada Pettirossi ad Atripalda. L’episodio si è verificato intorno alle ore 2 della notte tra lunedì e martedì in una zona di campagna, lontano dal centro cittadino, ai danni dell’autovettura di proprietà di N.C. giovane ventenne atripaldese. L’auto, una Golf parcheggiata all’aperto nei pressi dell’abitazione, è stata completamente avvolta dalle fiamme che hanno distrutto la carrozzeria e anche gli interni. L’incendio è stato spento grazie all’intervento dei Caschi Rossi allertati dal giovane proprietario che per primo ha cercato di domare il rogo. Sul posto oltre ai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di contrada Quattrograne anche i Carabinieri della Stazione di Atripalda diretti dal vice comandante Maresciallo Giuseppe Sullutrone che sta coordinando le indagini sull’accaduto per risalire alle cause che hanno determinato l’incendio e stabilire così se siano di natura accidentale o riconducibili ad azione dolosa. Nei pressi dell’autovettura è stata rinvenuta, infatti, anche una bottiglietta contenente del liquido infiammabile che farebbe pensare alla natura volontaria dell’episodio. Al vaglio degli inquirenti, a lavoro per effettuare tutti i rilievi del caso e che al momento non escludono alcuna pista, tutto il materiale raccolto nella zona intorno alla vettura. Per capire quale sia il movente che avrebbe potuto spingere ignoti ad appiccare il rogo che ha distrutto l’autovettura naturalmente saranno valutate anche le dichiarazioni del proprietario in modo da capire se il danno può essere riconducibile agli ambienti frequentati dal giovane o se si tratti di una fatalità di natura accidentale. Riguardo l’accaduto la vittima ha sporto regolare denuncia alle autorità competenti che procederanno d’ufficio. Non si placa, così, l’ondata di delinquenza nell’hinterland avellinese, solo poche settimane fa furono sottratti ben 13 computer dal liceo scientifico «De Caprariis». La stessa famiglia del giovane nel gennaio del 2012 fu scossa da un terribile evento. Il padre del ragazzo, infatti, sparò e uccise a morte la moglie al culmine di un violento litigio ed è al momento detenuto presso la casa circondariale di Bellizzi Irpino per scontare una pena di 9 anni di reclusione. Intanto proseguono le indagini per fare chiarezza su quanto accaduto l’altra notte.
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