Dolore e lacrime per l’addio alla signora Carmela Sibilia. FOTO
Pubblicato in data: 8/9/2014 alle ore:16:00 • Categoria: Cronaca •Dolore e lacrime per l’addio alla signora Carmela Sibilia, l’ottantaquattrenne di Atripalda deceduta mercoledì sera all’ospedale Moscati di Avellino a seguito di un’iniezione in endovena di potassio.
In una chiesa gremita, quella di Sant’Ippolisto Martire, si sono svolti ieri pomeriggio i funerali. La signora Sibilia, vedova D’Oria, viveva a contrada Acqua Chiara insieme ai tre figli Filippo, Rossana e Paola. Proprio intorno ai familiari con la nuora Manola Annecchiarico ed i generi Mario Nappa e Massimiliano Vecchione, le sorelle Filomena ed Elisa si è stretta l’intera cittadina del Sabato.
La vicenda è avvenuta mercoledì sera nel reparto geriatrico della Città Ospedaliera. L’anziana di contrada Acqua Chiara era ricoverata da alcuni giorni in ospedale a seguito di un intervento di colecistectomia. La donna era stata appoggiata nell’Unità Operativa di Cure Intensive Geriatriche perché nel Reparto di Chirurgia non c’era posto. Nella serata di mercoledì, dopo la somministrazione di un farmaco è intervenuta una crisi, che ha portato all’arresto cardiocircolatorio dell’ottantaquattrenne, deceduta dopo pochi minuti. Ne è seguita l’apertura di un fascicolo con il sequestro della cartella clinica della paziente e successivamente la salma è stata posta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per l’esame autoptico svoltosi sabato mattina.
A causare il decesso, secondo i figli, ci sarebbe stato un errore umano, un’iniezione di una fiala di potassio fatta in endovena e non in sacca fisiologica. Ad eseguirla un’allieva tirocinante non accompagnata da personale medico. Da qui la decisione di presentare denuncia all’Autorità competente. Due le indagini aperte sull’episodio. Oltre quella della Procura, coordinata dalla dottoressa Cecilia De Angelis, il magistrato che conduce le indagini e che ha emesso dieci avvisi di garanzia nei confronti di personale medico ed infermieristico del reparto dove la donna era ricoverata, c’è anche un’indagine interna, avviata dalla stessa direzione dell’Azienda Ospedaliera.
Il parroco, don Enzo De Stefano, ha invitato a pregare. “Siamo rimasti colpiti e storditi per la scomparsa di questa nostra sorella- ha ricordato Don Enzo nell’omelia -. Un evento così traumatico, per il quale ci chiediamo il perché. La morte un passaggio doloroso della vita. Ma dopo la morte c’è la resurrezione, che rappresenta una speranza per tutti noi. Invito a pregare per lei”.
un grande dolore per questa famiglia
Sentite condoglianze