Festeggiamenti di San Sabino, le polemiche spengono in anticipo la Festa della Pizza a parco delle Acacie
Pubblicato in data: 9/9/2014 alle ore:23:59 • Categoria: Attualità •Le polemiche spengono in anticipo l’organizzazione della festa della pizza al parco delle Acacie in occasione dei festeggiamenti per il Santo Patrono Sabino. Annullata sembra per problemi organizzativi legati al poco tempo a disposizione, costi elevati e previsioni meteo non incoraggianti che hanno suggerito ai promotori di rinunciarvi.
Per sopperire alla mancata organizzazione della festa civile, a seguito delle dimissioni dell’ex Comitato festa e del giovane presidente Giovanni D’Agostino, proprio l’Amministrazione comunale, con in prima persona il sindaco Paolo Spagnuolo, aveva immaginato un mese fa di concedere l’utilizzo di Parco della Acacie in via Ferrovia per l’organizzazione di una festa della pizza da far svolgere nei giorni a cavallo dei festeggiamenti per il Santo Patrono, abbinandola così all’evento religioso del 16 settembre. Il primo cittadino, a fine agosto, dopo l’appello caduto nel vuoto del parroco don Enzo De Stefano a persone di buona volontà per rinnovare questa tradizione, si era fatto promotore di un incontro a Palazzo di città con lo stesso parroco ed alcuni componenti dell’ex Comitato festa per capire cosa fosse possibile fare. In quell’occasione il sindaco aveva rassicurato l’opinione pubblica che la festa civile si sarebbe fatta ugualmente all’interno di Parco delle Acacie tra il 12 e il 16 settembre con una manifestazione fieristica e gastronomica. Una decisione che aveva sollevato non poche polemiche e mugugni tra gli stessi componenti del Comitato festa. Polemiche che alla fine hanno non poco spaventato gli organizzatori che hanno così preferito soprassedere.
Lunedì mattina infatti scadeva il termine ultimo per presentare al Comune tutta la documentazione necessaria ma nessuno si è recato presso l’Ufficio del IV Settore con documenti alla mano. Salta così alla fine la festa della pizza che nei programmi doveva vedere l’installazione a parco Acacie di forni a legna, stand e due tendostrutture da adibire a spettacoli d’intrattenimento. “Nessuna documentazione richiesta è stata presentata – afferma il responsabile del IV settore e comandante della Polizia municipale, tenente Domenico Giannetta – per cui ritengo che sia tecnicamente impossibile che la festa della pizza con l’evento fieristico previsto a parco delle Acacie possa essere svolto. Infatti si sarebbe dovuta convocare la commissione comunale di vigilanza sui pubblici spettacoli“.
A comporre l’organo di vigilanza che avrebbe dovuto dare il via libera all’evento fieristico oltre lo stesso Giannetta, il primo cittadino, il capo dell’Utc Silvestro Aquino, un rappresentante dell’Asl, dei Vigili del Fuoco ed un esperto di elettrotecnica ed acustica.
E così per i festeggiamenti in onore del Santo Patrono resterà solo la solenne processione con il vescovo Marino di martedì 16 settembre e la benedizione di una nuova statua in via Tufara il giorno 14. Niente luminarie, fuochi pirotecnici o concerti in piazza. Si pensa invece ad una serata con un comico di “Made in Sud”. “La cancellazione della festa civile in onore di San Sabino è una cosa a dir poco sconcertante ed aberrante per una delle feste più rinomate in Provincia che richiamava nei decenni passati migliaia di persone per le bande musicali e i migliori fuochisti che si esibivano – commenta amareggiato l’ex sindaco di Atripalda, avvocato Andrea De Vinco -. Una pagina brutta per la nostra storia. In città non è vero che non ci sono persone volenterose visto che si fanno tante altre feste come quella di Sant’Antonio organizzata dall’amico Sabino Berardino e quella del Carmine. C’è gente all’altezza. Per cui sembra strano che solo quella per il santo patrono non possa essere fatta. Motivazioni che non condivido. Cosa diranno gli atripaldesi che vivono all’estero e che tornano ogni anno per San Sabino? Si potevano coinvolgere imprenditori e sponsor. E’ davvero strano che si cancella così una tradizione. Nel chiuso si è deciso di non fare la festa. La festa va fatta poi in piazza e non a parco delle Acacie: la festa della pizza non c’entra proprio niente con quella di San Sabino, visto che è una manifestazione commerciale e culinaria, una sagra che non ha nulla a che vedere con il Patrono. A pochi giorni mi sembra davvero difficile che il Comune possa organizzare il tutto. Il mio auspicio che si riesca ad organizzare, ma credo che sia difficile“.
se ci sono soldi da spendere ? AIUTATE I BISOGNOSI IN PAESE , LASCIATE PERDERE .
qua non la vogliono finire con la festività civile? ci sono altre kose da pensare e non le fanno:- ?
IL chiacchiericcio di piazza ventilava la sua verità: la società organizzatrice non era una ONLUS. Quindi doveva sottostare alle regole, in primis il pagamento del suolo pubblico. Un complimento và al Comandante Giannetta che ha preteso il rispetto delle regole. Per la prima volta un dirigente comunale ha messo fuori gli attributi.