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Ritorno del mercato in piazza Umberto, l’ex sindaco De Vinco chiede di accelerare. Revocate altre 9 autorizzazioni

Pubblicato in data: 9/10/2014 alle ore:08:00 • Categoria: Attualità

mercato-acacie2Ritorno del mercato del giovedì in piazza Umberto, si intensifica il dibattito in città. La discussione apertasi sulla riorganizzazione della storica fiera settimane del giovedì e su una sua eventuale delocalizzazione da parco delle Acacie e via San Lorenzo, divide la cittadinanza. L’Amministrazione Spagnuolo sulla questione ha più volte annunciato di essere favorevole al ritorno in piazza, fissando il trasferimento per il prossimo anno, ma l’ex sindaco Andrea De Vinco chiede di accelerare. L’ex sindaco difende l’esito del referendum cittadino svoltosi il 18 aprile del 2004, di cui fu promotore, quando fu espressa una chiara indicazione a favore del ritorno in piazza Umberto e chiede perciò all’Amministrazione di fare presto.  «Ci stiamo battendo da anni affinché il mercato ritorni in piazza Umberto nel rispetto della volontà popolare espressa con il referendum attraverso una sua riorganizzazione – esclama De Vinco –. Fu spostato a parco Acacie e via San Lorenzo, ed ancora prima in contrada Santissimo, solo provvisoriamente per il rifacimento di piazza Umberto. Ora è il momento di provvedere a quella definitiva visto anche l’avvenuta alienazione del Centro Pmi di via San Lorenzo. Il mercato rappresenta la storia della nostra città: non si può stracciare in un giorno una pagina della storia di Atripalda per andarlo a collocare in un posto bocciato dalla cittadinanza con il referendum nel 2004. Una delle fiere più importanti della regione, insieme a quella di Nola, non può morire o essere trasformata in mercatino rionale. Lasciamo Parco delle Acacie ai bambini». Al referendum tenutosi nel 2004 su 2.241 votanti, l’indicazione che uscì dalle urne fu proprio a favore del ritorno del mercato in piazza Umberto I (1634 voti) mentre 583 voti furono a favore di via S.Lorenzo-Parco Acacie. Il ritorno in piazza liberebbe anche parco della Acacie e di via San Lorenzo dove non mancano le proteste dei residenti che lamentano numerosi problemi e disagi legati allo svolgimento della fiera legati soprattutto alla scarsa pulizia delle strade e delle aree occupate dagli ambulanti. Buste di plastica, cassette della frutta, avanzi e tanto altro ancora resta a far bella mostra di sé per ore nel parco che appare sempre più sporco e puzzolente. Sulla questione mesi fa è intervenuto anche il Comitato di Quartiere «Appia» che ha rivolto un appello all’Amministrazione comunale affinché intervenga per la risoluzione di tali disagi. L’Amministrazione, con il Comando di Polizia Municipale, sta procedendo alle verifiche sugli assenteisti alla fiera settimanale. Firmate ben 9 revoche, provvedimenti di decadenza dalla concessione del posteggio nel mercato e contestuale revoca dell’autorizzazione per il commercio su aree pubbliche. «Non ho fiducia per le tante promesse fatte negli anni e non mantenute. Ma un suo ritorno rivitalizzerebbe tutto il centro città. Tutti i sindaci che si sono succeduti si sono espressi per un suo ritorno in piazza. Certo dovranno essere apportati i giusti correttivi ed accorgimenti tecnici, con una riduzione degli ambulanti migliorandone la qualità dei prodotti. Ma non c’è un problema sanitario visto che c’è anche un diurno comunale dietro la Dogana e tanti bar. Con la sua presenza anche via Fiume, via Gramsci e via Aversa ne beneficerebbero. Ed è quello che vogliono i cittadini visto che poi alla fine sono solo 6 ore settimanali». De Vinco ringrazia le opposizioni e lo stesso delegato al Marketing Flavio Pascarosa: «Prendo atto che il delegato Pascarosa abbia preso a cuore la questione e che anche l’opposizione si è espressa a favore di questa battaglia. In piazza si svolge di tutto, c’è stata anche la pista di pattinaggio, i campi di beach volley e concerti. Possono stare anche perciò le bancarelle perciò. Il mercato è l’immagine e vita della città. Quello di Atripalda è il mercato più importante dell’Irpinia, istituito da Carlo D’Angiò. Con il suo ritorno si potrebbero attivare anche altre iniziative come il mercato di Natale, che si svolge a Bolzano tra stand e illuminazioni, o la fiera di Santo Marco. Diventerebbe una cosa bellissima richiamando persone dai paesi limitrofi e rivitalizzando il commercio».

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9 risposte a “Ritorno del mercato in piazza Umberto, l’ex sindaco De Vinco chiede di accelerare. Revocate altre 9 autorizzazioni”

  1. Antonio ha detto:

    Secondo me bisogna fare un referendum sul mercato.Facciamo in modo che a decidere sia la popolazione ma non con 40 voti devono votare il 50% piu 1 .

  2. nati' ha detto:

    la città è stanca delle vostre prese in giro oramai il mercato è finito

  3. Vittorio ha detto:

    Amministratori, vi domandate il motivo perchè gran parte degli ambulanti non vengono più a vendere al mercato?
    Eppure era la loro fonte di vita?

  4. Pasquale ha detto:

    Il trasferimento avverrà solo se si concluderà la vendita del centro servizi-

  5. peppe ha detto:

    Ma voi vi rendete conto che se trasferiranno il mercato e usata la piazza a mezzi pesanti o meno pesanti, che fine farà la pavimentazione?

  6. Catrame ha detto:

    Inviate il mercato del giovedi ad Avellino, ormai il mercato e finito qui in Atripalda, (manco li cani a riportare o’ mercato int’ a chiazza), in poco tempo distruggeranno la pavimentazione (le mattonelle gia’ ora sono per la maggioranza lesionate), come ci passeranno sopra i camion vedrete cosa succedera’, poi non diciamo il resto che sara’ distrutto con l’ arrivo delle bancarelle, cari amministratori vi rendete conto, avete visto come hanno distrutto il parco delle acacie, e volete distruggere anche il salotto buono di Atripalda, dopo per riparare i danni, lo sapete bene che soldi non c’ e’ ne sono, i camion dei commercianti devono sostare nella periferia e non al centro, quindi e da escludere il ritorno del mercato in piazza, trovate un’ altro posto lontano dal centro, magari riportatelo nell’ ex contrada Santissimo con tutti i requisiti sanitari che chiede l’ a.s.l ed enti collegati e mettete la parola fine a questa storia, la piazza e nostra e va’ tutelata, non e’ degli Unni di Attila che dove passano distruggono tutto, come oggi fanno i commercianti del mercato.

  7. Alfredo ha detto:

    La colpa non è del mercato se dovesse ritornare in Piazza, è come è stata fatta.
    in particolar modo la pavimentazione. Probabilmente chi doveva controllare non ha controllato beneeeeeeeeeeeee, Poi si inventano i corsi anticorruzione.

  8. Angelo ha detto:

    Fatevi una camminata in Piazza dove sta il Banco di Napoli e guardate attentamente la pavimentazione.
    C’è qualcosa che non va in questa Piazza.

  9. pinoverde ha detto:

    dopo aver distrutto parco delle acacie (pavimentazione divelta, funzioni organiche assolte all’aperto, miasmi di natura ittica a gogò) bisogna distruggere anche la piazza. W l’ITALIA

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