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La Dogana dei Grani torna nella disponibilità del Comune, Barbarisi: «diventerà una sorta di piazza coperta»

Pubblicato in data: 14/10/2014 alle ore:08:30 • Categoria: Attualità

palazzo-dogana-2La Dogana dei Grani ritorna nella disponibilità piena del Comune. Scade a fino anno e non sarà rinnovato il comodato che ha portato lo storico edificio di piazza Umberto ad essere gestito in comodato gratuito dalla Soprintendenza ai Beni Storici ed Artistici. «Al 31 dicembre si conclude la direzione della struttura da parte della Soprintendenza – spiega il delegato alla Cultura, Lello Barbarisi -. Cessa così il comodato parecchi anni prima perché l’edificio rientra nell’elenco di una serie di strutture che il ministero restituisce ai legittimi proprietari perché non ha le risorse per sostenerli. Il personale andrà altrove e la struttura ritorna al Comune. Nel frattempo la Soprintendenza si preoccuperà di portare altrove il materiale che è in deposito giudiziario, di restituire le tele restaurate alle diocesi, di trasferire il catalogo digitale dei beni culturali al Carcere Borbonico, restituendocela nelle condizioni che l’avevamo data».
Lo storico edificio ha necessità di lavori urgenti. «C‘è necessità di un intervento straordinario – prosegue Barbarisi – che consisterà nell’eliminazione delle infiltrazioni di acqua dalla copertura, il ripristino dell’intonaco esterno su più punti della faccia e la tinteggiatura. La Soprintendenza si occuperà di fare questo intervento dopo di che procederà alla rimozione dei macchinari che sono all’interno».
L’Amministrazione vuole fare della Dogana una piazza coperta della città, crocevia di avvenimenti culturali da destinare anche a d attività di restauro. «In accordo con la Soprintendenza stiamo pensando di stipulare un protocollo d’intesa per svolgere attività didattica nelle direzione del restauro, con l’ente di tutela che potrebbe fornire il personale qualificato per lo svolgimento della formazione didattica di restauratori».
Per il rilancio l’Amministrazione vuole ripartire da un progetto, presentato alla Regione in partner con altri tre comuni, ma che non ha ottenuto il finanziamento nell’ambito del Programma Operativo Fesr (Fondo Europeo di sviluppo regionale) Campania 2007-2013 e che puntava a valorizzare il Sistema museale della Valle del Sabato con un’intesa tra le amministrazioni comunali di Atripalda, ente capofila, Prata Principato Ultra, Pratola Serra e Tufo.
«Un progetto approvato ed esecutivo ma non finanziato – conclude -. Un progetto da cui dobbiamo ripartire e che faremo di tutto per renderlo cantierabile in modo da poterlo riproporre a finanziamento nella prossima finestra europea, quella di gennaio 2015, sulla misura 1.9 che punta alla realizzazione di un museo multimediale affidando anche ai privati alcuni spazi all’interno dell’edificio. La volontà è di restituire la Dogana all’utilizzo pubblico per poter diventare quella che si è sempre immaginata, una sorta di piazza coperta. Soprattutto se riusciremo anche a sistemare la retrostante piazza Sparavigna per la quale stiamo rincorrendo un finanziamento. Ci sono delle idee ma partiamo da questa restituzione pubblica della struttura immaginandovi all’interno una serie di attività che possano darci un modo di autosostentamento. Cioè che consentano un mantenimento autonomo della struttura attraverso lo svolgimento di queste attività negli spazi concessi in locazione. Quindi dovremo fare un inventario degli spazi che si libereranno e poi immaginare se tutti insieme affidarli, attraverso un bando, al privato individuando però precedentemente le attività che potranno essere svolte al suo interno. Con tutto rispetto non potrà andarci un pescivendolo o un fruttivendolo ma attività che siano compatibili con il pregio ed il decoro che si deve alla struttura. Mentre il salone centrale potrà avere un molteplice funzionalità per ospitare piccoli concerti, mostre, convegni o che possa essere la piazza invernale dove l’atripaldese si sposta perché fuori magari piove e o fa freddo. Per questo vedremo se riusciremo a collocarvi giusto un presidio per il vigile urbano, che pure già c’era nelle nostre intenzioni».

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14 risposte a “La Dogana dei Grani torna nella disponibilità del Comune, Barbarisi: «diventerà una sorta di piazza coperta»”

  1. Atripaldese doc ha detto:

    Mettete nella dogana dei grani VIGILI e ufficio Tecnico.

  2. atripaldese ha detto:

    Furbescamente la Soprintendenza che non ha soldi, vi ha lasciato in mano un bel cerino.
    Vogliamo vedere dove prenderete i soldi per la manutenzione.

  3. Marco ha detto:

    Nato casatiello come o palazzo Caracciolo.

  4. La dogana ha detto:

    Si, la polizia municipale nella dogana, i locali ci sono, e’ molto meglio che i vigili urbani ritornano nella piazza.

  5. cittadino stanco ha detto:

    PER ATRIPALDESE DOC
    Ottima soluzione quella di portare i vigili urbani nella dogana dei grani. Sarà la soluzione migliore per capire perchè non si vedono più in giro. Stando in Piazza si possono reperire in qualunque momento e non come adesso che non si sa cosa fanno.
    Se non lo farà questa amministrazione sicuramente lo farà la prossima.

  6. orto dei preti ha detto:

    Per Barbarisi.
    Non ti perdere troppo in chiacchiere ( diventerà una sorta di piazza coperta ) e vedi di risolvere il problema del rudere di Palazzo Caracciolo, così fate riaprire la strada chiusa da due anni.

  7. nati' ha detto:

    Vigili in piazza, mi sembra la soluzione migliore, adesso la dogana è della città e non ci sono scusanti,ve lo stanno chiedendo i cittadini, CHE NON SO BUONI SOLO PER PAGARE LE TASSE MA ANCHE PER ESSERE ASCOLTATI E TUTELATI

  8. Alberto ha detto:

    Sembra che con tanti problemi che hanno gli atripaldesi la loro unica preoccupazione sia quella di portare i vigli in piazza con tanti problemi ben più urgenti e seri da affrontare. Mha?

  9. Lina ha detto:

    Chi sostiene che i vigili debbano tornare nella dogana, pensa che cambiando sede possano iniziare a lavorare per come i cittadini si aspettano.
    Ma le persone con un po’ di buon senso sanno che cambiando sede no si cambiano le modalità di comportamento.

  10. nati' ha detto:

    caro Alberto stiamo semplicemente commentando la notizia sopra scritta,lo sappiamo che ci sono anche altri problemi,siamo di Atripalda anche noi

  11. giulio ha detto:

    Finalmente rendiamo i vigili visibili alla cittadinanza perchè così , come giustamente dice la parola “VIGILE” , potranno vigilare a piedi e non con l’auto di servizio come in uso fare per le strade di questo paese. Potranno fare così innanzitutto prevenzione evitando soste selvagge e quant’altro, ma soprattutto portare un risparmio alle casse del Comune ,visto i costi oggi del gasolio. Si raccomanda al corpo dei Vigili, anzi più ai piedi degli stessi, di stare attenti nel camminare a non inciampare in uno dei tanti marciapiedi rotti (vedi sanpietrini da via Roma sino a Via Appia in più parti fuoriusciti dalla loro sede e sono lì in attesa di ricollocazione) o nelle tante FECI dei cani portati al guinzaglio da irrispettosi cittadini.

  12. nati' ha detto:

    Lina hai ragione,ci vogliamo illudere

  13. Alberto ha detto:

    x natì io no, ma cmq l’articolo non parla solo dei vigili ma del fatto che la Dogana ritornerà al Comune e di tutto quello che si potrebbe fare con la Dogana,non so cosa si può fare invece con 6 vigli e mezzo tutti mi sembra oltre la cinquantina se non oltre. Mha……….

  14. Mirko ha detto:

    Per ALBERTO,
    secondo te siccome i vigili superano i 50 anni, non devono più lavorare.
    Ma la salute c’è l’anno per fare Progetti da 15mila EURI.

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