Festività San Sabino, stasera torna la tradizione dei focaroni. Domani messa solenne e processione in mattinata, nel pomeriggio Santa Manna
Pubblicato in data: 8/2/2015 alle ore:08:30 • Categoria: Attualità, Cultura •Il Comune acquista sei bracieri per salvare questa sera la tradizione dei “focaroni” in onore del Santo Patrono Sabino. Le prescrizioni e limitazioni legate all’inasprimento della normativa sulla combustione di materiali, che negli ultimi anni hanno spento entusiasmi e passione degli atripaldesi, hanno spinto il sindaco Poalo Spagnuolo ad acquistare sei bracieri, utilizzabili anche per altre manifestazioni, che oltre a garantire una maggiore sicurezza cancelleranno le spese per lo smaltimento dei residui. «Negli ultimi anni la tradizionale accensione dei Focaroni di San Sabino da momento di grande festa ed aggregazione civile, è diventato momento di apprensione ed esempio di quando la burocrazia diventa miope ed eccessivamente pignola – scrive il primo cittadino -. Lo scorso anno l’Amministrazione, oltre alle tante pratiche burocratiche, si è vista costretta ad affrontare una spesa viva di quasi tre mila euro, legata al costo di acquisto, trasporto e smaltimento di inerti, utilizzati come base per l’accensione dei diversi focaroni. Molti ricorderanno ancora oggi i disagi legati alla giacenza sulle strade cittadine dei residui delle accensioni, per il cui smaltimento occorre seguire una procedura alquanto complicata: prima la caratterizzazione del rifiuto, poi l’individuazione di un’azienda autorizzata al trasporto e successivamente un’azienda autorizzata allo smaltimento dei residui. Questa amministrazione si è impegnata a trovare una soluzione che semplificasse tutta la procedura di svolgimento dei tradizionali focaroni, a partire dagli adempimenti, fino al commissionare la realizzazione di bracieri sulla scorta di altre realtà vicine».
Dei sei bracieri il più grande sarà posizionato in piazza Umberto I per il falò allestito dai dipendenti comunali che sarà acceso dal vice sindaco Luigi Tuccia in sostituzione del sindaco (assente er la partecipazione al congresso di Scelta Civica) alle ore 19.30, dopo al benedizione del parroco Don Enzo De Stefano. « Con l’augurio che tale iniziativa – conclude il sindaco – dia nuovo impulso alla tradizione più cara alla comunità atripaldese, che in un momento di grande difficoltà sociale, possa ritrovarsi unita e coesa in questo giorno che torni ad essere di festa e non giorno di polemiche». Oltre a quello di piazza Umberto, ci saranno quello di piazza Vittorio Veneto (organizzato dalla Confraternita di Santa Monica), in piazza Tempio Maggiore (dinanzi la chiesa madre di Sant’Ippolisto), della Misericordia a via Pianodardine, della Pro Loco a contrada San Gregorio, quello dei Boy Scout a rampa S.Pasquale, via Tiratore, via Tufara dinanzi la statua di San Sabino e via Salvi organizzato dall’associazione “’A Potea”.
Nel pomeriggio, alle ore 16.30 inaugurazione della Biblioteca parrocchiale intitolata a Monsignor Luigi Barbarito, nunzio emerito, nei locali dell’Arciconfraternita dell’Immacolata. A seguire celebrazione della messa.
Domani 9 febbraio, invece, alle ore 10.30, Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo Francesco Marino. Alle ore 12 solenne processione per le vie della città con le statue dei Santi di Sabino e Romolo. La sera, alle ore 18.30, presso la chiesa madre, don Enzo De Stefano, distribuirà la Santa Manna, altra antichissima tradizione. Il parroco segna la fronte dei fedeli con acqua benedetta che si dice sia il sudore delle ossa di San Sabino.
Caro Sindaco l’anno scorso non c’era la necessità di smaltire perché trattasi di cenere di legna vergine quindi non inquinante quindi avete speso soldi inutilmente. Poi mi spiegate quest’anno con i bracieri come verrà smaltita la cenere?
Le polemiche le create voi e anche la burocrazia e figlia del vostro lavoro.
stasera niente falò visto il tempo chissà se sarà stato San Sabino per fare in modo che non ci siano polemiche e non ci sia tanta pubblicità.
San Sabino pensaci tu!!!