Tanti in piazza Umberto per l’accensione del Falò di San Sabino tra nube di fumo. Fotoservizio
Pubblicato in data: 15/2/2015 alle ore:20:14 • Categoria: Attualità •Con una nube di fumo intensa si è rinnovato ieri il tradizionale appuntamento dell’accensione del Falò di San Sabino.Nonostante il rinvio di alcuni giorni legati al maltempo, ieri sera in tanti hanno preso parte all’accensione del focarone allestito dai dipendenti comunali in piazza Umberto I in onore del Santo Patrono.
E’ toccato al sindaco di Atripalda Paolo Spagnuolo accompagnato da Gennaro Marena per il comitato festa, dopo la benedizione del parroco Don Enzo De Stefano, procedere ad accendere le cataste di legno, per la prima volta, collocate su un grande braciere in ferro.Un momento che ha riunito tanti atripaldesi.
“Stasera accendiamo il falò in onore del Santo – ha annunciato don Enzo prima della benedizione – Il fuoco che non solo illumina ma che per noi cristiani rappresenta la fede. Come una fiamma di una lampada che ci illumina il cammino da percorrere. Con questo spirito in onore del Santo Patrono Sabino e San Romolo, ora lo accendiamo“.
Tuttavia, forse per le fascine impregnate d’acqua dei giorni scorsi, una nube di fumo intenso ha cominciato ad avvolgere la piazza costringendo non pochi ad allontanarsi. Man mano poi si è diradata, lasciando il posto alle fiamme che hanno avvolto la legna. Presenti in piazza componenti dell’amministrazione cittadina, consiglieri comunali e componenti del Comitato festa. Una tradizione secolare che si tramanda negli anni.
Oltre a quello di piazza Umberto, è stato acceso, dopo la doppia benedizione di Don Enzo e don Ranieri, anche il focarone di via Tufara allestito dinanzi la statua di San Sabino ed organizzato dal dottor Sabino Aquino.
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