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Bufera al Comune, stamattina in Questura gli interrogatori dei quattro dipendenti indagati. Tutto ha inizio con una richiesta di Unicredit per la cessione di un quinto dello stipendio

Pubblicato in data: 19/2/2015 alle ore:08:51 • Categoria: Comune, Cronaca

Questura di AvellinoAl via questa mattina gli interrogati dei quattro dipendenti del Comune accusati di aver gonfiato a dismisura la voce “indennità chilometriche” delle proprie buste paga per tranne indebiti vantaggi. A partire dalle ore 9.30 presso gli uffici della Questura di Avellino, i quattro impiegati, accompagnati dai propri legali, gli avvocati Chieffo e Iacobelli, si dovranno difendere dall’accusa di truffa aggravata in concorso e continuata nel tempo a danno dell’ente pubblico. Ad interrogarli gli agenti della Squadra Mobile, guidata dal dottor Marcello Castello, a cui è stato delegato il compito dalla Procura della Repubblica, con il procedimento affidato al Pubblico ministero Fabio Massimo Del Mauro. Da parte degli indagati c’è la massima collaborazione. Due dei quattro, il martedì prima che scattasse il blitz, si sono autodenunciati presso la locale stazione dei carabinieri. Un terzo chiarirà oggi la sua posizione avendo l’altro ieri versato a favore della tesoreria del Comune la somma di 8.580 euro come sorta capitale legata ad una quindicina di buste paga manomesse dopo aver effettuato un conteggio con il proprio legale, l’avvocato Alfonso Maria Chieffo che, in base all’articolo 391 quater, ha chiesto di ottenere una copia della missiva della Banca Unicredit inviata al Comune e di poter conoscere quando è stata acquisita al protocollo. Proprio da questa richiesta dell’Unicredit, che aveva comunicato al Comune la cessione del quinto dello stipendio di uno dei dipendenti, avrebbero preso il via i controlli degli uffici contabili fino ad arrivare alla denuncia presentata sabato 7 febbraio dal sindaco Paolo Spagnuolo, dal segretario generale, dottoressa Clara Curto,  dal responsabile del servizio economico-finanziario e capo del personale al Comune, dottor Paolo De Giuseppe e dal responsabile del settore Tributi e Polizia municipale, dottor Enrico Reppucci. I primi tre sono già stati ascoltati lunedì mattina dalla Mobile in qualità di persone informate sui fatti.
C’è attesa per gli interrogatori di oggi visto che al momento per i quattro c’è stato solo un trasferimento ad altre mansioni, anche se nella cittadina del Sabato serpeggia il malcontento visto che in tanti si aspettavano la loro sospensione da ogni incarico, decisione che al momento il sindaco non ha ritenuto di dover prendere. E stasera la bufera certamente finirà al centro del Consiglio comunale, convocato per le ore 19.30.
Dal fascicolo della Procura, 76 pagine in tutto, all’esame della difesa, emergerebbero infine incongruenze nelle date e dei ritardi nel presentare denuncia che potrebbero mettere in discussione la correttezza dell’iter relativo all’avvio del procedimento disciplinare nei confronti dei quattro che avrebbero utilizzato le indennità chilometriche, percepite indebitamente, per “pagarsi” la cessione del quinto dello stipendio. La voce “indennità chilometriche”, che non è soggetta a tassazione, veniva appositamente gonfiata anche oltre i 500 euro mensili, per poi essere girata a copertura della rata trattenuta ogni mese dallo stipendio per il pagamento del finanziamento. Un espediente che è andato avanti per molti anni senza che nessuno si fosse accorto di nulla nonostante l’importo netto dei cedolini delle busta paga dei quattro lievitasse notevolmente rispetto alla retribuzione che avrebbero dovuto percepire in base alla posizione lavorativa.

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5 risposte a “Bufera al Comune, stamattina in Questura gli interrogatori dei quattro dipendenti indagati. Tutto ha inizio con una richiesta di Unicredit per la cessione di un quinto dello stipendio”

  1. men71## ha detto:

    vi e’gente che non puo arrivare a fine mese

  2. Antonio ha detto:

    Tutti a casa subito!!!! Il popolo vuole questo altrimenti se non siete in grado di farlo dimettetevi

  3. Pasqualino ha detto:

    Non si possono sospendere? Ma chi lo dice? In via cautelare e fino a quando il magistrato non chiudeva le indagini si potevano sospendere. Ma ad Atripalda, succede di tutto e di più.

  4. Antonio ha detto:

    ROMA – I dipendenti pubblici corrotti potranno essere licenziati in tronco anche se ricorrono all’ escamotage del patteggiamento. Questo prevede un disegno di legge presentato dal ministro della Funzione Pubblica Luigi Nicolais e approvato dall’ ultimo consiglio dei ministri prima di Natale. Se il provvedimento vedrà il via libera dal Parlamento, per gli statali disonesti (condannati oltre che per corruzione anche per peculato e concussione) l’ interruzione del rapporto di lavoro sarà «automatica»

  5. Nappo Carmela ha detto:

    Caro Psquallino si puo sospendere chi ti ha detto che non si puo sospendere

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