“L’ultima partita” presentato nell’ex sala consiliare il libro di Anzante. FOTO
Pubblicato in data: 26/3/2015 alle ore:21:10 • Categoria: Cultura • Stampa ArticoloUno spaccato del post-sisma in Irpinia segnato da corruzione e tangenti per accaparrarsi i lavori di ricostruzione in un comune alle falde del Terminio.
“Il dopo terremoto in Irpinia, una ferita ancora aperta?” è stato il titolo del confronto svoltosi l’altra sera per presente il libro di Donato Anzante “L’ultima partita” presso l’ex sala consiliare di piazza Sparavigna.
Con l’autore a moderare l’incontro è stato don Gerardo Capaldo. L’’introduzione è stata affidata al preside dell’Itc “Jean Monnet” di Monteforte, Angelo Festa, che ha tracciato la storia ed il contesto nel quale si muovono i protagonisti del libro.
Tra gli interventi quelli dell’ex sindaco di Aiello e consigliere provinciale Antonio Felice Caputo e Vanni Chieffo del Gal Irpinia. Il libro sarà oggetto anche di un cortometraggio.
Lo sfondo sul quale si muovono i protagonisti della storia, vincitori e vinti, è rappresentato da un paese dell’Irpinia, uno come tanti, devastato da quel terribile 23 novembre 1980; qui Anzante ci conduce per raccontare il dramma di chi ha perso i propri cari e non si è più ripreso ma anche la storia di chi invece ha vissuto quell’esperienza come un modo per arricchirsi e ripartire. In effetti “l’ultima partita” rappresenta un pò l’ultima possibilità per un territorio che tuttavia non è riuscito a sfruttarla, l’ennesima occasione sprecata per questa terra che subisce un gioco di potere che la immobilizza e la soffoca. Il motore della storia si può individuare proprio nella lotta per l’affermazione di piccoli gruppi di potere che credono di conoscere gli ingranaggi di un sistema troppo grande che invece finisce per inghiottirli. E alla fine rimane solo l’amarezza per l’ennesima occasione sprecata.
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