Dolore e lacrime per l’addio al vice brigadiere Carmine Savino, il ricordo commosso di padre Jean Claude:«Un saluto al mio amico». FOTO
Pubblicato in data: 25/7/2015 alle ore:09:00 • Categoria: Cronaca •Un lungo applauso, interrotto da singhiozzi e pianti, accompagnato dalle note struggenti della canzone “Il Carrozzone” di Renato Zero, ha salutato ieri mattina per l’ultima volta, sul sagrato della chiesa madre di Sant’Ippolisto, Carmine Savino, il vice brigadiere della Guardia di Finanza che mercoledì scorso ha deciso di togliersi la vita al Pronto Soccorso della Città Ospedaliera sparandosi un colpo con la pistola d’ordinanza alla testa. Una brava persona, lavoratore instancabile che ha voluto lasciare tutti nel giorno della sua promozione a Vice brigadiere, ottenuta dopo un corso di tre mesi a Bari.
Dalla Puglia mercoledì scorso era tornato sorridente e con i nuovi gradi, era passato da casa, poi l’immancabile caffè al bar di un vecchio amico a parco delle Acacie ed infine con la sua Fiat Stilo Station Wagon la decisione di imboccare la strada senza ritorno verso la Città Ospedaliera.
Lacrime, dolore e tanta commozione nel giorno dell’addio. Centinaia le persone che hanno preso parte al mesto rito funebre. Un dolore composto ma straziante all’interno della chiesa madre tra sguardi tristi ed attoniti, gli occhi gonfi di lacrime.
La bara, avvolta dalla bandiera italiana, dinanzi l’altare al centro di un picchetto d’onore della Guardia di Finanza, il corpo che aveva servito per circa 30anni. Presenti anche i vertici regionali delle fiamme gialle, con il Generale di Corpo d’Armata Riccardo Piccinni, Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale e quello della Campania, il generale Fabrizio Carrarini. Il parroco, don Enzo De Stefano, ha invitato i presenti a pregare per l’anima di Carmine: «Una città sgomenta, che si stringe intorno alla famiglia. Ma anche la comunità militare è in lutto per la scomparsa di un fedele servitore dello Stato».
A tratteggiarne la figura, visibilmente commosso, padre Jean Claude Ndayishimiye: «Un saluto al mio amico. Non ci sono parole, voglio esprimere la mia gratitudine per aver conosciuto Carmine come uomo pieno di vitalità, di creatività uomo che sapeva subito trovare la soluzione in ogni situazione. Non pensiamo perché è successo, ma pensiamo a lui come un grande lavoratore, come ha detto don Enzo, che ha servito lo Stato e la sua famiglia. Questo dobbiamo ricordare di lui. Alla moglie Patrizia dico, tu che sei una donna forte e alla figlia Luisa, a cui ha pensato sempre, invito a trovare la forza e consegnare nelle mani di Dio l’anima di Carmine, pregando per lui senza chiedervi perché è successo. La morte è un vuoto ma non spezza mai la vostra unione».
Poi un ricordo del comandante della Finanza e del cappellano di Bari: «una brutta notizia per noi tutti, Carmine nel suo ultimo messaggio ha espresso solidarietà, amicizia e vicinanza alla sua famiglia. Noi oggi siamo venuti qui per esprimere solidarietà. E per dire grazie a quest’uomo che per circa 30anni ha servito la comunità nazionale indossando la divisa della Guardia di Finanza. Perciò chiediamo preghiera e solidarietà verso al famiglia». A seguire la preghiera.
Poi l’uscita dalla chiesa del feretro tra il picchetto ed il saluto degli agenti della Guardia di Finanza.
Sindaco al posto di stare a Mare perché non sei venuto ad onorare i tuoi concittadini???? Non avete nessuna umanità ma solo voglia di mettervi in Mostra non avendo tra l’altro neanche le capacità!!!!
Ci state facendo rimpiangere Laurenzano