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“La dignità perduta…”, l’affondo di “Piazza Grande” all’Amministrazione Spagnuolo

Pubblicato in data: 18/5/2016 alle ore:09:36 • Categoria: Lista "Piazza Grande", Politica
piazza-grande-presentazione-candidati-6Qua il problema è serio. O Spagnuolo Paolo, che posa a corredo di stupefacenti comunicati stampa, non è il sindaco di Atripalda (o non è lo stesso degli ultimi tre anni), oppure sindaco e comunicatore agiscono e parlano ognuno per conto proprio. Con l’effetto surreale e straniante di una informazione strabica e contraddittoria, in eterno conflitto tra l’apparire e l’essere, tra verità e suggestione. Dunque, vediamo.
Dopo lo smantellamento sistematico della struttura burocratica dell’Ente, svillaneggiata e mortificata sistematicamente, con motivazioni in atti che meritano in ogni sede attente verifiche di merito e di metodo, la fausta e casuale occasione del passaggio della quinta tappa del Giro d’Italia (e la nota generosa disponibilità di alcune associazioni culturali, sportive e di volontariato) gli ha offerto la solita occasione, a buon mercato e senza nulla a pretendere, per pavoneggiarsi con le penne degli altri. Ma anche l’opportunità di una brusca virata e di grossolani dietro-front sulle principali azioni ed esternazioni delle quali si è reso protagonista (e sulla cui sincerità è lecito nutrire più di qualche dubbio).
Delle due l’una. O Spagnuolo si è reso conto di aver sbagliato tutto, di aver preso fischi per fiaschi, di aver travestito da intuitu personae un’arruffata gestione monocratica e disinvolta del potere; di aver scambiato la cessione del Centro Servizi per una partita di Monopoli (a proposito qualcuno ha interesse a vederci chiaro nel fitto carteggio?); e gli autovelox per una carta bancomat (per non parlare delle numerose altra amenità), oppure… Oppure forse comincia a prendere coscienza che la sua svagata leggerezza, i suoi funambolismi verbali, le sue ciniche doppiezze si sono rivelate un micidiale moltiplicatore di contenziosi e conflitti, creando disagio e confusione nell’opinione pubblica, compromettendo la superstite fiducia nelle istituzioni. Ed ha deciso, a modo suo e con consapevole impudenza (e cioè con poche parole e un marameo) di fingere che non è successo niente e che il sole splende sul … giro d’Italia.
Insomma solo ciniche ipocrisie e lavate di faccia con le quali immagina, il nostro, di cancellare anni di sconsiderati conflitti istituzionali, astuzie mediocri, sgambetti e trabocchetti tesi al Consiglio Comunale ed ai cittadini: oggetto oggi di attenzioni e pubblici ringraziamenti. E lasciamo pure fuori rispettosamente Carabinieri e Polizia di Stato, impegnati in una delicata opera di contrasto della criminalità. E veniamo alla Polizia Locale. Ne possiamo parlare? Quando faremo un consuntivo dell’opera svolta da Salsano? Quando ne esamineremo gli atti, fino al velenoso time out ed al ristoro delle spese “effettivamente sostenute e documentate” (e liquidate con una specie di forfait sulla parola, che sembra configgere con la trasparenza e la legge)? E che è successo, nelle segrete del Palazzo, se oggi va nuovamente bene il comandante Giannetta? Si è ritrovata da qualche parte (e dove e come…) la fiducia… perduta?
Insomma il Paolo di oggi, quello del volemose bene, del buon senso a crerenza è sempre quello delle assunzioni tentate e fallite, delle ricorrenti sfiducie al Segretario Generale Clara Curto (costretta al trasferimento, e che qualcuno oggi rimpiange); quello della mortificazione inflitta alla dott.ssa Katia Bocchino, oggetto di una totale emarginazione di funzioni e per 18 mesi in stand by (al limite e forse oltre i limiti… consentiti) ed oggi, come se niente fosse, forse, in via di riabilitazione (e non si sa per sincero pentimento… o per chiudere un imbarazzante e pericoloso contenzioso); è quello del trasferimento in una botta sola dell’architetto Cocchi e del geometra Cecchini, rimossi dall’Ufficio Tecnico ed assegnati all’anagrafe (che più che un trasferimento sembrò un’ azione punitiva e comunque un alibi per procedere a singolari forme di convenzione con tecnici esterni… di fiducia); è sempre quello degli affidamenti esterni, senza procedure di gara, o con procedure insolite, sulle quali si sta indagando, o sulla gestione della sosta a pagamento?
Questioni che forse saranno sanate a scadenza, ma gestite finora con arroganza e protervia.
E se poi si fanno trapelare, a mezzo stampa, ipotesi di nuovi reati in materia di gestione del personale ed adempimenti connessi; e se il sindaco che ringrazia Tranchese ed i giovani del forum è lo stesso che non dice una parola sulle ricorrenti e pesanti angherie (fino a vere e proprie azioni di sabotaggio…) a cui Tranchese ed i giovani volontari medesimi, sono esposti nella Piazzetta degli Artisti (alla quale hanno restituito decoro urbano e vivibilità) il teatrino… dei pupi finisce nella farsa.
Uno spettacolo, anzi un avanspettacolo, goffo e mediocre, che prepara alla corsa verso le prossime elezioni amministrative, dalle quali ci separa già poco meno di un anno.
Corsa comunque lunga e presumibilmente rabbiosa, con un percorso che si preannuncia ad ostacoli tra illusionismi, travestimenti e conflitti del pensiero, senza rossori e senza vergogna. Ma silenzi e furbizie, giochi di prestigio e vuoti di memoria non bastano a ricostruire presunte verginità politiche.
Il neorenziano Spagnuolopaolo ne prenda atto, con i suoi friends, e soprattutto ne prenda atto il Pidì, prima di essere travolto dalle sue stesse trame e dai suoi stessi spasmi intestini. “Piazza Grande”, da ora e subito, è pronta a concorrere, insieme a tutte le forze sane, e senza pregiudizi ideologici di sorta, ad un comitato di liberazione per il buon governo, per restituire alla nostra Città la dignità ed il prestigio perduto.
Nunzia Battista – capogruppo consiliare
Raffaele La Sala –
coordinatore
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4 risposte a ““La dignità perduta…”, l’affondo di “Piazza Grande” all’Amministrazione Spagnuolo”

  1. paola ha detto:

    Dotto consigliere La Sala, noi Atripaldesi siamo fieri di essere rappresentati da persone di grosso spessore culturale visto che abbiamo sempre lamentato di essere governati a livello locale da ignoranti e incapaci, però non si deve esagerare. Sarà perchè io non seguo i fatti paesani con la tua stessa morbosità e attenzione ma di tutto quello che denunci non conosco i fatti e questa è cosa grave per un Prof. Che voto ti daresti se dovessi correggere un tema, trdizionalmente inteso, in cui si criticano comportamenti, disposizioni, prese di posizione senza accennare ai fatti? Non dare per scontato che tutti vanno “fore ‘o mercato” a fa’ ‘nciuci.
    Con simpatia Paola

  2. nguaiati ha detto:

    Da quando il prof. la sala sta tentando di intestarsi la primogenitura della piazzetta degli artisti, essa sta diventando un luogo di scontro politico. Stanne lontano che quello che tocchi rovini.

  3. Nappo Carmela ha detto:

    Caro la sala tu scrivi che siamo stati governati male ma lei vive ancora ad Atripalda o a Mercogliano che dice tutto questo?

  4. raffaele la sala ha detto:

    Alla gentile Paola del commento 1 posso solo suggerire che si informi meglio, no…senza andare fore ‘o mercato, ma esaminando i documenti pubblicati (e…anche quelli non pubblicati) sull’albo on line. Tra l’altro alcune mie pubbliche denunce riguardano fatti e circostanze note e verificabili. Proverò, tuttavia (con la capogruppo dott.ssa Battista) ad essere ancora più chiaro e ci dichiariamo disponibili ad un pubblico confronto, al quale sono certo che la signora Paola parteciperebbe con piacere. Il problema…tuttavia, mi pare sia implicito nelle sue stesse parole. Quando confessa, per dire, l’ignoranza e l’incapacità dei governanti a livello locale… che necessita di determinazione, attenzione, impegno civico (che solo una lettura superficiale dei fatti può definire…morbosità). Non ho capito la storia del compito… ma non fa nulla.

    Al commento 2 non posso che ribadire (piaccia o no) quello che ho scritto e che riporto qui. Ribadendo che anche nella ideazione il contributo di Carmine Tranchese fu essenziale e determinante ed ancor più lo è stata la genialità creativa e la straordinaria capacità di coinvolgimento che ha dato anima e concretezza all’iniziativa. Ma perché non si dice (e il commento non dice) nulla delle provocazioni e delle angherie alle quali viene sottoposto Carmine e chiunque lavori alla realizzazione di “Piazzetta degli artisti”? Si può discutere la proposta di aggiungere il nome di Galante Colucci? Ecco comunque quanto avevo scritto:
    “Trovo questo documento che rappresenta un po’ la ‘preistoria’ (l’intuizione) di ciò che poteva essere, e grazie a Carmine Tranchese ed a tanti giovani delle associazioni, è stata la piazzetta degli artisti. Se ne parlò (ne parlai) anche in Consiglio Comunale, in occasione della commemorazione dell’amico prof. Galante Colucci. http://www.raffaelelasala.it/2012/06/15/piazza-grande-3/

    Ringrazio, comunque, per la… morbosetta attenzione.

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