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“Mario Lieto: la verità che un vero signore merita”, lettera della figlia Letizia

Pubblicato in data: 2/11/2016 alle ore:06:00 • Categoria: Attualità

padre-e-figlia

«Mario Lieto, la verità che un vero signore merita». E’ la lettera scritta dalla figlia Letizia a distanza di oltre un anno dalla scomparsa dell’amato padre. Una morte naturale nell’appartamento di via San Nicola nel maggio 2015 ma che in quei frangenti convulsi e dalle notizie trapelate dagli investigatori finì sulle prime pagine di tutta la stampa provinciale come un giallo. Un dolore al dolore. Sono trascorsi mesi e alla sofferenza immensa per la perdita di un genitore si è unito il forte desiderio di fare chiarezza su quei terribili momenti nel giorno dalla Commemorazione dei defunti.

Di seguito la lettera:

Eh si, sei stato davvero un signore, così come è stato scritto semplicemente sul tuo manifesto commemorativo di morte, anche se erano tanti i titoli che avresti potuto ostentare…

Caro papà, com’è imprevedibile e strana la vita…Tu, assiduo lettore di varie testate locali e nazionali, sempre aggiornato sui fatti di cronaca, economia, finanze, attualità, politica, che aggiornavi noi su ogni cosa che ti sembrava potesse esserci utile o interessarci…ci sei finito in prima pagina sui giornali…Ma sono sicura che non avresti letto con piacere quanto scritto su di te. All’inizio avresti detto: ma che cavolo hanno scritto sti deficienti? Ma poi la tua mitezza di carattere ti avrebbe fatto dire: è proprio vero! “O Buciardo”, cosi come una volta veniva chiamato il giornale, ha proprio detto la non verità…..La non verità su di te…..soprattutto; ma il diritto di cronaca è sacrosanto e in una città di provincia come la nostra apatica e morta, dove non succede mai nulla di eclatante, scrivere un qualcosa che attirasse l’attenzione per meritarsi qualche titolone e il nome in bella mostra  è stato troppo allettante per qualcuno; tante cose sono state scritte…tipo…il giallo irrisolto, un uomo anziano abbandonato che viveva da solo senza assistenza ecc.. parole che ancora adesso mi fanno male al cuore!!

E vabbe’ è andata cosi…ma io che ti conoscevo bene e che so come sono andati i fatti realmente vorrei ora gridare al mondo la verità.. scrivo questa lettera soprattutto a te e per te, anche se mi sei venuto in sogno e me l’hai quasi dettata e ben impressa nella mia mente e le parole stanno fluendo pulite, veloci, cristalline, come un ruscello in piena che sgorga da una sorgente….pura e fresca come lo eri tu…E io che sono un tuo ruscello non posso far altro che far guizzare fuori quello che di puro era in te…Eh si.… eri un uomo mite, dolce, ma molto riservato e schivo…la tua timidezza quasi infantile e la tua chiusura verso gli altri che non era dettata dal fatto che non volevi aiutare gli altri, (anzi lo hai fatto sempre a chiunque hai visto in difficoltà), quanto piuttosto dal tuo animo delicato che non voleva infastidire gli altri…  spesso era interpretata come un tuo volontario stare sulle tue, una severa scontrosità o persino un’altezzosità…

Tu non eri cosi papà, eri un uomo eccezionale che vedeva il bicchiere mezzo pieno in ogni cosa, ma purtroppo eri rimasto solo.. la tua metà è all’improvviso volata in cielo e tu da allora sei rimasto monco, vuoto, privo di una donna che hai amato per tutta la vita, a modo tuo, con il tuo carattere introverso, ma che hai amato senza riserve e incondizionatamente. Siamo rimasti da soli, privi del “pilastro della casa” come amava definirsi mamma, ma tu non ti sei perso d’animo, hai continuato strenuamente ad incoraggiarci e ad aiutarci in tutto e per tutto….Ci andavi a pagare le bollette, a fare la spesa, ma senza orari e senza vincoli… eri, come dicevi tu un libero vagabondo ..eri sempre in giro in macchina, non ti piaceva fare programmi per la tua giornata perché volevi essere libero di decidere cosa fare ogni mattina a seconda del tuo stato d’animo…e cosi hai fatto …ma solo nella tua vecchiaia.. eh si, mi hai fatto capire cosa vuol dire sentirsi liberi…. tu l’hai cercata e agognata questa libertà di decidere come volevi tu perché nella tua vita ti è stata sempre negata!!

La tua gioventù è stata sofferta e tribolata: la perdita di tuo padre all’improvviso…un nonno di cui tanta gente mi ha parlato e che avrei voluto conoscere .. ,il tuo dover lasciare l’Università per mantenere la famiglia e permettere a tua sorella di continuare gli studi universitari, il tuo adattarsi a un lavoro che non sentivi tuo e che di certo non era quello che desideravi di fare, il tuo diventare un giovane padre di famiglia che ha dovuto anche interessarsi della dote di tua sorella per permetterle di trovare marito…Eh si papà ti sei sacrificato tanto forse troppo, hai sacrificato i tuoi interessi, i tuoi sogni per gli altri…ma l’hai sempre presa con filosofia senza mai recriminare nulla a nessuno..

E all’improvviso proprio quando avevamo ancora tanti progetti da condividere con te, te ne sei andato…E forse proprio per “non dare fastidio”, come ci dicevi tu, hai preferito quella maledetta mattina in cui i tuoi figli erano al lavoro, non chiamare nè loro nè il 118…Volevi risolvere tu la faccenda ..  ma non ti sei accorto che la cosa era più grande di te…Forse questo era il tuo destino…io più volte ti ho soccorso salvandoti la vita e tu mi dicevi .. non è arrivata ancora la mia ora…ma tu dicevi sempre che quando questa fosse arrivata, non ci avresti dato fastidio…te ne saresti andato proprio come hai fatto …così all’improvviso… in punta di piedi… Ti ho salutato per andare al lavoro e tu come ogni mattina mi hai augurato una buona giornata e al mio ritorno ti ho trovato esanime a terra… Tu non ci hai dato fastidio papà, ma ci ha dato fastidio chi ha scritto su di te sui giornali: sono questi “signori” che ci hanno fatto morire due volte…

Papà, ancora ti cerco e ti parlo e lo farò sempre…tu sei stato e sei ancora la mia musa ispiratrice, il mio consigliere, il mio amico, il mio confidente e mi hai sempre capito e sei stato l’unico a farlo in tanti momenti…eri troppo oltre… avevi una mentalità 2.0 caro papà…. e meritavi ancora di vivere insieme a noi questi tempi moderni perché anche tu eri moderno…un papà unico, intelligente e così vero…

Ciao papà ti abbraccio forte

Tua figlia Letizia

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