Scambio di neonate, lo zio Andrea De Vinco: «Un fatto increscioso che ha scosso notevolmente mia nipote che non vuole parlare con nessuno». A “Pomeriggio Cinque” parla anche il primario Izzo: «Ci troviamo di fronte ad un errore umano»
Pubblicato in data: 14/10/2017 alle ore:07:00 • Categoria: Cronaca •«Un fatto increscioso che ha scosso notevolmente mia nipote che non vuole parlare con nessuno». Commenta così brevemente l’episodio delle due neonate scambiate alla Clinica Malzoni, l’avvocato e già sindaco della cittadina del Sabato Andrea De Vinco, zio acquisito della giovane mamma atripaldese che per due giorni ha allattato una bambina non sua. «Maria Teresa sta bene, un po’ frastornata. Non è certo abituata a tutto questo clamore».
L’incredibile errore è stato scoperto direttamente nella clinica Malzoni la sera prima delle dimissioni, dopo due giorni che le bimbe nate lunedì scorso hanno trascorso le prime ore di vita fra le braccia di mamme diverse come ha raccontato alle telecamere di “Pomeriggio Cinque”, il primario del nido della Malzoni, Angelo Izzo. «Ci troviamo di fronte ad un errore umano – ha dichiarato ai microfoni di una troupe del programma condotto da Barbara D’Urso che ha realizzato una diretta televisiva dalla clinica avellinese -. L’inghippo è sorto al momento della vestizione delle due bambine. Non c’è stato nessun errore di posizionamento del braccialetto con lo stesso numero alla bambina e alla mamma, che è avvenuto in sala parto. Le due bambine sono nate a distanza di una mezz’ora l’una dall’altra, con numero identificativo progressivo. Uno il 2155 e l’altro il 2156. Dopo 48ore una delle due mamme si è accorta della non corrispondenza del numero di braccialetto, per cui ci ha chiamato. Sono salito in stanza è ho riscontato che effettivamente c’era una discrepanza nei braccialetti per cui sono andato anche dall’altra mamma per verificate quanto successo e l’altra mamma aveva l’altra bambina. Ci siamo accorti perciò dell’errore. Per cui c’è stato uno scambio di cullette. L’infermiera che creato questa situazione si è subito autodenunciata dicendo. Io ho chiesto scusa immediatamente alle mamme anche se ci sono stati momenti di tensione con i parenti. Uno delle coppie ha chiamato le forze dell’ordine: sono arrivati 4 poliziotti che voglio ringraziare per la professionalità avuta che hanno verbalizzato il tutto e calmato anche un po’ gli animi con uno dei papà delle bimbe. In centoventimila nati non era mai successo e questo fa capire quali possono essere i controlli».
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