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Buste paga gonfiate al Comune, venerdì dinanzi al Gup il quinto indagato. La difesa: “estraneo alle accuse, ecco le prove”

Pubblicato in data: 25/3/2018 alle ore:13:49 • Categoria: Cronaca

Settimana cruciale per l’inchiesta buste paga gonfiate scoppiata anni fa al Comune del Sabato. E’ fissata per venerdì 30 marzo l’udienza preliminare per il quinto indagato in servizio presso il Settore IV-Cimiteriale, che dinanzi al Gup Ciccone del Tribunale di Avellino dovrà difendersi dall’accusa di aver agito «in concorso con gli altri dipendenti comunali abilitati all’inserimento nel sistema Halley delle singole voci stipendiali, con pluralità di azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in tempi diversi e in violazione della medesima disposizione di legge, mediante artefici, consistiti nell’inserirsi e aggiungere arbitrariamente, con l’ausilio del personale abilitato, nel sistema informatico in uso al Comune voci stipendiali non dovute fuori base imponibile». Somme inserite all’interno del cedolino sotto la voce “Rimborso per spese di viaggio”, stesso artifizio utilizzato anche dagli altri quattro dipendenti già indagati, di cui tre rinviati a giudizio e uno già condannato e dimessosi successivamente dal Comune. Il prossimo 10 aprile i tre dipendenti rinviati a giudizio sono stati convocati dinanzi la Commissione disciplinare di Palazzo di città presieduta dalla dottoressa Katia Bocchino, responsabile del VII Settore.
Intanto i legali della difesa del quinto imputato, in vista dell’udienza preliminare di venerdì prossimo, spiegano: «Venerdì alle ore 10.00 ci costituiremo assieme al nostro assistito dinanzi al Gup Ciccone – dichiarano gli avvocati Gerardo De Vinco e Sabino Rotondi -. Abbiamo depositato in cancelleria un’articolata e dettagliata documentazione contabile, frutto di un’indagine difensiva scrupolosa e accurata. Di fatti abbiamo contattato la società finanziaria presso cui era stata fatta la cessione del quinto dello stipendio e siamo risaliti agli effettivi bonifici inviati dal Comune alla suddetta società, constatando la completa estraneità del nostro assistito. Tali atti sono stati oggetto di documentazione integrativa depositata anche al Comune, perché utili ai fini del procedimento disciplinare. In udienza siamo pronti ad ascoltare la requisitoria del pubblico ministero al quale risponderemo adducendo tutta la nostra tesi difensiva perché pienamente consapevoli dell’innocenza del dipendente. In particolare teniamo a ribadire che l’imputato non ha mai ricoperto, neanche temporaneamente, qualifiche dirigenziali che gli avrebbero permesso attraverso l’utilizzo ed il  possesso delle password di entrare nel sistema Halley e modificare a suo piacimento le buste paga. In effetti il ruolo del dipendente è esterno all’ambiente comunale perché addetto al settore cimiteriale, ed inoltre egli non ha alcuna dimestichezza con le tecnologie informatiche. Le somme contestate non risultano accreditate sul conto corrente del nostro cliente e non era in suo potere emettere il bonifico relativo alla cessione del quinto dello stipendio. In conclusione chiederemo al Gup il non luogo a procedere perché l’imputato non ha commesso il fatto».

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