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Cattivi odori dallo Stir di Pianodardine, appello al commissario del comune di Avellino

Pubblicato in data: 27/4/2019 alle ore:20:59 • Categoria: Cronaca

Il Comitato “Salviamo la valle del Sabato” lancia un appello al Commissario straordinario del comune di Avellino, Giuseppe Priolo, per la provenienza di cattivi odori dallo Stir di Pianodardine. Di seguito la nota del Comitato, inviata (per conoscenza) anche al Prefetto Maria Tirone.

“Le indirizzo questa lettera per un appello sincero, determinato eppure consapevole dell’autentica disperazione di molti cittadini di Avellino. […] Ci sono centinaia di famiglie che vivono, lavorano, operano nei pressi della stazione ferroviaria, della chiesa e di un intero quartiere cui è chiesto di convivere con una situazione di puzza insopportabile.Ed è fonte di preoccupazione che la problematica – ci è stato segnalato – sia aumentata per intensità e per estensione dell’area coinvolta dopo i recenti interventi di ampliamento del sito, con l’autorizzazione del sito di trasferenza del rifiuto organico.

Cosa Le chiedo? Semplicemente di controllare e di esigere il rispetto della legge. Ciò che riportiamo alla Sua attenzione in questa sede è il rispetto delle diverse condizioni e disposizioni in termini di filtraggio delle emissioni odorose, di contenimento in ambienti pressurizzati e di dispositivi tecnici necessari che sono state definite nei regolamenti tecnici e nelle autorizzazioni concesse alle attività. Lei sa meglio di me che, in quanto autorità sanitaria locale, può intervenire facendo appello agli articoli 216 e 217 del T.U. n. 1265/1934. Si tratta di rispettare una serie di accorgimenti sotto il profilo dell’impatto ambientale, gli stessi già indicati in AIA (depressurizzazione dell’impianto, porte e lucernai a tenuta, conferimento in cassoni a tenuta stagna della frazione organica, ecc.).

Se si percepisce la puzza di spazzatura a distanza di centinaia di metri dal sito in questione, è legittimo chiedersi se c’è qualcosa che non funziona? È possibile richiedere una verifica agli organi preposti, ad esempio con una verifica a sorpresa da parte di ARPAC, Comando dei Carabinieri ambientali, NOE? È possibile attendersi che ciò accada ad esempio nei giorni di conferimento della frazione umida dei rifiuti piuttosto che in giorni “asettici” all’olfatto in cui si gestiscono solo cartoni o plastiche?

Lei ha l’onere di gestire il Comune nel cui territorio si trova questo impianto. Lei ha la responsabilità di prendersi cura dei cittadini avellinesi e di proteggere la loro salute da miasmi e da altre emissioni nell’aria. È dunque a Lei che mi rivolgo pregandoLa di intervenire perché siano assicurate le condizioni di giustizia, di legalità, di salute garantite dalla nostra cara Costituzione per tutti i cittadini italiani, anche per gli abitanti di Avellino”.

 

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