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Autovelox sulla Variante, la Giunta approva la rendicontazione: in sei mesi del 2018 proventi record pari a 1.820.760,40 euro ma gli avvocati continuano a vincere al Giudice di Pace

Pubblicato in data: 25/6/2019 alle ore:07:30 • Categoria: Attualità

Arrivano i numeri sulle multe elevate con l’autovelox installato lungo la Variante Sette bis e gli introiti incassati dal Comune di Atripalda relativi all’anno 2018. I dati, nero su bianco, sono contenuti nella delibera approvata dalla Giunta guidata dal sindaco Geppino Spagnuolo sulla rendicontazione dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per le violazioni al codice della strada. Per l’esercizio 2018 il gettito complessivo accertato per infrazioni è stato pari a 2.336.630,14 euro sul quale Palazzo di città ha effettuato un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità di 733.608,00 euro. Il gettito complessivo incassato è invece pari a 758.578,27 euro. Più dettagliatamente le violazione a regolamenti comunali, ordinanze sindacali e al codice della strada ammontano a 515.869,74 euro mentre le violazione al codice della strada e proventi da rilevatori automatici (l’autovelox lungo la Variante è entrato in funzione il 16 giugno 2018) sono pari a 1.820.760,40 euro per un totale di 2.336.630,14 euro. Questo invece il consuntivo delle spese coperte dal Comune del Sabato con gli incassi: sostituzione ammodernamento e potenziamento della segnaletica e acquisto beni per 90.191,47 euro; potenziamento attività controllo e accertamento violazioni al Codice della Strada e acquisto beni per 46.286,58 euro e infine miglioramento della circolazione stradale e prestazione di servizi per 106.432,41 euro per un totale di 242.910,46 euro. Le spese coperte da proventi di multe elevate con rilevatori automatici son state invece così ripartite: sostituzione ammodernamento e potenziamento della segnaletica e acquisto beni per 23.088,50 euro e infine miglioramento della circolazione stradale e prestazione di servizi per 83.210,81 euro. Il tutto per un totale di 106.299,31 euro.
L’autovelox si sta rilevando così uno strumento per fare cassa e risanare un bilancio in profondo rosso che registra con il Rendiconto di gestione 2018 un disavanzo di amministrazione pari a 1.767.831,52 euro. E la cittadina del Sabato nel Previsionale 2019 ha stimato incassi pari a 5.750.000 euro. Il sindaco ha tenuto sempre a ribadire pubblicamente «che l’autovelox sta lì per ragioni di sicurezza stradale e come deterrente di violazioni al codice della strada. Oggi i veicoli percorrono quel tratto di strada con velocità più moderate e si capisce come è stato raggiunto il risultato di tenere il tratto della variante, nel territorio di Atripalda in maggiore sicurezza stradale rispetto a prima». Il Comune tuttavia continua a perdere dinanzi al Giudice di Pace per le multe elevate con l’autovelox, che con provvedimenti ribadisce la nullità dei verbali elevati dalla Polizia Municipale di Atripalda condannando il Comune anche alle spese legali. E si è accesso anche lo scontro politico con l’opposizione di “Noi Atripalda” che ha chiesto di spegnere cautelarmente la colonnina  «perché c’è materia per la Corte dei Conti». Un dossier sull’autovelox è stato inviato al Ministro Toninelli da  un gruppo di avvocati irpini, guidati da Ciro Aquino, con il sostegno di associazione dei consumatori e amministratori locali: «Le multe stradali ormai rappresentano un vero e proprio balzello fiscale per i cittadini. I comuni non ricevendo trasferimenti di risorse dallo Stato hanno escogitato gli autovelox, quale strumento utile a rimpinguare le casse. Il gettito finanziario registrato in pochi mesi del 2018 dal Comune di Atripalda, con l’autovelox sulla variante, è la conferma di un sistema efficace per la raccolta di risorse economiche da scrivere in bilancio – commenta l’avvocato Ciro Aquino -. In sostanza, si tratta di un vero e proprio danno per le tasche degli automobilisti e per giunta la beffa spacciata per sicurezza stradale. In questi mesi abbiamo tentato di stimolare l’attenzione di alcuni parlamentari che si sono resi sensibili alla regolamentazione degli autovelox. Con il sostegno di alcune associazione dei consumatori, inoltre, stiamo tentando di dare un contributo alle modifiche legislative in corso di discussione alla Camera».

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