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Torna in vendita il Centro Servizi alle Pmi di via San Lorenzo per sanare i conti in rosso del bilancio comunale. Il sindaco: «Vendere per chiudere definitivamente i conti con il passato e poter investire sulla città»

Pubblicato in data: 6/8/2019 alle ore:07:00 • Categoria: Attualità

«Vendere il Centro Pmi per chiudere definitivamente i conti con il passato, superare le carenze di bilancio e poter investire sulla città». Di nuovo il Centro Servizi alle Pmi di via San Lorenzo per sanare i conti in rosso del bilancio comunale. Così come fatto dalla precedente consiliatura, anche la nuova amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Spagnuolo ha deciso di puntare tutto sulla vendita dell’edificio e questa sera (ore 19.30) sarà chiamata ad approvare in Consiglio comunale le determinazioni sulle modalità di vendita.
Il civico consesso, convocato dal primo cittadino, discuterà dell’Assestamento generale del Bilancio e Salvaguardia degli equilibri di bilancio per il triennio 2019.2021, affrontando ben cinque punti all’ordine del giorno tra cui l’approvazione del Documento Unico di Programmazione 2020.2022 e il Piano di valorizzazione e dismissione dei beni di proprietà comunale per l’anno 2019.
«Proviamo di nuovo a vederlo per raggiungere un certo equilibrio dei conti del comune  – illustra il sindaco – anche a seguito di tante cose di cui già abbiamo parlato come il disavanzo iniziale, la cancellazione delle cartelle esattoriali governative sotto un milione di euro, le varie sentenze di debiti fuori bilancio che sono arrivate in questi anni come quella a favore della Impregilo Partecipazione Spa (Imprepar) per la realizzazione  degli alloggi di edilizia residenziale pubblica a contrada Alvanite  per oltre un milione di euro o la sentenza Gengaro, sempre per oltre un milione di euro, per gli espropri dei terreni per realizzare proprio il Centro Servizi. Per cui per evitare di dover mettere mano alle aliquote ed entrate tributarie comunali, ci sembra necessario riprovare a vedere se c’è la possibilità di alienare questo immobile che non ha trovato una sua particolare funzione specifica e non è stato mai di fatto molto utilizzato e che ha necessità di un intervento di manutenzione straordinaria abbastanza consistente per poterlo far entrare in funzione. Per cui preferiamo riprovare a venderlo in modo da sistemare gli squilibri e il disavanzo del passato e il bilancio di Atripalda avere un po’ di riserve economiche da investire nella manutenzione del patrimonio comunale. E la vendita ci consentirà di andare più spediti nella manutenzione degli alloggi comunali , dei campetti di quartiere e alla necessità di intervenire in maniera transitoria sulle scuole cittadine, sulle palestre e sulle piazze e a tutte le richieste che ci chiede e che sono più vissute dalla città».
Proprio la vendita del Centro Servizi rientra nel Piano anti-dissesto legato alle difficoltà economiche che vive l’Ente di piazza Municipio anche per debiti fuori bilancio per sentenze passate in giudicato e il Comune punta a raggiungere un equilibrio nei conti grazie l’alienazione del Centro Servizi di via San Lorenzo per un importo pari a 2 milioni e 450mila euro «una stima aggiornata tenendo conto anche dell’ulteriore periodo di tempo che è passato e tenendo conto dell’effettivo stato di vetustà dell’immobile. Una stima in discesa come valore. Con questa alienazione creiamo un’alternativa alle altre alienazioni che sono in previsione, che restano in piede come la vendita dei box di via San Lorenzo, ma che questo tentativo del Centro Servizi potrebbe assorbile tutte. Al Comune è già arrivata una manifestazione d’interesse da parte di una società immobiliare che ha chiesto informazioni sull’eventuale vendita dell’immobile».

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