“Guardando dentro e fuori di noi” il calendario testamento di Peppino Pennella
Pubblicato in data: 17/1/2020 alle ore:10:00 • Categoria: Attualità •Un calendario come testamento del suo ultimo progetto editoriale a cui stava lavorando prima della sua tragica scomparsa. E’ stato pubblicato dalla famiglia, in memoria, l’annuario del professore Peppino Pennella, morto a 71 anni prima di Natale seguendo la passione di scrivere libri. Uno scatto fotografico a Bacoli, per catturare un’immagine da aggiungere al suo volume fotografico che oggi trova pubblicazione, gli era costato la vita. L’alto dirigente del Formez, professore all’Università di Salerno di gestione della pubblica amministrazione, intellettuale, artista e fotografo si era recato a Bacoli per scattare alcune foto da allegare a questa pubblicazione. Nell’arrampicarsi su un cancello, all’improvviso ha perso l’equilibrio, cadendo rovinosamente al suolo e trascinandosi con se una grande pietra in marmo che lo ha schiacciato sottraendolo per sempre ai suoi affetti, ai suoi cari e alle sue passioni. E i familiari hanno deciso di pubblicare quell’ultimo progetto dal titolo “Guardiamo dentro e fuori di noi”.
«Le foto sono un modo per possedere le immagini che appartengono al mondo – scriveva nella prefazione prima di morire –. Incorporano, parole, dialoghi, idee, sentimenti, passioni, tensioni, felicità, dolori etc. Il calendario ha il solo scopo di offrire conoscenze approfondite su un gruppo di persone che non si conoscono e forse, mai si conosceranno. Aggiungo un tassello al mio complesso lavoro che da circa 10 anni mi vede impegnato nelle arti figurative, rivolto a creare un confine tra il mio io e il mondo che mi circonda, guardandolo non solo con i miei occhi e la mia sensibilità, ma avvalendomi anche degli occhi e della sensibilità delle persone a me vicine».
Dodici mesi racchiusi in 350 foto provenienti dall’Italia, Olanda, Irlanda, California, Grecia, Turchia e Spagna precedute da una breve nota introduttiva. Gennaio è dedicato agli animali, con fotografie di cani, amici dell’uomo per antonomasia. A Febbraio spazio all’arte con scorci, monumenti e panorami d’arte antica e moderna. La comunità e il bisogno di stare insieme è invece il filo conduttore del mese di Marzo. Aprile invece nel segno della gioventù, foto di giovani artisti e sportivi. Maggio è il mare «con i suoi colori e i suoi mille aspetti» mentre dedica Giugno alle nature morte. L’estate di Luglio invece è raffigurata da foto di ombrelloni in spiaggia con il mese di Agosto attraversato, come in un viaggio, dal tema dei paesaggi marini. Settembre invece ai ritratti «un termine desueto – scrive Pennella – perché sostituito dal moderno selfie». Poi Ottobre con le foto speculari, Novembre con i tramonti «momento del nostro giorno e della nostra vita» e infine Dicembre dedicato ai colori del mondo vegetale.
Lascia un commento