Coronavirus, il governatore De Luca: “Pugno di ferro. Se c’è irresponsabilità pronto a chiudere tutto”
Pubblicato in data: 9/3/2020 alle ore:13:47 • Categoria: Cronaca •Per innalzare un muro e tentare di fermare il contagio e la diffusione del Coronavirus, il Governatore della Campania Vincenzo De Luca è pronto al pugno di ferro. “Dobbiamo essere tutti responsabili, rispettiamo le regole e i comportamenti da seguire. Se continuano comportamenti irresponsabili, chiudiamo pub, ristoranti e bar. Noi stiamo cercando di innalzare un MURO per tentare di fermare il contagio. Questa operazione ha un senso se c’è la responsabilità da parte di tutti i nostri concittadini, altrimenti non si raggiungerà l’obiettivo. Pur non essendo previsto dalle misure del Governo, in Campania abbiamo deciso la chiusura di alcuni locali pubblici (discoteche), la sospensione di eventi che prevedono l’assembramento di cittadini, lo stop a palestre e piscine; rimangono, invece, aperti i centri di riabilitazione, ma con l’opzione per chi non se la sente di portare il proprio figlio o un proprio caro a fare le terapie, a non perdere l’accompagnamento e le agevolazioni previste dalla legge. Registriamo, purtroppo, ancora posizioni irresponsabile da parte di alcuni gestori di bar e pub: le norme prevedono che si possono tenere aperti i locali se ci sono clienti seduti al tavolo a un metro di distanza l’uno dall’altro. Purtroppo nella serata di ieri è stata in larga parte completamente disattesa la nostra ordinanza. Ai gestori di questi locali vorrei dire: ma è mai possibile che per guadagnare 100 euro in più, dovete correre il rischio di perdere 10mila euro fra due settimane? Alle ragazzi e ai ragazzi dico: è mai possibile che dobbiamo rischiare il contagio e mettere a rischio la nostra salute e quella dei nostri cari per non voler cambiare per qualche settimane il nostro stile di vita? Possiamo avere tutti comportamenti responsabili? Se la situazione rimane quella della scorsa serata saremo costretti a fare ordinanze di chiusura anche per bar, pub, ristoranti e locali.
Davvero non si può scherzare più”.
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