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Emergenza Coronavirus, “Noi Atripalda” attacca l’Amministrazione: «nessun segnale di sostegno alle attività commerciali né alle famiglie»

Pubblicato in data: 17/6/2020 alle ore:08:44 • Categoria: Attualità, Politica

«L’amministrazione comunale di Atripalda, a seguito ed in occasione dell’emergenza Covid-19, non ha dato alcun segnale di sostegno alle attività commerciali alle famiglie». Parte da qui il nuovo affondo all’Amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Spagnuolo da parte del Gruppo Consiliare “Noi Atripalda”. I cinque consiglieri d’opposizione Fabiola Scioscia, Maria Picariello, Francesco Mazzariello, Domenico Landi e l’ex primo cittadino Paolo Spagnuolo intervengono sul pagamento delle imposte locai in questa Fase 3. «Sulla Tosap non è intervenuta; Sulla Tari non è intervenuta; Sull’Imu non è intervenuta – scrivono sulla propria pagina ufficiale di Facebook. Eppure Mercogliano (comune di identica fascia per abitanti) lo ha fatto, insieme a tanti altri, tra cui Manocalzati!Come al solito Amministratori di Atripalda “Vicini ma lontani “!» conclude la breve nota di critica postata dall’ex sindaco.
Il Gruppo Consiliare “Noi Atripalda” nei mesi scorsi era già intervenuto più volte sulla materia con diverse note critiche nei confronti dell’operato dell’Amministrazione esprimendo dapprima «vicinanza a tutte le imprese che rendono, quotidianamente, Atripalda punto di riferimento a livello provinciale per il commercio e l’artigianato, e che oggi sono gravemente colpite da questa emergenza e costrette alla chiusura, nonché a tutti i liberi professionisti che, barricati nelle proprie abitazioni e negli studi professionali, portano avanti numerosi adempimenti atti a salvaguardare l’esistenza delle stesse attività imprenditoriali e professionali» evidenziando poi «Quali consiglieri comunali avremmo voluto dare un maggiore contributo nella gestione dell’Emergenza, ma il nostro appello alla collaborazione e condivisione, lanciato nei confronti dell’Amministrazione, non è stato accolto cadendo, così, nel vuoto» esortando «l’amministrazione comunale a rispondere al grido di aiuto delle piccole attività commerciali, artigianali e produttive presenti sul nostro territorio, deluse dal non soddisfacente (per usare un eufemismo) decreto “Cura-Italia”» richiedendo «necessario un intervento dell’Amministrazione comunale di Atripalda, cioè dell’istituzione piùprossima alle categorie citate. Per chi come “NOI” vive quotidianamente il territorio, anche nei momenti di difficoltà, è risultato semplice intercettare il malumore diffuso di numerosissimi imprenditori atripaldesi rispetto a tale situazione di emergenza. L’adozione di provvedimenti (in parte già anticipati dal gruppo consiliare “Noi Atripalda”) volti a tutelare le categorie di commercianti, artigiani e liberi professionisti costituirebbe l’occasione per dimostrare che l’Amministrazione non si limita (come sta avvenendo sistematicamente nella gestione dell’emergenza) a seguire la scia di altri Comuni o ad adottare misure derivanti dai decreti emanati dalle Istituzioni sovracomunali».
Tante le proposte presentate dai cinque consiglieri comunali guidati da Paolo Spagnuolo «Previsione, nel costituendo bilancio previsionale 2020, di uno stanziamento di risorse economiche a favore delle attività imprenditoriali e professionali oggetto di chiusura, operanti sul territorio di Atripalda, a valere quale contributo a titolo di rimborso per affitti e utenze riferiti ai mesi dell’emergenza. Previsione, nel costituendo bilancio previsionale 2020, di uno stanziamento di risorse economiche a favore delle famiglie bisognose, a valere quale contributo per l’acquisto di beni di prima necessità per tutta la durata dell’emergenza, da sottrarre ai capitoli di bilancio per manifestazioni ludiche e ricreative. Emanazione di provvedimento della Giunta Comunale di sospensione fino a fine emergenza di ogni attività di accertamento di tributi locali, di emissione di nuovi ruoli TARI 2020, nonché di sospensione per almeno 6 mesi delle rateizzazioni in corso. Emanazione di provvedimento della Giunta Comunale di sospensione fino a fine emergenza dei canoni di locazione abitativa, nonché di sospensione per almeno 6 mesi delle rateizzazioni in corso per il recupero dei canoni arretrati».

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