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Avvio anno scolastico, Idea Atripalda: “come in tutta Italia la confusione è sovrana anche in città”

Pubblicato in data: 10/9/2020 alle ore:14:26 • Categoria: Attualità

Le scuole sono prossime all’apertura, ma non si è ancora capito molto. Per ora percepiamo che l’anno scolastico non sarà facile, come in tutta Italia la confusione è sovrana e la nostra Atripalda, purtroppo, non si differenzia.

Come tutti ricorderanno, la situazione scolastica di Atripalda già da prima del lockdown non era delle migliori e questi mesi di stop non sono stati utili per ripartire al meglio. Ricordiamo a tutti che a Giugno proponemmo di far vivere l’ultimo giorno di scuola nel perfetto distanziamento per dare un’occasione ai cittadini più piccoli, nessuno ci rispose e proprio come allora la situazione sembra pietrificata.

Per ora sappiamo che le strutture non soddisfano i requisiti dati dalle direttive ministeriali, aule piccole per classi numerose, anche questo particolare va a scontrarsi con la sensibilità sismica del nostro territorio. Difatti, nelle zone ad alto rischio sismico le classi non dovrebbero superare le 15 unità. Una disattenzione non da poco, che ci sembra giusto ricordare nell’anno del 40esimo anniversario del terremoto dell’Irpinia.

Quindi, per evitare l’assembramento di un migliaio di studenti, si è deciso di “arrangiarsi” con le turnazioni. Non vogliamo essere nei panni di chi ha più figli in più plessi e che magari dovrà passare la giornata in auto a districarsi tra le varie campanelle. Vorremmo almeno essere rassicurati su eventuali azioni di supporto, in questi casi limite, da parte dell’istituzione scolastica e dell’Amministrazione comunale. Qualcuno dice che era l’unico scenario possibile. Probabilmente è anche così. Però, è questo è certo, se fossimo stati maggiormente attenti alla manutenzione delle strutture non ci troveremmo in questo stato.

Parlando di strutture, sappiamo di toccare un’altra nota dolente. Non parliamo di quelle che utilizziamo attualmente, ma quelle che utilizzavamo in passato e che nessuno utilizzerà più. Ci dispiace dirlo ma troppe volte, quasi sempre, non c’è lungimiranza. Si costruisce “giusto per” e così dopo anni chiudiamo quelle strutture, lasciandole deturpare da vandali ed intemperie. Oggi quelle strutture servirebbero come il pane, ma in passato non si è mai voluto intervenire in nessun modo.

Ci dispiace poi sentire che “i giovani sono il futuro”, ma del presente nessuno se ne interessa. Per questi giovani del futuro per ora abbiamo questa scuola che ci sembra scritta con la Q.

#unabuonaidea #scuola

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