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Buoni spesa comunali, al via il secondo bando. Parla il sindaco Giuseppe Spagnuolo: “basta polemiche, lo abbiamo calato più alla realtà per dare una mano a chi ha avuto difficoltà improvvise legate al Covid”

Pubblicato in data: 6/1/2021 alle ore:09:21 • Categoria: Attualità, Comune

Avviso pubblico per la seconda chiamata per l’attribuzione dei buoni spesa ad Atripalda sulla tranche restante di 75mila euro. Dopo il primo bando nel quale 45 sono stati gli ammessi erogando solo 10.650 euro degli 85.978 euro assegnati dal Governo al Comune del Sabato, è stato pubblicato ieri il nuovo avviso per erogare 75.328,14 euro. Da ieri mattina fino alle ore 14 del 15 gennaio 2021 si potranno presentare le domande in modalità online attraverso la piattaforma dedicata “atripalda.bonuspesa.it”, piattaforma acquistata dal Comune per la somma complessiva di 1.464 euro.  I buoni spesa poaao essere utilizzati fino al 28 febbraio 2021.
«Ripartiamo con una seconda chiamata per chi non è riuscito a rispondere al primo bando nel quale c’erano meno giorni di tempo a disposizione per rispondere, in modo da soddisfare le situazioni con maggiore urgenza, tant’è che abbiamo chiuso la procedura prima di Natale, che ora potrà farlo con il nuovo bando per la somma residua – illustra il sindaco Giuseppe Spagnuolo -. Diamo questa volta più tempo per rispondere all’avviso e ci sarà una modalità di accompagnamento per chi ha difficoltà nella scansione dei documenti da fare. Abbiamo infatti chiesto al Consorzio dei Servizi sociali A5 di mettere a disposizione un punto per l’assistenza nell’invio della domanda. Andiamo così avanti con l’obiettivo ministeriale di assistere la popolazione che ha avuto maggiore difficoltà in maniera improvvisa a causa delle limitazioni dovute alle chiusure legate al Covid. In più abbiamo anche allargato la platea possibile, cambiando un po’ i limiti dei redditi che hanno percepito nel mese di novembre e allargando altri parametri in modo da poter raggiungere più persone visto che con le prime limitazioni abbiamo raggiunto con immediatezza la parte della popolazione che ha maggiore difficoltà».
L’avviso richiede il rispetto di numerosi criteri. Sulle polemiche di opposizione e social piovute sul primo bando il primo cittadino replica: «Non c’è bisogno di critiche. Il primo bando l’abbiamo fatto in pochi giorni per dare la possibilità e raggiungere chi aveva effettivamente bisogno prima di Natale. Molte domande poi non sono state accolte per un problema di invio o di incompletezza altrimenti anche con i paletti che avevamo posto nel primo avviso ci sarebbe stata una platea oggettivamente superiore». Sulle critiche per l’utilizzo di una piattaforma online per la presentazione delle domande Giuseppe Spagnuolo difende la scelta: «è stata adottata per fare più in fretta e per implementare un sistema che sia più veloce e rapido. Nel primo lockdown di aprile facemmo un lavoro diverso, con domande raccolte in modo cartaceo e anche la stampa dei buoni è stata cartacea. Gli uffici interni al Comune hanno fatto un lavoro enorme ad aprile. Adesso stiamo cercando di implementare un sistema che anche se in prima battuta può registrare qualche difficoltà, andrà a sistema in futuro. Ora il bando lo abbiamo calato più alla realtà, non solo per dare una mano a chi è storicamente una famiglia in difficoltà, e sono quelli che in prima battuta hanno risposto al primo bando, ma anche a chi ha avuto difficoltà improvvise e sopravvenute a seguito delle problematiche economiche. Una platea che all’inizio non è già nota per cui è corretto con successive ripetizioni del bando avvicinarsi a fasce più larghe qualora le prime limitazioni fossero risultate troppe restrittive».

I 45 beneficiari del bando di Natale non potranno ripresentare domanda «è evidente anche perché le somme sono le stesse. Così come è previsto che qualcuno che ha avuto la metà del buono per il redito di cittadinanza percepito, adesso avendo unificato la platea, recupereremo anche chi ha risposto al primo bando integrando con il 50% della differenza» conclude il sindaco.

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