Clinica “Santa Rita”, il Consiglio comunale di Atripalda approva l’ampliamento e la mozione per la soppressione del passaggio a livello di via Appia. Ricordo dell’avvocato Iaione e minuto di silenzio per le vittime del Covid. FOTO
Pubblicato in data: 31/3/2021 alle ore:10:30 • Categoria: Attualità, Politica •Via libera dal Consiglio comunale di Atripalda alla mozione per la soppressione del passaggio a livello di via Appia e l’ampliamento della Clinica Santa Rita.
Ad avvio di sedata c’è stata la commemorazione della figura dell’avvoccto Arturo Iaione, un pezzo della storia amministrativa della cittadina del Sabato, scomparso per Covid a metà mese. Commosso il ricordo dell’aula.
Il capogruppo di maggioranza Del Mauro: «è stato un maestro, un esponente importante che non ha avuto dalla politica ciò che meritava. Mi ha insegnato tanto con intuito politico come nessun altro. È una grave perdita per Atripalda e va ricordato per l’amore che aveva per questa città». L’ex sindaco Spagnuolo: «è stato un appassionato vero della politica e della nostra città. Una sorte di Socrate». Anche il capogruppo del Pd Antonacci ha ricordato la figura di Iaione. Il sindaco: «è stato presente in 40 anni di vita politica e amministrativa di questa città da vari ruoli. Stiamo immaginando un riconoscimento non per Iaione ma anche per Strumolo».
L’ex sindaco Paolo Spagnuolo nel salutare i festeggiamenti dei 50 anni della Pro Loco atripaldese stigmatizza il mancato messaggio dell’Amministrazione per l’importante traguardo raggiunto evidenziando inoltre che il primo presidente dell’associazione è stato proprio il papà del primo cittadino. Ma il sindaco nel prendere la parola estende l’augurio alla Pro Loco rinviando a tempi migliori i festeggiamenti ufficiali. Ricordate in aula anche le altre vittime cittadine del Covid e il cordoglio al consigliere Antonacci per la perdita del caro papà Vittorio. Poi il minuto di silenzio del parlamentino, su richiesta dell’ex sindaco Spagnuolo, per tutte le vittime atripaldesi del virus.
Via libera, con voto della maggioranza e astensione dei cinque consiglieri dell’opposizione di “Noi Atripalda”, all’approvazione dei regolamenti per l’istituzione del Canone unico patrimoniale, l’istituzione e la disciplina del canone di concessione per l’occupazione delle aree destinate a mercati, modifiche al Regolamento Tari e infine monetizzazione delle aree standard pubblici (questo votato all’unanimità) «si tratta di adeguamenti a nuove normative e per questo sono un passaggio necessario» ha spiegato l’assessore ai Tributi Del Mauro relazionando sui tre punti. L’opposizione con l’ex primo cittadino ha richiesto di rivedere tutta la cartellonista privata e in particolare la convezione in via Appia con “Comuni in comune”. Accolta dall’aula la proposta del consigliere Landi: «il termine fissato per l’esenzione al 28 febbraio o comunque entro 30 giorni dall’emessione dei ruoli». Respinta la proposta, ma accolta nella finalità, quell’ex sindaco.
Dopo il riconoscimento di un debito fuori bilancio di circa 4mila euro per un sinistro stradale (approvato a maggioranza con astensione dell’opposizione) e l’eliminazione dei vincoli previsti nelle convenzioni relative alle aree dei Piani Edilizia Economica e Popolare (Peep) approvato all’unanimità.
Il parlamentino ha riconosciuto, all’unanimità, la sussistenza dell’interesse pubblico concedendo il permesso a costruire alla casa di cura “Santa Rita” di via Appia. «Si tratta di un permesso in deroga previsto dalla norma – ha illustrato in aula il sindaco Spagnuolo – in cui il Consiglio comunale è chiamato a valutare la sussistenza dell’interesse pubblico alla base di questo intervento che poi presuppone la deroga ad alcuni indici edilizi per effettuare dei cambi di destinazione interni alla struttura. La richiesta della Clinica è finalizzata a recuperare spazi e superfici già esistenti all’interno della struttura per poterle destinare ad attività sanitarie o amministrative. Non c’è nessuna nuova edificazione all’esterno della struttura, non c’è consumo di suolo ma solo il recupero e un’ottimizzazione dell’edificio esistente finalizzato a dare dei servizi più completi, migliori e con un servizio ambulatoriale più elevato. Una possibilità per la casa di cura, unica a livello ospedaliero in città un vanto per le ricadute benefiche sul territorio, di ampliare i servizi e migliorare l’offerta della clinica ma che non modifica i posti letto che sono in numero di 139. Accompagniamo gli imprenditori che vogliono investire qui alla luce del sole». L’ex sindaco: «Anticipo il voto favorevole su questo punto del nostro gruppo. Non c’è ampliamento ma solo un recupero. Con questo intervento riusciamo a creare attraverso la clinica Santa Rita un polo di eccellenza per la sanità sul territorio recuperando spazi per reparti di risonanza magnetica e ortopedia. Un intervento non invasivo sotto il punto urbanistico e anche volano economico per il territorio. Ma al sindaco dico che stiamo procedendo di deroga in deroga, in modo disordinato, senza approvare ancora il Puc che garantisce uno sviluppo armonico di Atripalda. Esortiamo perciò nel fare presto».
Infine via libera anche alla mozione per la soppressione del passaggio a livello di via Appia. «La mozione vuole essere una sorta di indirizzo per la Regione Campania, Rete Ferrovie delle Stato e Provincia di Avellino per la soppressione del passaggio a livello di via Appia – ha concluso il primo cittadino in aula -. Voglio che sia chiara la volontà della città di Atripalda che venga soppresso il passaggio a livello di via Appia nell’ambito di quest’attività di ammodernamento della rete ferroviaria. Ci sono due soluzioni in campo principalmente: realizzare un sottopasso alla rete ferroviaria oppure modificare la linea ferroviaria portandola in sopraelevata su un ponte lasciando via Appia invariata. La nostra proposta, è evidente di dire a chi sta valutando che per noi è assolutamente da preferire una soluzione che modifichi la linea ferroviaria e non via Appia con tutte le ricadute che ci sarebbero con un sottopasso e possibili allagamenti». Anche pèr Paolo Spagnuolo: «siamo d’accordo su questi investimenti e sulla soppressione del passaggio a livello preferendo una sopraelevata e non un sottopasso»
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