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Consiglio comunale, l’ex sindaco Spagnuolo incalza l’amministrazione: “troppe deroghe in Urbanistica”

Pubblicato in data: 1/4/2021 alle ore:11:25 • Categoria: Attualità, Politica

«Anticipo il voto favorevole del nostro gruppo sull’ampliamento della Clinica Santa Rita. Non c’è ampliamento ma solo un recupero. Con questo intervento riusciamo a creare attraverso la clinica Santa Rita un polo di eccellenza per la sanità sul territorio recuperando spazi per reparti di risonanza magnetica e ortopedia. Un intervento non invasivo sotto il punto urbanistico e anche volano economico per il territorio. Ma al sindaco dico che stiamo procedendo di deroga in deroga, in modo disordinato, senza approvare ancora il Puc che garantisce uno sviluppo armonico di Atripalda. Esortiamo perciò nel fare presto».
Parte da qui il nuovo affondo in Consiglio comunale del gruppo “Noi Atripalda” guidato dall’ex sindaco Paolo Spagnuolo sull’operato dell’amministrazione. Una serie di interrogazioni e questioni sollevate all’attenzione del parlamentino cittadino.
Sebbene l’ampliamento ha incassato il voto unanime dell’assise, l’ex primo cittadino ha stigmatizzato l’operato della fascia tricolore che procede sulle questioni urbanistiche con deroghe senza mettere mano al Puc che la città ancora attende.

Via libera unanime del consiglio anche alla mozione per la soppressione del passaggio a livello di via Appia. «Una mozione che vuole essere una sorta di indirizzo per la Regione Campania, Rete Ferrovie delle Stato e Provincia di Avellino per la soppressione del passaggio a livello di via Appia – ha spiegato in aula il sindaco -. Voglio che sia chiara la volontà della città di Atripalda che venga soppresso il passaggio a livello di via Appia nell’ambito di quest’attività di ammodernamento della rete ferroviaria. Ci sono due soluzioni in campo principalmente: realizzare un sottopasso alla rete ferroviaria oppure modificare la linea ferroviaria portandola in sopraelevata su un ponte lasciando via Appia invariata. La nostra proposta, è evidente di dire a chi sta valutando che per noi è assolutamente da preferire una soluzione che modifichi la linea ferroviaria e non via Appia con tutte le ricadute che ci sarebbero con un sottopasso e possibili allagamenti».
Favorevole anche  Paolo Spagnuolo: «siamo d’accordo su questi investimenti e sulla soppressione del passaggio a livello preferendo una sopraelevata e non un sottopasso»
Diverse le questioni aperte sulle quali la minoranza ha chiesto lumi. I cinque consiglieri comunali Francesco Mazzariello, Domenico Landi, Maria Picariello, Fabiola Scioscia e Paolo Spagnuolo hanno evidenziato dubbi «sull’efficienza dell’intervento di messa in sicurezza delle strade cittadine, definito strutturale, al cospetto dell’impegno di spesa» chiedendo  al sindaco di voler «conoscere i dettagli del progetto relativo all’intervento, con particolare riferimento al computo metrico ed alla puntuale tipologia di lavorazione prevista per le singole arteria; per conoscere, atteso che si tratta di lavori programmati da tempo e che il rifacimento dell’asfalto, visto lo stato di degrado delle arterie, non era più rinviabile, il dettagliato cronoprogramma dell’intervento». Sotto i riflettori della minoranza anche la riapertura delle scuole in città dopo Pasqua per la scuola dell’infanzia, primaria e per le classi prime della scuola secondaria «per conoscere quali ulteriori o diverse modalità di riapertura delle scuole in presenza sono stati adottati ed, eventualmente, concordati con la Dirigenza scolastica per assicurare maggiore sicurezza, a livello sanitario, agli utenti (alunni, personale Ata e insegnanti); per conoscere quali ulteriori provvedimenti si intendono adottare per evitare le notevoli problematiche alla viabilità verificatesi in particolar modo in via Pianodardine, anche in virtù della recente apertura del supermercato Lidl». Infine critiche dall’opposizione circa la mancata commemorazione della prima Giornata Nazionale delle vittime del Covid: «ad Atripalda le vittime del Covid non sono state onorate e ricordate, poiché il giorno 18 marzo alle ore 11 la bandiera che campeggia sul Palazzo Civico non era esposta a mezz’asta ed il Sindaco, o il Vicesindaco Nazzaro o loro delegato,  non si è presentato per osservare il minuto di silenzio»

 

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