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Case comunali, degrado inarrestabile a contrada Alvanite e via Fiumitello: sale la protesta

Pubblicato in data: 26/6/2021 alle ore:10:11 • Categoria: Attualità

Piovono ancora calcinacci e intonaco dalla palazzina di via Fiumitello e da quelle di contrada Alvanite ad Atripalda tra le protesta social dei residenti.
Palazzine di proprietà del Comune con i residenti delle due zone che da tempo hanno denunciato lo stato di pericolo per l’incolumità degli inquilini in cui versano gli edifici.
Nei giorni scorsi in entrambi i quartieri si sono registrati casi di distaccato di calcinacci ed intano dai balconi. I residenti chiedono interventi di manutenzione straordinaria all’Amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Spagnuolo. Due richieste rimaste ancora inevase nonostante gli interventi di messa in sicurezza dei Vigili del Fuoco del comando di Avellino.
Più volte il quartiere di contrada Alvanite è finito al centro di polemiche e proteste dei residenti per le mini discariche abusive ovunque, erbacce, palazzine che attendono ancora la messa in sicurezza dopo il distacco di calcinacci e marmi dai balconi avvenuto mesi fa, tegole saltate dai tetti che mettono in serio pericolo l’incolumità delle tantissime famiglie che vivono in questo pezzo della città. Gli abitanti delle 17 palazzine comunali, costruite nel posto sisma dell’80, attendono risposte anche sulla sicurezza degli edifici dopo la petizione dello scorso anno che ha visto raccolte 150 firme per chiedere all’Amministrazione che venisse fatta una verifica sulla staticità degli edifici e che venga effettuata una manutenzione ordinaria. Ferri che escono fuori dal cemento, infiltrazioni di acqua in tutte le case, grondaie e coperture dei tetti da rifare attendono ancora una risposta.
Per la palazzina comunale di via Fiumitello i residenti hanno anche presentato due esposti indirizzati al sindaco e all’Utc, il primo l’8 ottobre del 2020 e l’altro lo scorso 23 febbraio, con la richiesta di lavori di messa in sicurezza dell’immobile.  Denunciano che il palazzo è stato abbandonato a se stesso: «»Per trent’anni non avete provveduto ad alcun intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria – scrivono i residenti nelle due missive corredate da foto e indirizzate a Palazzo di città –. Il tempo ed il degrado hanno portato l’edificio a condizioni disastrose dal punto di vista dell’abitabilità, della sicurezza e della resistenza strutturale. Chiediamo l’intervento immediato di un tecnico abilitato che certifichi con perizia giurata le condizioni dell’edificio e verifichi con la massima urgenza tutte le sue criticità. Chiediamo che l’intero edificio sia messo in sicurezza e un impegno  all’inizio dei lavori di ripristino con data certa». Dai balconi continuano a staccarsi e cadere giù pezzi di intonaco e calcinacci ed escono ferri arrugginiti «La caduta dei calcinacci è divenuta una prassi quotidiana e a nulla, sino ad ora, sono serviti i numerosi interventi dei vigli del fuoco, a cui hanno fatto seguito altrettante ordinanze notificate anche a codesto Comune».

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