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Stasera in Consiglio il Rendiconto in chiave autovelox: il Prc chiede le dimissioni dell’assessore Urciuoli

Pubblicato in data: 22/9/2021 alle ore:12:58 • Categoria: Politica

Torna stasera, dopo la pausa estiva, il Consiglio comunale ad Atripalda. Al centro della discussione del parlamentino cittadino il Rendiconto di gestione 2020 che chiude con un avanzo di amministrazione pari a 554.305,59 euro.
A relazionare in aula sarà il sindaco Giuseppe Spagnuolo, che detiene la delega al Bilancio oltre a quella dell’Urbanistica. La giunta Spagnuolo a fine agosto ha approvato lo schema, la relazione illustrativa e i relativi allegati. Il Rendiconto 2020 chiude con un risultato di amministrazione pari a 16.597.867,32 euro che, per effetto degli accantonamenti e vincoli al 31.12.2020, rappresenta un disponibile negativo di -9.181.07,97 euro che, rapportato con il debito programmato per effetto dei piani di rientro in corso determina al 31 dicembre 2020 un avanzo di amministrazione di 554.305,59 euro. Un miglioramento nei conti se si pensa che il Rendiconto per l’esercizio 2019 chiudeva con un disavanzo peggiore del 2018, pari a – 6.056.343,61 euro.
Un risanamento avvenuto grazie agli incassi derivanti dalle multe elevate con l’autovelox installato sulla Variante 7bis, i cui incassi si aggirano sui 4,5 milioni annui e alla vendita dell’ex Centro Pmi di via San Lorenzo avvenuta per 1.760.000 euro.
Palazzo di città sta fronteggiando due piani di rientro, uno di oltre 6 milioni di euro e uno di 2 milioni e 700mila euro per il disavanzo 2016. Negli ultimi tempi sono emerse ulteriori situazioni debitorie da sentenze esecutive, come quella di 600mila euro per gli espropri di terreni effettuati a via San Lorenzo per realizzare l’ex Centro Pmi, spalmato su tre anni, e quella infine di un altro milione di euro con la Impregilo Partecipazioni Spa che nel post terremoto costruì i 330 alloggi popolari di contrada Alvanite.
Un documento contabile sul quale si preannuncia una resa dei conti in Consiglio comunale con il gruppo d’opposizione “Noi Atripalda” pronto nuovamente ad attaccare l’Amministrazione sulla gestione dell’Ente.
Intanto alla vigilia dell’assise pubblica l’ex consigliere comunale del Prc Luigi Caputo chiede le dimissioni dell’assessore al Personale e Cultura Stefania Urciuoli: «Eravamo stati facili profeti, ad ottobre di tre anni fa, nel prevedere che il caso Urciuoli era appena agli inizi. Che cosa era accaduto?  L’assessora alla Cultura, al Personale e alla Trasparenza del Comune di Atripalda aveva appena reso nota la propria rinuncia (decisa non senza aver inscenato un patetico tentativo di rimanere aggrappata alla poltrona attraverso l’autosospensione), avvenuta in realtà in luglio, alla presidenza dell’OIV (Organismo Interno di Valutazione, il quale è  preposto, tra l’altro,  all’attuazione degli obblighi in materia di trasparenza), dell’azienda  ospedaliera “Moscati”  di Avellino. Ciò in seguito all’evidente, anche se sempre negata dall’interessata, incompatibilità prevista dall’art. 14,  comma8,  del D.Lgs. n. 150/2009. La rimozione dell’incompatibilità non poteva però, naturalmente, avere effetto retroattivo, ovvero sanare lo status quo esistente all’attodell’assunzione dell’incarico, avvenuta nel febbraio 2018, allorquando la dottoressa Urciuoli ricopriva già  da oltre sei mesi la carica di consigliera ed assessora ad Atripalda. Era pertanto logico e consequenziale ipotizzare che, per partecipare al bando indetto dall’azienda ospedaliera, Urciuoli avesse dovuto necessariamente omettere il preesistente mandato politico-amministrativo ovvero, aggiungiamo noi per surplus di garantismo, che l’Ente interessato avesse accolto un’istanza di partecipazione, sfociata poi nella nomina a componente e presidente dell’OIV, viziata da evidente incompatibilità. Già allora sussistevano i presupposti per le dimissioni dell’assessora. Per questo, in un sussulto di dignità, Urciuoli dovrebbe presentarsi dimissionaria, in Consiglio comunale, liberando così il campo dalle ombre. E se tale scatto non dovesse esserci da parte sua, lo abbia almeno chi, il sindaco Spagnuolo, a suo tempo la nominò in Giunta e che oggi,  dopo aver colpevolmente  cercato di insabbiare una questione che invece andava affrontata con tempestività e decisione, non può  consentire che sia svilita l’immagine di un intero Comune».

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