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Roghi agricoli, ordinanza del sindaco Spagnuolo: concessi fini a giugno ma con restrizioni

Pubblicato in data: 15/3/2022 alle ore:15:25 • Categoria: Attualità, Comune

Torna la possibilità di bruciare i residui vegetali o altro materiale ad Atripalda e nell’hinterland avellinese ma solo a determinate condizioni nel rispetto di un calendario fissato al tavolo in Prefettura. Si potrà di nuovo dare fuoco a materiali di qualsiasi tipologia e natura sul territorio comunale ma con delle restrizioni perché individuati come une delle cause della cattiva qualità dell’aria e dei continui superamenti riscontrati di PM10.
La nuova ordinanza, con in calce la firma del primo cittadino Giuseppe Spagnuolo, infatti pone delle limitazioni a tale attività, con delle fasce orarie prestabilite e soltanto due giorni a settimana. Una regolamentazione dell’accensione dei fuochi per eliminare i residui vegetali o altri materiali connessi all’esercizio delle attività agricole nei terreni agricoli di soli due giorni a settimana, il mercoledì e il sabato, dalle ore 11 alle ore 16, seguiti da una settimana di divieto assoluto. A partire da marzo, pertanto, su tutto il territorio comunale, le attività di raggruppamento e abbruciamento in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri steri per ettaro dei materiali vegetali, potranno essere effettuate nel luogo di produzione secondo il seguente calendario: dal 14 al 20 marzo divieto di abbruciamento,  dal 21 al 27 marzo abbruciamenti consentiti il mercoledì e il sabato, dal 28 marzo al 3 aprile divieto di abbruciamento, dal 4 al 10 aprile abbruciamenti consentiti nei due giorni. E cosi via alternando sempre una settimana di stop ad una settimana di abbruciamenti fino al 6 al 13 giugno in cui ci sarà il divieto di abbruciamenti e dal 13 al 19 giugno consentiti solo il mercoledì e sabato.
Le operazioni di accensione dei fuochi, nei giorni ed orari consentiti, dovranno avvenire in condizioni climatiche di scarsa ventilazione e dopo che i cumuli abbiano subito un idoneo essiccamento ed in modo da generare fiamma viva. Le stesse operazioni devono garantire il rispetto delle norme e regolamenti vigenti in materia senza arrecare danno alle persone e alle cose. «Per tutta la durata dell’abbruciamento dovrà essere assicurata, fino al completo spegnimento del cumulo, la costante vigilanza da parte di persona maggiorenne. L’abbruciamento del materiale agricolo e forestale deve avvenire senza creare molestie ai cittadini e nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi la combustione dei residui vegetali agricoli e forestale e sempre vietate».
E’ fatto assoluto divieto di accensione di cumuli a distanza inferiore di 30 metri dai fabbricati che non dovranno, comunque, essere interessati dal fumo; abbruciamento di materiale umido e di materiale trattato con diserbanti. Le forze di polizia nazionali e locali, provvederanno al controllo sull’attuazione dell’ordinanza. L’inosservanza dei divieti comporta l’applicazione della sanzione amministrativa da 25 euro a 500 euro fatta salva la responsabilità civile e penale.

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