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Banda delle rapine in villa: condannati a 68 anni di carcere. La soddisfazione delle vittime

Pubblicato in data: 8/2/2025 alle ore:16:17 • Categoria: Attualità, Cronaca

Quattro uomini, tre di origine serba e un italiano, sono stati condannati complessivamente a 68 anni di reclusione per una serie di violente rapine in abitazione. Il Gup del Tribunale di Avellino ha inflitto pene severe ai membri della banda: 20 anni di carcere a Pedrag Djordjevic, 47 anni, 16 anni a Kristijan Tanaskovic, 26 anni, 20 anni a Igor Zdravkovic, 32 anni, e 12 anni a Livio Tarantino, 50 anni.

I fatti risalgono a giugno 2023, quando due ville, una ad Atripalda in contrada Cerzete  e l’altra a Grottaminarda, furono prese di mira nel giro di pochi giorni. Il processo si è svolto

La brutale rapina avvenuta in una villa ad Atripalda, a Contrada Cerzete, nel giugno del 2023, avvenne ai danni della famiglia del farmacista Lello Capozzi.

Elena Capozzi, figlia della vittima, esprime soddisfazione per la sentenza del Gup del Tribunale di Avellino, che ha inflitto 68 anni complessivi di reclusione agli autori del crimine. La rapina, avvenuta due anni prima, fu particolarmente violenta: i malviventi bastonarono i presenti, inclusa un’anziana di 86 anni, e li minacciarono con armi, lasciandoli traumatizzati.

Elena Capozzi ringrazia la Procura, le forze dell’ordine e la comunità per il supporto ricevuto. Sottolinea che, sebbene la giustizia sia stata fatta, i ricordi di quella notte rimarranno indelebili.

Questo il commento invece del sindaco di Atripalda, Paolo Spagnuolo, che elogia il lavoro degli inquirenti e sottolinea l’importanza della sicurezza per la comunità: “Un plauso alla Procura e alle Forze dell’Ordine, nella fattispecie l’Arma dei Carabinieri, per le modalità con cui sono state condotte le indagini, conciliando celerità – richiesta soprattutto dall’opinione pubblica rispetto ai fatti drammatici accaduti in una villa ad Atripalda – ed approfondimento delle stesse affinché l’Accusa potesse supportare al meglio le proprie richieste di condanna. Alla famiglia vittima della violenta aggressione dedico un abbraccio fortissimo. Le condanne non cancellano la violenza ed il ricordo di quei terribili momenti, ma consegnano alla stessa fiducia nella giustizia e nella tutela da parte delle Forze dell’Ordine. Si apprende dai giornali, poi, che un grosso impulso all’individuazione dei responsabili degli illeciti sta avvenendo anche attraverso il supporto della videosorveglianza pubblica. Dunque, al di là della facile ironia (soprattutto social), è attivo un sistema di videosorveglianza che rappresenta un solido ed efficace alleato delle ottime doti investigative delle Forze dell’Ordine. Ovviamente questo indurrà l’Amministrazione Comunale ad impegnarsi a reperire ulteriori risorse per l’ampliamento del sistema di sicurezza”.

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