Atripalda, il nuovo PUC nel mirino dell’ex sindaco Giuseppe Spagnuolo: “consumo di suolo e mancanza di partecipazione”
Pubblicato in data: 1/3/2025 alle ore:13:35 • Categoria: Attualità •«È un PUC raffazzonato e superficiale, in cui l’ipotesi di ampliamento del parco archeologico di Abellinum viene utilizzata come foglia di fico per coprire altre scelte dettate dalla volontà di costruire e consumare suolo, a discapito dell’interesse pubblico e della salvaguardia del territorio». Il nuovo strumento urbanistico finisce nel mirino dell’ex sindaco Giuseppe Spagnuolo, oggi capogruppo consiliare di Atripalda Futura, e di Legambiente Avellino.
L’ex primo cittadino annuncia un incontro pubblico con la cittadinanza.
Analizzando le 63 osservazioni depositate, evidenzia: «Due osservazioni, presentate da singoli cittadini, in alcuni casi vicini all’amministrazione, sostengono che sia assurdo non considerare la zona B1 per la rigenerazione urbana. Evidentemente, a questi due cittadini non si poteva dire di no, a differenza di quanto accade con le opposizioni e con le linee di indirizzo del 2023 adottate dal sindaco».
Tra i risultati ottenuti grazie alle osservazioni presentate, Spagnuolo segnala:
• La salvaguardia dell’ex scuola Mazzetti, che mantiene la destinazione scolastica, evitando così l’alienazione dell’edificio.
• L’eliminazione della previsione di un parcheggio nell’area verde adibita a giostrine nel rione Appia, accogliendo una proposta dell’opposizione.
• Il riconoscimento come area a parcheggio pubblico dello spazio realizzato dalla precedente amministrazione nei pressi del liceo.
• L’individuazione di nuove aree verdi a servizio di contrada Ischia, su segnalazione di Atripalda Futura.
• La reintroduzione della norma per il recupero dei volumi agricoli nel parco San Gregorio, inizialmente dimenticata.
• La correzione di un’inesattezza sulla destinazione dell’ex scuola di Rampa San Pasquale.
Sul futuro del cinema Ideal, Spagnuolo accusa l’amministrazione di non voler assumere un impegno chiaro per acquisirlo e riqualificarlo come centro culturale e aggregativo. Inoltre, continua la battaglia per la destinazione pubblica del mercatino rionale e denuncia la bocciatura dell’osservazione che prevedeva un’area di ampliamento per il liceo De Caprariis, considerato un punto di riferimento per l’istruzione locale.
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