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Nove famiglie senza reddito da gennaio: la protesta silenziosa delle ex dipendenti Conbipel di Atripalda

Pubblicato in data: 13/4/2025 alle ore:14:42 • Categoria: Attualità

“Ci trattano come pezze”: lo sfogo delle lavoratrici del punto vendita ex Conbipel di Atripalda chiuso, ancora in attesa della cassa integrazione.

Da gennaio non percepiscono un euro. Risultano in cassa integrazione a zero ore, ma nella pratica non hanno mai visto un centesimo. È la drammatica situazione che vivono le nove lavoratrici dell’ex Conbipel chiuso nel centro commerciale Appia. Famiglie intere senza reddito, con affitti e bollette da pagare, mentre la burocrazia resta ferma e le istituzioni tacciono.

La cassa integrazione straordinaria è stata richiesta solo il 19 febbraio, nonostante lo stop delle attività risalga a gennaio. Il Ministero del Lavoro non ha ancora dato il via libera, e finché non lo farà, anche l’INPS non potrà attivarsi. “Siamo in una cassa integrazione figurativa – raccontano le lavoratrici – ci arrivano le buste paga a zero, ma non vediamo un euro. È come non esistere”.

Intanto la rabbia cresce. Non solo per i ritardi, ma anche per il silenzio dei sindacati: “Ci dicono solo di aspettare. Ma aspettare cosa? E soprattutto, fino a quando? Noi non possiamo nemmeno cercare un altro lavoro o licenziarci, perché ufficialmente risultiamo ancora dipendenti”.

La situazione è resa ancora più pesante da casi personali complessi: “C’è chi è monoreddito, chi ha figli da mantenere, una collega che ha sconfitto un tumore e ora si ritrova senza mezzi di sostentamento. E nessuno ci dà risposte”.

Nel frattempo si rincorrono voci su trattative mai andate a buon fine. Si è parlato di McDonald’s, di catene di casalinghi e persino di una palestra. “Ma non si è mai chiuso nulla, pare per attriti col proprietario dello stabile. Anche il sindaco ci aveva promesso di seguire la situazione, ma tutto è rimasto fermo”.

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