sabato 15 novembre 2025
Flash news:   Atripalda, il sindaco Paolo Spagnuolo presenta “Irpinia – Storta va, deritta vene”, il gioco da tavolo ideato dalla giornalista Federica Brogna. Foto Unicusano Avellino Basket – Gemini Mestre: scatta la prevendit Regionali Campania 2025, il governatore De Luca stasera ad Avellino a sostegno del consigliere Petracca La Guancia Volley Academy mette la firma sulla sua terza vittoria consecutiva Niente da fare per l’Unicusano Avellino: Pesaro conferma il primato Presentato il Calendario Storico e l’Agenda 2026 dell’Arma dei Carabinieri Asse attrezzato Valle Caudina-Pianodardine, firmato il contratto. Il presidente Buonopane: “Finalmente la svolta”. Appalto da 79.082.470,62 euro Atripalda, rapina armata nella notte in una sala slot in via San Lorenzo: dipendente sotto shock, indagini in corso Prima battuta d’arresto stagionale per la Scandone Avellino Avellino sconfitto 3-0 a Cesena, applausi agli oltre 2000 tifosi biancoverdi presenti al Manuzzi

Pastasciutta Antifascista, Laika presenta il libro di Gobetti “I carnefici del Duce”

Pubblicato in data: 20/7/2025 alle ore:20:25 • Categoria: Attualità, Cultura

Guerra, narrazione storica e antifascismo, l’associazione Laika prosegue le attività culturali di informazione della recente programmazione. Giovedì 24 luglio, dalle ore 19 presso la piazzetta degli Artisti di Atripalda (presso piazza Garibaldi, centro storico), si terrà la presentazione del libro “I carnefici del duce” di Eric Gobetti, edizioni Laterza. Sarà presente l’autore.

Un evento patrocinato dal Comune di Atripalda, promosso da Laika con la Cgil Avellino, l’Anpi, la libreria indipendente Casa Naima. A discutere con Gobetti del suo saggio, Italia D’Acierno, segretaria generale Cgil Avellino, e il giornalista Marco Monetta.

Al termine dell’iniziativa, presso il Bar Millenium sarà possibile degustare insieme la tradizionale “Pastasciutta Antifascista”: il 25 luglio 1943 la famiglia Cervi così volle festeggiare a Campegine (RE) l’arresto di Mussolini, distribuendo pasta burro e parmigiano alla popolazione in festa per la fine della dittatura.

La sinossi

«Non si tratta solo di smentire la vulgata che vuole gli italiani ‘brava gente’. L’indagine che compie Eric Gobetti ha un obiettivo ben più articolato e originale: comprendere in che misura la lunga stagione del fascismo, protrattasi dal 1922 fino all’epilogo nella Repubblica sociale italiana a Salò tra il settembre 1943 e l’aprile 1945, e le sue conseguenze abbiano invece plasmato in senso inverso la società e il carattere nazionale dell’epoca». (Guido Caldiron, “il manifesto”)

In Italia, i crimini di guerra commessi all’estero negli anni del fascismo costituiscono un trauma rimosso, mai affrontato. Questo libro ricostruisce la vita e le storie di alcuni degli uomini che hanno ordinato, condotto o partecipato fattivamente a quelle brutali violenze. L’hanno fatto per convenienza o per scelta ideologica? Erano fascisti convinti o soldati che eseguivano gli ordini? O furono, come nel caso tedesco, uomini comuni, ‘buoni italiani’, che scelsero l’orrore per interesse o perché convinti di operare per il bene della patria? Non tutti gli italiani sono stati ‘brava gente’. Anzi a migliaia – in Libia, in Etiopia, in Grecia, in Jugoslavia – furono artefici di atrocità e crimini di guerra orribili. Ma chi erano ‘i volenterosi carnefici di Mussolini’? Da dove venivano? E quali erano le loro motivazioni?

L’autore

Eric Gobetti è uno storico freelance, studioso di fascismo, seconda guerra mondiale, Resistenza e storia della Jugoslavia nel Novecento. Autore dei documentari Partizani e Sarajevo Rewind e di diverse monografie, è esperto in divulgazione storica e politiche della memoria. Per Laterza ha pubblicato Alleati del nemico. L’occupazione italiana in Jugoslavia (1941-1943) (2013) e, nella serie “Fact Checking”, E allora le foibe? (2021).

Print Friendly, PDF & Email
Ti È piaciuto questo articolo? Votalo adesso!


Non saranno pubblicati commenti offensivi, diffamanti o lesivi della dignità umana e professionale di amministratori, politici o semplici cittadini. La redazione di AtripaldaNews si riserva la possibilità di pubblicare solo parte del contenuto, procedendo a tagliare le frasi offensive. Invitiamo i nostri lettori, nel rispetto delle regole di una società civile, a firmare con nome e cognome i propri commenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *