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Il sindaco Spagnuolo replica a Renzulli: “Non è il Puc a dover essere cestinato, ma questo modo di fare opposizione”

Pubblicato in data: 19/10/2025 alle ore:11:16 • Categoria: Attualità

«Non è il Puc a dover essere cestinato, ma piuttosto questo modo di fare opposizione, che rappresenta davvero una perdita di tempo». Si riaccende lo scontro politico in città sul Piano Urbanistico Comunale. Dopo le dichiarazioni del capogruppo di opposizione di Abc – Atripalda Bene Comune, Roberto Renzulli, che aveva definito “fuori legge” lo strumento urbanistico approvato dalla giunta guidata dal sindaco Paolo Spagnuolo alla luce del recente regolamento attuativo varato dal Consiglio regionale della Campania, arriva la replica del primo cittadino, che difende l’impostazione seguita dal Comune e rivendica la correttezza dell’iter amministrativo.

«Sono sempre le solite scoperte che immaginano di fare. Eravamo perfettamente consapevoli, insieme all’architetto Pio Castiello, redattore del Puc, e siamo andati avanti. Oggi la legge regionale non dice nulla di contrario. Non è proprio da cestinare il piano», sottolinea Spagnuolo.

Il riferimento è al nuovo regolamento regionale che attua la legge urbanistica campana, entrato in vigore a settembre, e che — secondo Renzulli — avrebbe dovuto indurre l’amministrazione atripaldese a sospendere l’iter del Puc in corso. Una lettura, questa, che il sindaco respinge con decisione, spiegando che la norma non impone alcun obbligo ai Comuni che hanno già avviato il proprio percorso di pianificazione.

L’articolo 22 del Regime transitorio recita al punto 1: «Gli strumenti di pianificazione urbanistica comunale, adottati e non ancora approvati alla data del 31 dicembre 2025, e le varianti dei Puc vigenti alla data di entrata in vigore del presente regolamento, possono concludere il procedimento di formazione secondo le disposizioni di cui alla disciplina previgente».

Per la maggioranza, è questa la norma che smentisce l’interpretazione dell’opposizione.

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