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Cerimonia di consegna e presentazione del gonfalone restaurato ieri nella Sala Consiliare. FOTO

Pubblicato in data: 9/6/2018 alle ore:07:30 • Categoria: Attualità, Comune

Il gonfalone della città, restaurato grazie all’impegno del cittadino onorario Enzo Angiuoni, torna al Comune. Ieri pomeriggio, nella Sala consiliare, si è svolta la cerimonia di consegna e presentazione del vessillo completamente restaurato dall’imprenditore tessile atripaldese trapiantato dagli anni ’60 in Brianza Enzo Angiuoni, cittadino onorario di Atripalda, che non ha mai dimenticato le proprie radici.
Il restauro dello stemma civico, che raffigura il “baculum iustitiae su di un lato e ”un guerriero con lo scudo armato sotto la torre dall’altro, è stato eseguito da un sapiente artigiano restauratore di Bergamo, Soleari. Un lavoro certosino durato quattro mesi. Il  tessuto scelto e utilizzato per il fondo del gonfalone è quello della “EnzodegliAngiuoni”. «Siamo molto felici – commenta il sindaco Geppino Spagnuolo – grazie all’opera, all’interessamento e al coinvolgimento del nostro cittadino onorario Enzo Angiuoni. Appena ci siamo insediati ci ha rappresentato la sua voglia di fare qualcosa per Atripalda e noi abbiamo subito immaginato, visto le condizioni abbastanza deteriorate del nostro gonfalone, la necessità di doverlo restaurare. Un’opera che costa molto dal punto di vista finanziario e l’imprenditore Angiuoni lo ha fatto con una sponsorizzazione. Essendo del settore ovviamente ha individuato anche i tessuti e gli artigiani specialisti in materia. Ringrazio ovviamente Enzo che si è speso per questo, sostenendone i costi. Così testimonia sempre la sua attenzione e il su affetto per la città di Atripalda. Questo è uno dei tanti elementi tangibili della sua vicinanza alla città».
Alla cerimonia di ieri pomeriggio a Palazzo di città presenti con l’amministrazione anche gli ex primi cittadini Gerardo Capaldo, Aldo Laurenzano e Andrea De Vinco. L’imprenditore atripaldese Enzo Angiuoni emozionato ha illustrato il lavoro di restauro: «Da sempre sono molto vicino al mio paese, Atripalda. Ho fatto tante belle cose, mi sono sempre reso utile per il mio paese. Quando posso fare qualcosa lo faccio volentieri, ce l’ho nel cuore Atripalda. Mi è stato data l’occasione di rimettere a nuovo il gonfalone che era rovinato, sfilacciato. Così mi sono preoccupato di trovare un restauratore a Bergamo che ci ha messo 4 mesi. Non abbiamo recuperato il vecchio tessuto perché era tutto sfilacciato e inutilizzabile. Per poterlo fare più reale possibile all’originale ho semplicemente chiesto all’Amministrazione delle bozze e dei disegni che mi sono stati inviati dal vicesindaco Anna Nazzaro. Abbiamo potevo recuperare tutti i ricami e le parti interessanti che il restaurato ha riportato sul nuovo gonfalone come la scritta Municipio della città di Atripalda. Un lavoro certosino. Il fondo l’ho sostituito avendo il grande onore di mettere un mio tessuto. E’ venuto penso un capolavoro. L’ultimo sogno che voglio realizzare ora per Atripalda è ricostruire il campanile della città distrutto dal terremoto e risistemare la chiesa madre riportandola ai fasti di una volta».
Poi gli interventi di Manlio Berardino «Ringrazio Enzo come amico e cittadino», di Carmine Cioppa che ha ricordato “Profeti in Patria”: «ci sono persone che si affermano fuori ma che riescono a mantenere un legame strettissimo con la propria città. E tra le prime persone di profeti in Patria individuammo proprio la figura di Enzo”. Il vicesindaco Anna Nazzaro: «chiedo scusa se ho messo un po’ di ansia nei tempi ma un lavoro così certosino non poteva non richiedere tutto questo  tempo. Mi ha sempre affascinato il suo amore per il paese». L’ex sindaco Andrea De Vinco: «un atripaldese che onora sempre la nostra città. Lo abbiamo visto presente in tante occasioni. Tu hai anche sottoscritto una bellissima iniziativa. Una petizione popolare per la ricostruzione della torre dell’orologio. Ho parlato anche con l’architetto Troncone che è pronto a riveder l’idea progettuale, Così come ci tieni a riportare il mercato in piazza». Poi conclude la cerimonia, prima delle foto ricordo, il sindaco Geppino Spagnuolo: «gli ex sindaci hanno ancora un’energia nel guardare il futuro recuperando i simboli del passato. Per la torre dell’orologio c’è un problema di sicurezza statica e sismica. Ma una valutazione di questa cosa si può fare per sviluppare un’idea progettuale che consenta di ricostruire la torre degli orologi».

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