Autovelox sulla Variante, in funzione la prossima settimana. Ecco i limiti di velocità e le multe che saranno elevate
Pubblicato in data: 14/6/2018 alle ore:09:30 • Categoria: Attualità •Entrerà in funzione la prossima settimana l’autovelox installato lungo la Variante 7bis nel territorio del comune di Atripalda. Manca ormai solo l’ufficialità del giorno di attivazione, che sarà comunicato da Palazzo di città con una nota stampa ma l’entrata in funzione della postazione fissa per la rilevazioni delle violazioni al codice della strada è ormai vicinissima.
Dopo il parere favorevole incassato da Prefettura, Polstrada e Anas, l’Amministrazione guidata dal sindaco Geppino Spagnuolo ha concluso da giorni i lavori di spostamento della colonnina dalla precedente ubicazione che aveva registrato lo stop dalle autorità sovra comunali.
La postazione è stata postata a 150 metri più avanti dall’altezza dell’ex mobilificio Moschella, dove era stata installata in un primo memento, e ora risulta a pochi metri di distanza dall’uscita per Atripalda-Asl.
Lo spostamento è costato complessivamente €. 26.432,09, necessari a coprire i lavori di fornitura e posa in opera di segnaletica stradale secondo quanto stabilito proprio dall’Anas nonché il rifacimento del guard-rail. Lungo la variante infatti precedono l’autovelox tre segnali luminosi verticali di indicazione della presenza dell’apparecchio di rilevamento della velocità che è stato anche già tarato.
Il limite massimo di velocità consentito lunga la Variante è di 70 km/h. E’ stata fissata anche un’ulteriore tolleranza di 5 km/h. Per cui qualsiasi automobilista in transito fino a 75 km/h non sarà sanzionato. Se le lancette di auto, moto e tir superanno tale limite scatteranno le multe. A fissarle è l’articolo 142 del Codice della Strada. Per chi viaggia ad una velocità che superi il limite massimo di non oltre 10km/h (che va ad aggiungersi ai 75 km/h già consentiti) pagherà una multa di 41 euro. Se pagata nei cinque giorni successivi la contestazione si ha un abbattimento pari a 28,70. Nel caso il pagamento sia superiore a 60 giorni sarà pari a 84,50. Questo per le violazioni diurne. Quelle notturne invece vedono una maggiorazione: 54,67 euro nel primo caso, entro cinque giorni 38,27 euro e infine oltre i 60 giorni pari a 112,67 euro. Solo per chi viaggia ad una velocità inferiore o uguale a 10km/h non avrà nessun punto decurtato dalla patente. Importi e punti decurtati che invece aumentano con l’aumentare della velocità negli altri tre casi previsti. E la stangata è così servita.
Per chi viaggia ad una velocità che superi il limite massimo di non oltre 40km/h pagherà, oltre a vedersi decurtare 5 punti dalla patente, una multa di 169 euro. Se pagata nei cinque giorni si ha un abbattimento pari a 118,30 euro. Nel caso il pagamento sia superiore a 60 giorni sarà pari a 340,00 euro. In caso di violazione notturna: 225,33 euro nel primo caso, entro cinque giorni 157,73 euro e infine oltre i 60 giorni pari a 453,33 euro.
Per chi viaggia ad una velocità che superi il limite massimo di non oltre 60km/h pagherà, oltre a vedersi decurtare 6 punti dalla patente, una multa di 532 euro. Nessuna agevolazione se pagata nei cinque giorni. Nel caso il pagamento sia superiore a 60 giorni salirà a oltre mille euro: 1.063,50. In caso di violazione notturna: 709,33,33 euro nel primo caso e oltre i 60 giorni pari a 1.418,00 euro.
Infine per chi viaggia ad una velocità che superi il limite massimo di oltre 60km/h pagherà, con la decurtazione di 10 punti dalla patente, una multa di 829 euro. Nessuna agevolazione nei cinque giorni. Nel caso il pagamento sia superiore a 60 giorni salirà a 1.658,00 euro. In caso di violazione notturna: 1.105,33 euro nel primo caso e oltre i 60 giorni pari a 2.210,67 euro.
Dalla sua entrata in funzione l’attuale amministrazione punta ad incassare 3 milioni di euro per il primo anno, derivanti dalle multe elevate ai guidatori che non rispetteranno il limite di velocità. Soldi inseriti già nel Previsionale 2018 approvato in Consiglio comunale e che avranno, come ha assicurato il primo cittadino «un’incisività nell’equilibrio complessivo del bilancio per una parte ma soprattutto per finanziare interventi destinati alla sicurezza stradale, come quelli per la segnaletica, manutenzione stradale, pulizia dei cigli stradali, interventi di ristrutturazione della pubblica illuminazione lungo le strade».
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