Fontane e tomba funeraria romana nel degrado ad Atripalda, polemiche sui social. Foto
Pubblicato in data: 15/1/2020 alle ore:07:00 • Categoria: Attualità •Fontane e tomba funeraria romana nel degrado ad Atripalda, scoppiano le polemiche sui social con accuse all’Amministrazione comunale.
Le fontane ubicate nei due slarghi principali della città, piazza Umberto I e piazzetta Garibaldi, unitamente alla tomba romana sono divenute da tempo discariche a cielo aperto. Le due fontane non sono funzionanti dallo scorso anno e versano in uno stato di abbandono.
«Fontana piazza Umberto I. E l’esercito dei selfie, alias amministrazione comunale?» scrive ironicamente in un post, corredato da foto su acqua stagnante e rifiuti nella fontana, l’ex sindaco di Atripalda Paolo Spagnuolo, attuale capogruppo consiliare di “Noi Atripalda”, accusando gli esponenti della maggioranza di scarsa attenzione. Una denuncia per la fontana che rappresenta il biglietto da visita della città, nella centralissima piazza Umberto a cui si unisce un coro unanime di commenti anche per l’altra fontana di piazza Garibaldi.
E si chiede più intervento all’Amministrazione comunale «Le foto raccontano da sole l’assoluta leggerezza con cui ci si dedica alle “bellezze” che questo nostro paese ha – commenta Michela Roca – ogni piazza con relativa fontana è il biglietto da visita di ogni paese. In questo caso è semplice ammettere che c’è bisogno di più impegno costruttivo e presenza concreta».
Altro luogo della città altro degrado. Si tratta dei rifiuti abbandonati intorno al polmone verde di parco delle Acacie in via Ferrovia, sia ai bordi della recinzione che all’interno dell’area ospitante una tomba funeraria di epoca romana. E sempre l’ex sindaco Paolo Spagnuolo scrive così: «che dire, attualmente ad Atripalda non c’è interesse per la cultura». Un’evidenza archeologica di grande rilevanza divenuta nel tempo purtroppo ricettacolo di rifiuti. La tomba romana è collocata a poche centinaia di metri dal parco archeologico di Abellinum. Il mausoleo funebre è collocato di fronte parco delle Acacie, in un’area utilizzata il giovedì come spazio per lo svolgimento del mercato settimanale. Nell’area circostante, ma soprattutto nel sito, rifiuti di ogni genere. Carta, plastica, sacchetti, contenitori d’asporto per la pizza, bottiglie di birra, secchi e stampelle. Uno sfregio e un oltraggio alla storia. Il sito archeologico è protetto da una tettoia e da una recinzione che non è però sufficiente a prevenire e scongiurare tali atti di inciviltà.
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